Martedì 17 Settembre 2024

Ue, Breton si dimette da commissario e accusa von der Leyen: “Gestione dubbia”. Macron propone Séjourné

Da tempo i rapporti con la presidente tedesca si erano incrinati. L’Eliseo ha indicato come suo sostituto il ministro degli Esteri uscente

Ursula von der Leyen e Thierry Breton prima di una riunione della Commissione europea (Ansa)

Ursula von der Leyen e Thierry Breton prima di una riunione della Commissione europea (Ansa)

Bruxelles, 16 settembre 2024 - Il francese Thierry Breton lascia il suo incarico nell'Ue. L'attuale commissario europeo al Mercato interno, indicato dal presidente Emmanuel Macron per un secondo mandato, lo ha annunciato con una lettera pubblicata su X dopo alcuni contrasti con la presidente Ursula von der Leyen. Parigi ha quindi candidato come nuovo commissario il ministro degli Esteri uscente Stephane Sejourné.

La lettera e l’accusa a von der Leyen

"Mi dimetto con effetto immediato", scrive Breton Breton spiegando che la presidente, sul punto di formare il prossimo esecutivo europeo per un nuovo mandato quinquennale, ha "chiesto alla Francia di ritirare il (suo) nome", "per motivi personali", in cambio di un "portafoglio presumibilmente più influente". Sviluppi che "testimoniano ulteriormente una governance dubbia", sostiene Breton che denuncia anche il fatto che von der Leyen non ne abbia discusso con lui.

"Negli ultimi cinque anni, mi sono battuto con tutte le mie forze per difendere e promuovere il bene comune europeo, mettendo da parte gli interessi nazionali e di parte. È stato un onore. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi – che evidenziano ancora una volta una gestione discutibile – devo riconoscere che non posso più adempiere al mio incarico all'interno del collegio", scrive il commissario francese nella lettera che accompagna dall'immagine provocatoria di un ritratto vuoto del futuro collegio dei commissari Ue.

I rapporti tesi 

I rapporti tra Breton e von der Leyen sono ridotti ai minimi termini ormai da tempo. Nel pieno della campagna elettorale, il francese aveva criticato apertamente lo stile di leadership della presidente dell'esecutivo Ue, mettendone in dubbio il sostegno anche da parte del suo Ppe. Nei mesi precedenti, il commissario Ue fedelissimo di Macron aveva contestato duramente la mancanza di trasparenza da parte di von der Leyen per la nomina – poi ritirata – del tedesco Markus Piper come inviato per le piccole e medie imprese, posizione ben retribuita all'interno della Commissione.

A incrinare ulteriormente il quadro, in agosto, era arrivato il monito preventivo anti fake news rivolto dal francese a Elon Musk prima del dibattito con Donald Trump. Un'iniziativa "personale" e "non concordata né coordinata" con la presidente, si era difesa Bruxelles, facendo trapelare il proprio disappunto.

La nuova Commissione Ue

Le dimissioni di Breton arrivano a meno di ventiquattr’ore dall’annuncio da parte di Ursula von der Leyen del suo nuovo collegio dei commissari, in calendario per domani alle 9 alla Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo a Strasburgo. Tuttavia il caso della Slovenia, dove l'audizione della commissaria designata, Marta Kos, non è stata tenuta venerdì scorso com'era previsto a causa di malumori all'interno dell'opposizione, ha già rischiato di fare slittare di nuovo (era già avvenuto la scorsa settimana) la presentazione. 

La scelta di Séjourné

In una nota l’Eliseo spiega che il presidente Macron ha “sempre difeso l'acquisizione per la Francia di un portafoglio chiave di Commissario europeo, focalizzato sui temi della sovranità industriale, tecnologica e competitività europea” e "questo è il senso di tutti i contatti che ha avuto con la presidente della Commissione europea dopo la sua elezione al Parlamento europeo". "Il presidente della Repubblica desidera esprimere i suoi ringraziamenti a Thierry Breton, che è stato uno straordinario commissario europeo. Ha contribuito in modo significativo a portare avanti una politica di sovranità europea nei settori digitali (Dsa/Dma), a sostegno della base industriale e tecnologica della difesa europea nonché a favore della bresilienza del mercato unico dell'Unione europea durante la crisi Covid", conclude la nota.