Roma, 20 dicembre 2023 – La Corte Suprema del Colorado esclude Donald Trump dalle primarie presidenziali dello Stato. L’ex presidente Usa non potrà comparire sulla scheda elettorale perché le sue azioni relative all'attacco al Campidoglio del 2021 lo rendono ineleggibile.
È la prima volta nella storia che il Comma 3 del 14esimo Emendamento viene utilizzato per bandire un candidato alla presidenza. I giudici hanno così ribaltato la decisione presa il mese scorso da un giudice distrettuale di Denver secondo il quale la Sezione 3 del 14esimo Emendamento – che esclude dalle cariche le persone che hanno compiuto un'insurrezione contro la Costituzione dopo aver giurato di sostenerla – non si applica alla presidenza. La decisione della Corte è stata presa a maggioranza. Ora Trump ha tempo fino al 4 gennaio per rivalersi e ricorrere in appello.
Cosa dicono i giudici
“La maggioranza della corte – hanno scritto i giudici nel dispositivo – ritiene che il presidente Trump non possa ricoprire l'incarico di presidente in base alla Sezione 3 del 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti”.
“Poiché non è legittimato – continuano – sarebbe un errore inserirlo come candidato alle primarie presidenziali. Noi non abbiamo raggiunto queste conclusioni con leggerezza. Siamo consapevoli della magnitudine e del peso delle questioni che ci troviamo di fronte. Siamo, tuttavia, consci del nostro solenne dovere di applicare la legge, senza paura o favoritismi, e senza farsi influenzare dalla reazione pubblica alla decisione a cui siamo giunti".
La decisione finale passa a Washington
La decisione del Colorado, che potrebbe essere seguita da altri Stati, porterà all'intervento dei giudici supremi di Washington Dc, che dovranno dirimere la questione e stabilire se Trump è legittimato a candidarsi per ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti. Il pronunciamento di Washington varrà non solo per il Colorado, ma per tutti gli altri Stati.
Sentenza storica
In attesa di ulteriori sviluppi, la decisione della corte del Colorado è già storica: è la prima volta che negli Stati Uniti si esclude un candidato in base alla sezione 3 del 14esimo emendamento, secondo cui chiunque sia coinvolto in un'insurrezione contro la Costituzione, dopo aver giurato fedeltà a essa, non può diventare presidente. Lo staff del tycoon ha definito "sbagliata e antidemocratica" la decisione.
Casi simili erano stati rigettati in Minnesota e New Hampshire. In Michigan un giudice ha stabilito che la questione era politica e non spettava a lui decidere, mentre secondo una corte d'appello Trump non andava tolto dalla corsa.
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui