Roma, 25 ottobre 2024 – A meno di dieci giorni dall’uccisione in un raid israeliano del capo di Hamas, Yahya Sinwar, emergono alcuni documenti segreti pubblicati dal quotidiano palestinese Al-Quds. Tra questi tre pagine scritte a mano, di fretta dal “macellaio di Gaza”, come era anche chiamato una delle menti del sanguinoso attacco del 7 ottobre.
Quei documenti segreti potrebbero essere gli ultimi ordini impartiti da Sinwar, prima di essere ucciso per caso in un raid dell’Idf su Gaza. O, perlomeno, gli ultimi ordini di cui si ha traccia scritta. Si tratta di istruzioni per la gestione dei prigionieri israeliani. Nei documenti alcune note sono state censurate, ma in quelle rimaste visibili si legge ad esempio l'ordine di "prendersi cura della vita dei prigionieri nemici e di proteggerli, poiché sono la merce di scambio nelle nostre mani".
In un altro punto Sinwar dice ai suoi miliziani che l'unico modo per liberare i prigionieri palestinesi è quello di sorvegliare "i prigionieri del nemico". Nelle tre pagine ci sono anche altri dettagli su 71 ostaggi, tra cui nomi, età e sesso, in particolare delle prigioniere più anziane. Il primo documento è scritto su un foglio di carta per appunti intestata ad Al-Arqam Commercial Printing Company, e comincia con il versetto 4 della Sura Muhammad: "e in seguito o liberateli come favore o in cambio di un riscatto".