Roma, 21 settembre 2019 - Siamo soli nell’Universo? Sebbene a questo interrogativo, che affascina da sempre il genere umano, non siamo ancora in grado di dare una risposta, secondo il fisico Carlo Rovelli questa è ad oggi l’ipotesi meno verosimile.
Ritiene che ci possano essere altre forme di vita? "Oggi è più plausibile pensare che ci sia vita nell’Universo anche se la certezza non possiamo averla. L’Universo è davvero molto grande e complesso, sarebbe un po’ strano pensare che non ci sia niente che in qualche modo ci somigli. Se dovessi scommettere, scommetterei che gli extraterrestri ci sono. E questa sta diventando un’opinione sempre più comune nel mondo della fisica e astrofisica. Il punto è che sono molto lontani, la galassia è enorme, quindi non è facile che arrivino qui".
E riguardo alla recente conferma arrivata dalla Marina americana degli avvistamenti di Ufo? "Ci sono mille spiegazioni possibili. È possibile che esistano tecnologie di cui non siamo a conoscenza, magari i servizi segreti degli Stati Uniti stanno provando degli oggetti che volano molto veloci; potrebbe trattarsi di un malfunzionamento degli apparecchi di misura, potrebbe essere la cosa più banale del mondo. Se qualcosa avesse cercato di arrivare sulla Terra l’avremmo vista con i telescopi. La possibilità della vita extraterrestre e gli avvistamenti di Ufo sono, a mio avviso, due cose completamente sconnesse".
Dunque gli extraterrestri potrebbero esistere ma essere molto al di fuori della portata dei nostri strumenti di osservazione? "La galassia è enorme e con la nostra tecnologia non abbiamo, praticamente, la possibilità di arrivare nemmeno alla stella più vicina che si trova a qualche anno luce. E dobbiamo pensare che ci sono cento miliardi di stelle a distanze immense e si continua sempre a scoprire. Oggi rispetto a 10 anni fa sappiamo, ad esempio, che ci sono pianeti molto simili alla Terra, sappiamo come sono fatti, che sostanze chimiche ci sono e che la vita non è un fenomeno così strano e improbabile: è quello che succede quando ci sono determinate condizioni. Quindi è assolutamente plausibile che altre forme di vita, di complessità, di intelligenza, si possano essere formate. Magari sono talmente diverse da noi che non abbiamo nemmeno la fantasia di immaginarle".
Pensa che in futuro l’uomo riuscirà a spingersi molto oltre le soglie attuali di esplorazione? "All’interno del sistema solare sì. Per quanto riguarda la possibilità di andare su altre stelle ci speravo ma è molto difficile, sono molto lontane. Non credo che, nel giro di 100 anni, ciò possa realizzarsi".
Qual è, secondo lei, la nostra conoscenza attuale dell’universo? "È una bella domanda. Non saprei quantificarla. La realtà è che non abbiamo idea di quello che non sappiamo, non vediamo il fondo. Per esempio non sappiamo quanto sia grande l’Universo, non abbiamo la minima idea di quanto continuino le galassie".