Giovedì 22 Agosto 2024

Primo vaccino contro il cancro ai polmoni, partita la sperimentazione. Perché può essere rivoluzionario

BNT116, prodotto da BioNTech, è stato somministrato al primo paziente nel Regno Unito. ‘Insegna’ al corpo come attaccare le cellule malate sfruttando l’RNA messaggero, come i vaccini anti Covid

Il vaccino è in via di sperimentazione ed è stato somministrato per la prima volta ad un paziente britannico

Il vaccino è in via di sperimentazione ed è stato somministrato per la prima volta ad un paziente britannico

Roma, 23 agosto 2024 – Un nuovo vaccino contro il cancro ai polmoni, in grado di ‘insegnare’ al corpo come combattere la malattia e di impedirne la ricomparsa: un trattamento potenzialmente rivoluzionario di cui è appena iniziata la sperimentazione nel Regno Unito

Chiamato BNT116 e prodotto da BioNTech, il nuovo siero immunizzante è progettato per trattare il carcinoma polmonare non a cellule piccole (NSCLC) e si basa su una tecnologia che sfrutta l’RNA messaggero per dare istruzioni all’organismo. Il funzionamento è simile ai vaccini per il Covid: BNT116 presenta al sistema immunitario del paziente i marcatori tumorali dell’NSCLC per ‘insegnargli’ cosa trovare e combattere. In questo modo, è il corpo stesso a dare la caccia alle cellule malate, mentre quelle sane rimangono intatte, contrariamente a quanto succede con i trattamenti di chemioterapia. Questo significherebbe meno effetti collaterali per i pazienti. 

Il vaccino “è semplice da somministrare e si possono selezionare antigeni specifici nella cellula tumorale, per poi colpirli. Questa tecnologia rappresenta la prossima grande fase del trattamento del cancro", ha spiegato Siow Ming Lee, consulente oncologo medico presso l'University College London Hospitals, che sta conducendo la sperimentazione nel Regno Unito.

Esistono già numerosi altri vaccini utilizzati contro diversi tipi di cancro: a differenza di quelli contro le malattie infettive, che prevengono la patologia, questo tipo di vaccini sono destinati alle persone già affette dalla malattia.  

Janusz Racz, 67enne di Londra, è stato il primo a ricevere il vaccino nel Regno Unito. “Sono anch'io uno scienziato e capisco che il progresso della scienza, soprattutto in medicina, sta nel fatto che le persone accettino di partecipare a queste ricerche”, ha dichiarato Racz, che è un ricercatore specializzato in IA (Intelligenza artificiale).

La sperimentazione verrà portata avanti da 34 istituti di ricerca dislocati in 7 Paesi (Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turchia) e coinvolgerà 130 pazienti. Il tumore al polmone rimane la principale causa di morte per cancro in tutto il mondo, con una stima di 1,8 milioni nel 2020: questo nuovo vaccino potrebbe salvare migliaia di vite.