Venerdì 2 Agosto 2024

I misteri di Vadim Krasikov, 007 russo che Putin ha voluto libero a ogni costo. “Sì, era un nostro agente segreto”

Mosca, che cercava da anni di ottenere il suo rilascio, ha confermato il suo ruolo di agente dell’Fsb. Krasikov era in carcere per l’omicidio del dissidente ceceno Khangoshvili, avvenuto a Berlino nel 2019

Roma, 2 agosto 2024 – Nel day after del  maxi-scambio di prigionieri tra Mosca e l’Occidente sotto i riflettori finisce Vadim Krasikov, rilasciato dalla Germania, dove si trovava in carcere dal 2019.

Secondo molti, la sua liberazione era al centro dello scambio: pare che Mosca tentasse da anni di ottenere la restituzione dell’uomo, che stava scontando una condanna a 25 anni nelle carceri tedesche per l’omicidio di Zelimkhan Khangoshvili, un dissidente ceceno indipendentista, compiuto nel 2019

A seguito della sua liberazione, grazie alle dichiarazioni del Cremlino, abbiamo la certezza che Vadim Krasikov fosse un agente del servizio di sicurezza russo Fsb, ex Kgb. 

L'arrivo di Vadim Krasikov (sinistra), accolto dal presidente russo Vladimir Putin, all'aeroporto di Mosca dopo la sua liberazione dalle carceri tedesche (Ansa)
L'arrivo di Vadim Krasikov (sinistra), accolto dal presidente russo Vladimir Putin, all'aeroporto di Mosca dopo la sua liberazione dalle carceri tedesche (Ansa)

Chi è Vadim Krasikov

Secondo le indagini del giornale investigativo Bellingcat, Vadim Nikolaevich Krasikov è nato il 10 agosto 1965 nella città di Kenes-Tobe, nella zona più meridionale del Kazakistan sovietico. Negli anni '80 la sua famiglia si trasferisce in Buryatia, una regione montuosa della Siberia orientale, vicino al confine con la Mongolia. L’agente ha due figli e si è spostato due volte. 

Krasikov non ha precedenti penali, ma i registri ufficiali mostrano che era stato ricercato dalle autorità russe per l'omicidio di un uomo d'affari a Mosca nel 2013. Il caso era stato poi archiviato nel 2015. 

A seguito dell’omicidio compiuto a Berlino nel 2019, si riteneva che Krasikov fosse un agente dell’Fsb, il servizio di sicurezza federale russo, ma il Cremlino, non aveva confermato il suo ruolo fino ad oggi: a seguito dello scambio di prigionieri, la Russia ha confermato che Vadim Krasikov è un agente segreto russo, operativo nell'unità d’élite 'Alpha'.

L’omicidio di Zelimkhan Khangoshvili

Zelimkhan Khangoshvili, nato in Georgia ma di famiglia cecena, era un ex comandante di plotone della Repubblica cecena di Ichkeria, arruolato come volontario durante la seconda guerra cecena e divenuto ufficiale militare georgiano durante la guerra russo-georgiana del 2008. Era considerato un terrorista dissidente dalla Russia, che lo accusava, tra le altre cose, di essere stato tra gli organizzatori della strage di Beslan del 1° settembre 2004. 

Khangoshvili, 40 anni al momento dell’omicidio, viveva dal 2016 in Germania, doveva aveva ottenuto l’asilo politico. Nell’agosto del 2019 è stato ucciso in pieno giorno a Berlino, mentre si stava recando in una moschea: è stato raggiunto alla testa da da due proiettili esplosi da Krasikov, arrestato poco dopo.

Secondo la sentenza emanata dal tribunale di Berlino, che ha condannato all’ergastolo il killer russo, è stata la Russia ad ordinare l’uccisione. Secondo la Corte, i servizi i servizi segreti russi avrebbero fornito a Krasikov documenti falsi e le risorse necessarie per eseguire l’omicidio. Krasikov era infatti arrivato a Berlino pochi giorni prima dell’omicidio da Varsavia, e aveva viaggiato usando un passaporto falso. 

Lo scambio di prigionieri

Pare che la condizione necessaria dettata dalla Russia per lo scambio dei prigionieri fosse proprio la liberazione di Krasikov. Questo ha reso Olaf Scholz lo snodo cruciale dei negoziati, dal momento che il cancelliere tedesco ha dovuto prendere la decisione riguardo la liberazione dell’agente russo. Il cancelliere ha dichiarato che la decisione è stata presa "bilanciando l'interesse dello Stato nell'esecuzione della sentenza con la libertà e i rischi per la salute e, in alcuni casi, per la vita di persone innocenti detenute in Russia". 

I parenti di Khangoshvili hanno definito la notizia del suo rilascio "devastante". Attraverso il loro avvocato Inga Schulz a Berlino, i parenti hanno detto: "Da un lato siamo lieti che la vita di qualcuno sia stata salvata. Ma allo stesso tempo, siamo molto delusi dal fatto che non sembri esserci alcuna legge nel mondo, anche nei paesi in cui la legge è la massima autorità".

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