Roma, 21 settembre 2019 - Altro che Us Navy. L’aviazione della Marina americana ha confermato che tre video girati da bordo di cacciabombardieri F18 sono autentici e "mostrano oggetti volanti", definiti nella fredda dizione "fenomeni aerei non identificati" (UAP). Che volutamente non allude a dischi volanti con omini verdi ma, più prudentemente, a ‘qualcosa’ che vola ma non si ha idea di che cosa sia. Se la Us Navy ha aperto al dubbio, l’Aeronautica militare italiana è andata ben oltre e con un approccio molto ‘laico’, basato sulla tutela della sicurezza del volo, ha catalogato centinaia di casi.
"Avvistati Ufo". La Marina Usa conferma DAL 1978 l’Aeronautica ha attivo un programma, gestito dal Reparto generale sicurezza dello Stato Maggiore, che si occupa della raccolta e verifica degli Ovni, acronimo di ‘oggetti volanti non identificati’ che (lavorando anche in retrospettiva) dal 1972 al 19 luglio 2019 ha raccolto 467 segnalazioni di Ovni, delle quali 139 dal 2001 ad oggi. Quasi tutte sono rimaste senza spiegazioni, in particolare 80 su 81 negli ultimi 10 anni. Il picco c’è stato nel 2010 (27 avvistamenti) seguito dal 2011 (17), dal 2001 e dal 2009 a pari merito (12) e al 2012 (10). Le regioni con più avvistamenti dal 2001 al 2019 sono la Campania (18%), seguita dalla Lombardia (13%), la Toscana (12%), il Lazio (10%) e l’Emilia Romagna (9%). Nel 2019 ci sono state tre segnalazioni. La prima il 5 gennaio da un privato cittadino di Cremosano (Cremona) che ha segnalato "un oggetto di forma sferica, scuro nella zona superiore e illuminato in quella inferiore che procedeva a velocità sostenuta da sud a nord a bassa quota". "L’evento – osserva l’Aeronautica – non è stato associato ad attività di volo o di radiosondaggio ed stato catalogato come Ovni". Il 25 gennaio la seconda segnalazione, stavolta a Maleo (Lodi) dove alle 16.57 un privato ha segnalato "un oggetto di forma allungata con spigolature che con velocità bassa ma costante procedeva orizzontalmente e velocemente da nord-ovest a sud-est a una quota apparente di 500-1000 metri". "È emersa a presenza di una traccia radar rilevata dal sensore di Monte Lesima – osserva l’Aeronautica – ma questa non è sufficiente a stabilire una correlazione con l’evento in argomento. L’evento è stato pertanto catalogato come Ovni". Terzo e ultimo caso del 2019 è quello registrato il 10 giugno a Soveria Mannelli, in Calabria, quando un privato cittadino, alle 0.50, ha segnalato "un oggetto di forma allungata, bianco tendente al giallastro, che procedeva a velocità ridotta con traiettoria tendente al basso, a bassa quota e moto verso ovest". Anche questo evento è stato catalogato come Ovni. Non chiariti anche quattro eventi registrati nel 2018 (tra i quali uno da un pilota militare portoghese in volo sul canale di Sicilia che il 19 dicembre segnalò un oggetto di colore bianco-azzurro a una quota di 10mila piedi) mentre una osservazione fatta a Corio Canavese (Torino) alle 23 del 6 giugno fu identificata come "una traccia di un velivolo militare in transito per una missione addestrativa". Ma trovare un perché era una rarità. Le segnalazioni sono state talvolta anche di militari dell’Aeronautica (ad esempio il 22 maggio 2011) o di piloti civili (23 giugno 2010). E la spiegazione è stata sempre la stessa: "Non è stato possibile associare l’evento ad attività di volo o radiosondaggio conosciuta".