Tel Aviv, 22 novembre 2024 – Quattro soldati italiani sono rimasti feriti oggi nella base Unifil di Shama, nel sud del Libano, colpita da due razzi. Non sono in pericolo di vita. Non ci sono certezze su chi abbia attaccato. Anche se una prima ipotesi è che si tratti di Hezbollah. Un team delle Nazioni Unite è al lavoro per verificare la dinamica dell’accaduto. Sul posto sarebbero state trovate tracce di un razzo da 122 millimetri, che non è in dotazione all'esercito israeliano, ma Andrea Tenenti, portavoce Unifil ha spiegato: "Stiamo ancora analizzando la traiettoria dei razzi esplosi, e confermiamo le condizioni lievi dei militari feriti". I quattro militari italiani feriti sono della Brigata Sassari.
Razzi sul bunker
I quattro militari si erano rifugiati nel bunker per via dell’allerta salita al livello 3. La struttura ha retto ma gli uomini del nostro contingente sono stati raggiunti da schegge di vetro e pietrisco. Fortunatamente hanno lesioni minori.
La missione di peacekeeping dell’Onu è stata colpita ripetutamente negli ultimi tempi. Dal fuoco dei miliziani libanesi ma anche da quello israeliano. Solo pochi giorni fa otto razzi, ricondotti a Hezbollah, hanno raggiunto la base Shama, che ospita gli italiani, senza fare feriti. Anche dopo l’episodio di oggi il ministero della Difesa ha confermato l’impegno dell’Italia in Libano.
Meloni: “Profonda indignazione”
"Profonda indignazione e preoccupazione” è stata espressa dalla premier Giorgia Meloni, che manifesta “vicinanza e sincera gratitudine” ai militari italiani in Libano. “Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”.
Tajani: “Hezbollah smetta di giocare con le armi”
"Come lo abbiamo detto a Israele, così lo diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah: i militari italiani non si possono toccare – dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani – Questa organizzazione non può pensare di giocare con le armi: se non le sanno usare decidano di fare altro. Se pensano di continuare a fare danni alla base italiana hanno sbagliato".
Crosetto: “No basi Unifil come scudo di Israele”
"È intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita – commenta il ministro della Difesa Guido Crosetto – Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l'utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, Stefano Messina – ha aggiunto Crosetto – le condizioni dei quattro militari non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifil permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie”. Crosetto, su X, ha aggiunto in seguito: "Ho chiesto al rappresentante militare italiano all'Onu di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell'evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalle basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel Paese per garantire la sicurezza dei nostri militari".
Todde: "Solidarietà della Sardegna alla Brigata Sassari"
"Desidero esprimere la mia solidarietà e di tutta la Regione Sardegna alla nostra Brigata Sassari per gli ultimi attacchi al quartier generale italiano di UNIFIL nel sud del Libano", ha dichiarato la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde. "Il ferimento di alcuni militari ci preoccupa e ci indigna enormemente. Assoluta vicinanza ai nostri ragazzi feriti e alle loro famiglie, questi continui attacchi al contingente italiano sono inaccettabili".
Notizia in aggiornamento