Donald Trump nomina a capo dell’Fbi il fedelissimo Kash Patel, un ex funzionario di basso profilo del ministero della Giustizia con scarsa competenza ed esperienza ma con il profilo perfetto per diventare il ‘vendicatore’ del tycoon contro l’odiato deep state, del quale il Bureau è considerato il covo. Si tratta dell’ennesima nomina controversa con cui il presidente eletto sfida ancora il Senato repubblicano (per la conferma) e mette alla porta il direttore in carica del controspionaggio, Christopher Wray, per il raid a Mar-a-Lago di due anni fa,
Ieri il tycoon ha nominato anche due altri fedelissimi: lo sceriffo della Florida Chad Chronister, scelto come capo dell’agenzia antidroga Dea, e il padre di un altro suo genero, come senior advisor per il Medio Oriente e il mondo arabo, l’imprenditore libanese Massad Boulos.