Roma, 2 agosto 2016 - Nuove vittime nel partito democratico Usa sulla scia dello scandalo delle mail hackerate da Wikileaks. Dopo le dimissioni della presidente del Comitato nazionale democratico Debbie Wasserman Schultz alla vigilia della convention di Filadelfia, arriva l'annuncio che riguarda altri tre funzionari ai vertici del partito: si tratta del Ceo, Amy Dacey, del responsabile finanziario Brad Marshall e del responsabile della comunicazione Luis Miranda.
I messaggi di posta elettronica al centro dello scandalo, che ha portato all'azzeramento dei vertici del partito, erano stati postati da Wikileaks il mese scorso, poco prima della kermesse di Filadelfia. Circa 20 mila mail da cui emergono gli sforzi compiuti durante le primarie democratiche da parte di alcuni esponenti del partito per favorire Hillary Clinton e danneggiare l'allora rivale Bernie Sanders. La campagna della candidata democratica alla Casa Bianca accusa Mosca di essere dietro all'hackeraggio, con lo scopo di voler favorire Donald Trump.