Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Usa, grana per Trump: si dimette Flynn. "Ricattabile dai russi"

Lascia il consigliere per la sicurezza nazionale. In pole per la successione c'è l'ex direttore della Cia, David Petraeus. Trump: "Troppe fuge di notizie"

Il presidente Donald Trump e il consigliere per la sicurezza Michael Flynn (Afp)

Washington, 14 febbraio 2017 - A meno di un mese dal suo insediamento alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump perde il primo pezzo della sua amministrazione. Il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn ha infatti rassegnato le dimissioni, come ufficializzato dalla Casa Bianca che al suo posto ha nominato, ad interim, l'ex generale Keith Kellogg. Il presidente Donald Trump "ha chiesto" ed "ottenuto" le dimissioni del suo consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Flynn "non per problemi legali" ma per "una questione di mancanza di fiducia", ha poi spiegato il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, durante il briefing quotidiano con i cronisti.

La posizione di Flynn, già in bilico per i contatti segreti con funzionari russi, è apparsa insostenibile dopo le rivelazioni, anticipate dal Washington Post, sul fatto che la Casa Bianca fosse stata avvertita sulla "vulnerabilità" del consigliere per la sicurezza nazionale rispetto a potenziali ricatti da parte di Mosca. L'ex generale è stato accusato di aver mentito ai colleghi dell'amministrazione, compreso il vice presidente Mike Pence, sulla natura delle sue conversazioni con l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergey Kislyak, poco prima dell'insediamento di Trump. Ed è proprio il presidente Usa a intervenire, indirettamente sulla vicenda. "La vera storia qui è perché ci sono così tante fughe di notizie illegali a Washington? - scrive Trump su Twitter senza fare mai riferimento esplicito al caso Fynn - Ci saranno anche quando mi occupo di Nord Corea ecc?".

I DUBBI DELLA YATES - Era stata alla fine del mese scorso l'allora ministro della Giustizia ad Interim Sally Q. Yates a riferire alla Casa Bianca di Trump i suoi dubbi. Flynn aveva assicurato di non aver discusso delle sanzioni Usa contro Mosca, imposte dal presidente Barack Obama per le interferenze nel processo elettorale Usa, ma poi è stato costretto a ritrattare, asserendo, tramite il suo portavoce, di non poter escludere che l'argomento sia stato affrontato. "Per via della veloce sequenza di eventi, ho inavvertitamente comunicato al vicepresidente eletto e altri informazioni incomplete sulla mia telefonata con l'ambasciatore russo", ha scritto nella lettera di dimissioni.

Secondo i media Usa sono due i nomi papabili a succedere a Flynn: l'ex direttore della Cia, David Petraeus, e l'ex vice ammiraglio Bob Harward. Stando alla Cnn, Petraeus incontrerà Trump alla Casa Bianca nelle prossime ore. 

GRAN BRETAGNA - Intanto, però, il governo britannico ha ufficialmente confermato che Donald Trump effettuerà una visita di Stato nei prossimi mesi nel Regno Unito, respingendo una petizione, firmata da circa 2 milioni di persone, che chiedeva di 'declassare' la visita. In una risposta scritta, il Foreign Office spiega che "il governo pensa che al presidente degli Stati Uniti debba essere concessa una visita di Stato".