Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

L'Ucraina piange Yana, "l'angelo dei combattenti" di Bakhmut

Yana Rykhlitska è stata uccisa dai colpi di mortaio esplosi dai Wagner mentre evacuava i feriti. Un'amica ha scritto: "Metà del lavoro è stato fatto da lei. Non conosco un'unità militare che non le sia grata"

Yana Rykhlitska

Yana Rykhlitska

Roma, 8 marzo 2023 - C'era anche Yana Rykhlitska tra le eroine ucraine "che lavorano, insegnano, studiano, salvano, guariscono, combattono per il Paese", ringraziate oggi 8 marzo dal presidente Volodymyr Zelensky. Ma 'l'Angelo dei combattenti', come l'avevano ribattezzata i soldati ucraini per via del suo dolce aspetto e della grande forza d'animo, non c'è più, è volata in cielo, uccisa dal cieco bombardamento a colpi di mortaio con cui i mercenari Wagner cercano di farsi strada ogni giorno nell'inferno di Bakhmut. 

false

Ue: piano da 2 miliardi per munizioni a Kiev. Wagner: "Bakhmut, presa parte est"

Morta evacuando i feriti

Yana è morta assieme ad un altro volotario paramedico, che come lei rischiava la vita più volte al giorno per aiutare i militari ucraini colpiti in battaglia, sanguinanti e bloccati in una trincea. Feriti gravi, da evacuare nonostante i bombardamenti perchè bisognosi di urgenti cure, e proprio così è stata uccisa: l'auto medica con cui stava portando via alcuni feriti a Bakhmut è stata centrata dai colpi di mortaio degli uomini di Prigozhin. 

Bakhmut, identificato il prigioniero ucraino giustiziato dai russi

Un angelo volato in cielo

Un angelo di 29 anni, dall'aria minuta e le trecce bionde, con occhi verdi che avevano visto l'indicibile nel tritacarne del fronte. Ma lei restava, nonostante tutto, una ragazza ottimista, come aveva scritto su Facebook solo 2 mesi fa, "qualunque diavolo di cosa stia succedendo, una risata, coraggio e professionalità". Una ragazza coraggiosa, che non aveva mai pensato alla guerra, almeno fino al 24 febbraio. La sua vita era normale, un lavoro in una compagnia di assicurazioni, e tanti amici. 

"Metà del lavoro è stato fatto da lei"

Il 3 marzo la sua amica Tetiana Zenart l'aveva sentita al telefono. Poche ore dopo la vita di Yana sarebbe finita sotto i colpi di mortaio: "Le ho chiesto come stavano andando le cose lì a Bakhmut, con quel flusso di feriti inimmaginabile. Lei mi ha risposto col suo solito tono, 'mi sto divertendo, ancora tutta intera'".  Tetiana sapeva che la sua amica era una vera eroina, lo aveva scritto in un post qualche mese prima: "Quando l'Ucraina vincerà, ricordate che metà del lavoro è stato fatto da lei. Proprio così. Non conosco un'unità militare che non le sia grata".

Centinaia al funerale: "Ci vendicheremo"

Yana avrebbe compiuto 30 anni il 2 aprile. Al suo funerale c'erano centinaia di persone, militari e civili. Erano presenti anche i suoi compagni soccorritori della 93ma brigata Kholodnyi Yar. Valerii Bahynskyi, a suo fianco in molte missioni, ha scritto: "Adesso è un momento buio per tutti i medici di guerra e i soldati che ha aiutato. Ci vendicheremo. Con calma, ma con rabbia fredda, stiamo facendo il nostro lavoro". Il post è apparso dove la stessa Yana condivideva le foto con i feriti, i suoi pensieri, un cagnolino impaurito dalle esplosioni. Il suo profilo Facebook è rimasto aperto, ed è pieno di messaggi di affetto e di dolore. I suoi genitori non hanno voluto una raccolta fondi per la famiglia, ma hanno invitato a donare il denaro "alle Forze armate ucraine, è quello che avrebbe voluto nostra figlia". Yana è stata seppellita nella Alley of Heroes della sua città, Vinnytsia, nell'Ucraina centrale.