Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Uragano Harvey, vittime salgono a 37. Si teme nuovo uragano

Nel mezzo dell'oceano atlantico si è formata Irma, possibile minaccia entro la settimana

Allagamenti e devastazione a Houston (Ansa)

Roma, 31 agosto 2017 - Il bilancio delle vittime causate dall'uragano Harvey in Texas continua ad aumentare. Secondo la Cnn i morti sono 37, a cui si aggiungono un numero imprecisato di dispersi. E se ieri a Houston è spuntato qualche debole raggio di sole per la prima volta in una settimana, e nonostante in meno di 12 ore Harvey dovrebbe indebolirsi ed essere declassata a 'depressione', la tempesta tropicale continua la sua marcia verso Est in direzione Louisiana, provocando allagamenti e devastazione.  La Fema (Federal Emergency Management Agency), la protezione civile americana, è ricorsa ad elicotteri militari per portare cibo e acqua alle persone che non sono riuscite ad evacuare. "Ci sono ancora molte zone non accessibili via terra e dobbiamo portare ai sopravvissuti aiuti di cruciale importanza", ha spiegato una portavoce. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha annunciato il dispiegamento immediato di altre Guardie Nazionali, portando il totale a 24.000, compresi 10.000 uomini provenienti da altri stati.

NUOVA MINACCIA - E dopo Harvey un'altra minaccia potrebbe essere in arrivo. Nel mezzo dell'Oceano Atlantico si è infatti formata un altro uragano, Irma, che potrebbe trasformarsi in uragano preoccupando nuovamente gli Stati Uniti. Nel tardo pomeriggio americano di ieri la tempesta si trovava a poco più di 4.828 km di distanza da Miami (Florida), e attualmente è classificato categoria 2 (su 5) e porta con sé venti che soffiano ad una potenza di 160 km orari. Nel frattempo, si monitora anche Lidia, una tempesta tropicale che per il momento si sta sviluppando nell'oceano Pacifico orientale e potrebbe abbattersi sotto forma di uragano su Baja Peninsula, in Messico.

I DANNI - Dalle stime di questi giorni risulta che i danni causati in Texas dall'uragano sarebbero pari a 160 miliardi di dollari, l'equivalente di Katrina e Sandy messi insieme. Se i dati dovessero essere confermati, si tratterebbe del disastro naturale più costoso della storia degli Stati Uniti.

image

GLI AIUTI DEI VIP - Mobilitazione massiccia da parte delle star per le vittime dell'uragano, con donazioni che hanno raggiunto almeno 10 milioni di dollari. Il record di generosità è di Sandra Bullock, che ha donato un milione di dollari alla Croce Rossa. Kevin Hart, tra i primi a farsi avanti, ha postato un video su Instagram, impegnandosi a donare 25.000 dollari sempre alla Croce Rossa e invitando gli amici, compresi Beyoncé, Jerry Seinfeld e Chris Rock a fare lo stesso. Il rapper Chris Brown ha donato 100.000 dollari ma non alla Croce Rossa, "perchè non lo convince", ha dichiarato su Twitter, bensì "alla gente". La cantante Nicki Minaj si è fatta avanti con 25.000 dollari così come Ellen DeGeneres, mentre il clan Kardashian-Jenner ha firmato un assegno da 500.000 dollari. Le squadre di basket e di baseball di Houston, rispettivamente i Rockets e gli Astros, hanno messo sul piatto degli aiuti 4 milioni di dollari per la loro città. La Fondazione Leonardo DiCaprio ha donato un milione di dollari al nuovo fondo United Way Harvey Recovery.

PAURA NELL'IMPIANTO CHIMICO - Due esplosioni si sono verificate nell'impianto chimico Arkema, vicino a Houston, completamente allagato dopo il passaggio di Harvey. Un'alta colonna di fumo nero si alza dalla fabbrica della società francese che è rimasta senza energia elettrica e senza impianti di refrigerazione. La situazione d'allarme era stata data già stamattina quando la società aveva detto che le esplosioni erano inevitabili. Come misura precauzionale era stata ordinata l'evacuazione di un'area di tre chilometri intorno alla centrale che produce perossido organico nella Contea di Harris. Le esplosioni hanno causato il ricovero di un poliziotto impegnato nella zona che ne ha inalato i vapori. Altre nove persone si sono presentate spontaneamente in ospedale per accertamenti. La Arkema ha assicurato che le sostanze non sono tossiche.