Maui (Hawaii), 10 agosto 2023 – Tutto è divelto tranne gli incendi. Quelli ardono e sono robusti, sembrano indistruttibili. L’Uragano ‘Dora’ alle Hawaii e le fiamme fanno paura e distruggono tutto. Dopo le prime immagini di agenzia arrivano i video sui social, dei local e di chi nelle isole è in vacanza.
Il filmato choc e non adatto ad un pubblico sensibile. Quello nello schermo non è solo fumo in fotogrammi, l’odore acre e il senso di irrespirabile e terrore si percepisce. Potrebbe sembrare il set di un film ma invece è la realtà. Un auto cerca di scappare da edifici in fiamme, da nubi dense e dal vento forte che travolge tutto. Anche le strade sono impraticabili. Quei pochi negozi e case rimaste in piedi sono serrate, fuori non c’è nessuno tranne una persona che cammina. Dentro il mezzo delle persone che filmano tutto ed esclamano: “O mio Dio, lì c’è una donna morta. O mio dio”. Un video che lascia senza parole e con una voragine di tristezza per la tragedia che si sta consumando.
La situazione attuale
Il devastante incendio ha già fatto 36 vittime devastando la città di Lahaina, nell’isola hawaiana di Maui. Le forti raffiche di vento di ‘Dora’ hanno contribuito ad alimentare l'enorme incendio che ha distrutto tutto, sono oltre 11mila persone evacuate. Altre partiranno domani. Altre tante sono senza elettricità e in molti hanno trovato accoglienza nei rifugi mentre si ospedali sarebbero saturi per la grande mole di lavoro.
Il climatologo Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, spiega all’Agenzia Ansa che “anche se le isole sono lontane dall'occhio dell'uragano, centrato a sud dell'arcipelago, questo rientra sempre nel suo raggio d'azione. Avendo infatti il tifone un raggio di 200 km, le Hawaii, distanti 100-120 km, sono state colpite da una sua ala, cioè una parte più esterna. Basti pensare che è stato classificato di grado 4, nella scala da 1 a 5 Saffir-Simpson che si basa sulla velocità delle raffiche di vento, che nel caso di Dora hanno raggiunto i 220 km orari. Nelle Hawaii, in particolare, non è escluso che abbiano toccato gli 80-100 km/h, mettendo a dura prova i pompieri, che devono sempre lavorare sottovento per non essere investiti dalle fiamme, a causa dei possibili cambiamenti di direzione del vento”. Tra oggi e domani la situazione dovrebbe placarsi. “Per svilupparsi come tutti gli uragani è necessaria una temperatura del mare maggiore di 27 gradi come in alcune zone dell'Oceano Atlantico e del Pacifico, si sta dirigendo verso il Giappone, e dovrebbe indebolirsi perché il mare lì il mare, al momento, ha una temperatura più bassa”.