Roma, 7 settembre 2017 - Uno dei più violenti e pericolosi di sempre. L'uragano Irma che sta annientando la zona zona nord-orientae dei Caraibi e si appresta a dirigersi in Florida è classificato nella categoria 5, la più alta nella scala Saffir-Simpson, che ordina gli uragani in cinque categorie sulla base sull'intensità dei venti al suolo. Una misura che viene utilizzata solo per gli uragani che si formano sull'Atlantico e sul Pacifico settentrionale: per tutte le altre zone dove questi violenti fenomeni meteorologici si chiamano cicloni o tifoni, vengono adottate scale di tipo diverso.
Le foto e i video di Irma che stanno facendo il giro del mondo mostrano immagini di impressionante devastazione: case scoperchiate, alberi sradicati e spezzatti, isolamenti di intere zone e alluvioni. Tutti effetti catastrofici previsti dall'intensità dell'uragano: la scala Saffir-Simpson fornisce infatti anche indicazioni sui possibili danni. GLi uragani di categoria 5 sono accompagnati da venti che soffiano a velocità superiori a 252 chilometri orari (300 nel caso di Irma). L'ultimo di questo livello è stato Felix, che alla fine dell'agosto 2007 si è abbattuto sulle coste di Caraibi e Venezuela. Era stato preceduto si nemmeno due settimane da Dean, che aveva seminato distruzione dalle Antille alla costa sud-occidentale degli Stati Uniti. Prima di allora, l'ultimo uragano di categoria 5 era stato Andrew, del 1992, preceduto nel 1988 da Gilbert.
LA SCALA - Il livello più basso della scala Saffir-Simpson, la categoria 1, corrisponde a venti che raggiungono velocità comprese fra 119 e 153 chilometri l'ora, in grado di provocare danni seri ma non catastrofici. La categoria 2, che corrisponde a venti che vanno da 155 a 177 chilometri orari, corrisponde a danni estesi, con raffiche in grado di danneggiare tetti e moli. Nella categoria 3 rientrano gli uragani accompagnati da venti che soffiano a velocità comprese fra 178 e 208 chilometri orari, in grado di procurare danni devastanti, compresi danni strutturali agli edifici e inondazioni. Gli uragani di categoria 4, infine, possono provocare danni catastrofici, accompagnati da venti che soffiano a velocità comprese fra 209 e 251 chilometri orari. Un'energia tale da provocare crolli e alluvioni, sradicare alberi o spezzarne tronchi e rami, danneggiare le linee elettriche e isolare intere aree. L'ultimo è stato Harvey, che ha imperversato dal Nicaragua fino alla Louisiana e al Texas dal 17 agosto al 2 settembre 2017, provocando oltre sessanta vittime e un milione di sfollati.