Mercoledì 13 Novembre 2024

Varsavia, inizia la preparazione di rifugi antiaerei e scorte alimentari. Il sindaco: “Pronti ad ogni evenienza”

La capitale della Polonia si prepara all’eventualità di una guerra e segue l’esempio di Kiev e della Romania. In programma anche una formazione specifica per cittadini e personale sanitario

Varsavia, 14 marzo 2024 – La capitale polacca costruirà rifugi antiaerei e altre opere di difesa civile, rafforzando contestualmente anche le forniture idriche ed elettriche e immagazzinando riserve alimentari. Questo è quanto previsto dal progetto “Varsavia Protegge”, presentato ieri dal sindaco ed ex candidato presidenziale Rafal Trzaskowski. “Ci permetterà di essere pronti per ogni evenienza”, ha dichiarato il primo cittadino. Stando alle fonti di Politico, per il piano verranno spesi ben 117 milioni di zloty (circa 27 milioni di euro) nei prossimi tre anni. Il programma prevede anche preparazione delle strutture ospedaliere e la formazione dei cittadini e del personale medico affinché possano fronteggiare in sicurezza una situazione emergenziale. 

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Il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski (Instagram)
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Si tratta di una risposta al recente rapporto stilato dal governo polacco che ha evidenziato che solo il 4% della popolazione avrebbe accesso a spazi protetti nel caso di un bombardamento. Inoltre, i pochi rifugi disponibili, non rispetterebbero le norme di sicurezza e non sarebbero equipaggiati con adeguati sistemi tecnici. Grazie a “Varsavia Protegge”, i bunker della capitale verranno dotati di collegamenti alla rete elettrica ed idrica. Ben 7 milioni di metri quadri di spazio verranno organizzati per poter fornire rifugio ai quasi 2 milioni di abitanti della città: tra di essi vi sono diverse stazioni della metropolitana.

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Varsavia segue quindi l’esempio di Kiev, che già da prima dell’invasione da parte della Russia ha progettato prassi da attuare in caso di emergenza. Nelle settimane in cui la capitale ucraina era circondata dalle forze di Mosca, ben 15 mila cittadini hanno trovato rifugio in 52 stazioni della metropolitana, scampando ai bombardamenti

La Polonia non è l’unico Stato europeo a prepararsi al peggio. In seguito all’abbattimento di diversi droni russi sul suo territorio, la Romania ha cominciato la costruzione di rifugi al confine con l’Ucraina. 

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