Valencia (Spagna), 23 febbraio 2024 – Nove vittime accertate, una persona ancora dispersa e numerosi feriti, tra cui molti vigili del fuoco, due donne e un bambino. Questo il bilancio provvisorio del terrificante incendio che ha distrutto due palazzi di 14 e 10 piani nel quartiere Campanar di Valencia. Le fiamme si sono sviluppate – per cause ancora di accertamento – nel pomeriggio di giovedì all'ottavo piano dell’edificio più alto e a causa del forte vento si sono rapidamente propagate anche alla torre vicina. Nel complesso vivono circa 450 persone in 138 appartamenti.
I quattro corpi carbonizzati sono stati localizzati dai droni dei vigili del fuoco. Altre 14 persone sono rimaste ferite, tra fratture, ustioni e intossicazione da fumo. Numerosi residenti, fra i quali un padre con la figlia rimasti per due ore su un balcone, sono rimasti a lungo intrappolati nei piani superiori dell'edificio e sono stati portati in salvo dai pompieri.
La dinamica del disastro è molto simile a quella dell'incendio del grattacielo Grenfell di Londra nel 2017 e della Torre dei Moro di Milano.
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È salito a dieci morti il bilancio del rogo in due edifici di Valencia. "Dopo una prima ispezione della scientifica, con i vigili del fuoco e i tecnici delle emergenze, sono stati recuperati dieci corpi". Lo ha annunciato dal centro di coordinamento delle emergenze di Valencia la prefetta Pilar Bernabé.
Quattro dei cinque corpi localizzati dalle squadre di emergenza nell'edificio di Valencia dove ieri sera è scoppiato un incendio sono quelli di un'unica famiglia: una coppia giovane con i figlioletti di 3 anni e 2 settimane che mancavano all'appello, secondo quanto confermato dalla polizia municipale, citata da El Pais.
È salito a cinque morti il bilancio provvisorio del tragico rogo delle due torri a Valencia, in cui almeno altre 14 persone risultano disperse, secondo i servizi di Emergenza ripresi da Efe.
Dopo aver messi in sicurezza la struttura della torre 1 di 14 piani del complesso residenziale di Valencia arso nell'incendio, la polizia scientifica e i vigili del fuoco sono entrati all'interno dell'edificio. Lo ha annunciato in dichiarazioni ai cronisti l'assessore regionale alla Giustizia, Elisa Nunez, che ha segnalato anche la mobilitazione di "quattro squadre di medici forensi e fra 4 e 8 equipe per realizzare gli esami autoptici" e rendere più rapida l'identificazione delle vittime. Per ora è confermato il ritrovamento di 4 corpi, avvistati ieri sera dai droni dei vigili del fuoco, mentre si stimano in almeno 15 gli scomparsi.
"La priorità è ora la ricerca delle vittime e senza dubbio cercare di salvaguardare la sicurezza dei servitori pubblici" impegnati nei servizi di emergenza, ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in dichiarazioni ai cronisti dal 'ground zero' dell'incendio di Valencia, dopo un incontro con i tecnici e il Centro di coordinamento delle emergenze. "A nome del governo di Spagna e dell'insieme della società spagnola voglio esprimere la solidarietà, l'empatia e l'affetto ai familiari delle vittime di questo terribile incendio", ha detto Sanchez. Il premier ha ringraziato per il lavoro le squadre di emergenza, i vigili del fuoco, l'Unità dell'esercito, la polizia nazionale e locale e la Croce Rossa per "l'assistenza fondamentale alle famiglie che in questa terribile tragedia vivono l'angoscia di aver perduto tutto nell'incendio".
Ci sono un bambino di due anni e un neonato di appena due settimane tra i dispersi dopo l'incendio devastante divampato ieri nel quartiere Campanar di Valencia. Lo confermano a El Mundo fonti informate.
"Il mio pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita e la casa nel terribile incendio di Valencia". Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che esprime "il suo apprezzamento ai vigili del fuoco per il loro coraggio e i continui sforzi". "L'Europa è con la Spagna", aggiunge.
Fra gli almeno 14 dispersi nello spaventoso rogo delle due torri residenziali a Valencia e che non sono stati localizzati dai propri familiari ci sarebbe una coppia di giovani coniugi con due bambini, rispettivamente di due anni e di due mesi, che sarebbero stati sorpresi dalle fiamme nella loro abitazione, secondo fonti dei servizi di emergenza riferite dal media Levante. La gravità della tragedia ha suscitato costernazione nell'asilo San Pau, frequentato dai due bambini della famiglia dispersa. Le squadre di vigili urbani non sono ancora potute entrare nella torre 1, di 14 piani, ridotta dalle fiamme a uno scheletro fumante e a rischio di crollo. In azione da ieri pomeriggio anche i tecnici della Ume, l'Unità militare dell'esercito, che assieme ai vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza la struttura con gru dall'esterno e il supporto di droni, per poter ispezionare l'interno dell'edificio alla ricerca delle vittime, che i vigili del fuoco non sperano di ritrovare in vita.
Silenzio e dolore nel 'ground zero' del rogo nel complesso residenziale del quartiere Campanar, a Valencia, dove per il lutto ufficiale di tre giorni sono stati sospesi tutti gli eventi del fine settimana per Las Fallas, le tradizionali feste con grandi carri allegorici artistici in materiale combustibile, previste dal 15 al 19 marzo per celebrare l'arrivo della primavera. La Giunta fallera, l'organizzazione che si occupa dei festeggiamenti ha rinviato a data da destinarsi la prima 'mascletà', lo spettacolo pirotecnico aperto dalla banda musicale, e la Crida, previsto per domani. "Tutti gli atti previsti fino a domenica restano sospesi. Il nostro appoggio alle famiglie colpite e a tutti coloro che hanno lavorato per estinguere l'incendio. Da parte nostra, lavoriamo per cercare nuove date per i diversi eventi sospesi", segnala la Giunta fallera in un messaggio in X.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez andrà nelle prossime ore a Valencia per seguire da vicino le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco e delle squadre di emergenza. Lo riferisce l'agenzia Efe.
Sono confermate quattro vittime non identificate e almeno fra 9 e 14 persone ancora non localizzate, secondo l'ultimo bilancio provvisorio fatto questa mattina dalla sindaca Maria José Català dalla postazione delle Emergenze vicino all'edificio di 14 piani ridotto a uno scheletro dal pauroso incendio di ieri pomeriggio. Dei 14 feriti, soltanto sei restano ancora ricoverati, fra i quali 5 vigili del fuoco, per ustioni o fratture riportate nel tentativo di mettere in salvo i residenti del complesso di due blocchi di alloggi. Català ha segnalato che un punto di assistenza psicologica ai familiari degli scomparsi è stato allestito nel posto di comando avanzato, mentre un secondo per l'assistenza alle famiglie evacuate è stato allestito nel centro de La Tabacalera. Negli hotel restano ospitati 36 dei residenti dei due blocchi.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, il materiale isolante sugli edifici costruiti 15 anni fa avrebbe favorito il rapido sviluppo del rogo, peraltro senza che si siano attivati i sistemi antincendio.
"Sono sconvolto da questo terribile incendio", il commento del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, che alla sindaca Maria Josè Catala ha offerto "tutto l'aiuto necessario". Quest'ultima ha proclamato lutto ufficiale.