Roma, 16 maggio 2024 – L’Ucraina ha accusato la Russia di star usando fra i 35 e i 40 civili come scudi umani a Vovchansk nella regione di Kharkiv. Secondo la polizia locale, i russi tengono queste persone prigioniere vicino ad uno dei loro centri di comando per evitare che questo sia bombardato. La polizia ha avviato una indagine per crimini di guerra mentre Kiev ha accusato le truppe russe di sparare sulla popolazione e di aver rinchiuso dei civili negli scantinati impedendogli di fuggire dalla zona dei combattimenti.
La battaglia
Vovchansk sta diventando, come lo furono Bakhmut e Bucha, un simbolo dell’orrore e della tragedia della guerra. Nel centro abitato, da giorni, si combatte strada per strada e casa per casa, una battaglia brutale che attualmente vede le forze di Kiev al contrattacco con i reparti speciali del GUR. “Siamo riusciti a stabilizzare la situazione. L’artiglieria, i droni e la fanteria agiscono con precisione”, ha dichiarato Zelensky in tv. Nei giorni precedenti le truppe russe all’offensiva avevano fatto ricorso alla tattica della terra bruciata ed alle bombe a grappolo per stanare ed eliminare i difensori.
Crimini di guerra
Notizie ancora più inquietanti sono state fornite dal ministro dell’interno di Kiev, Igor Klymenko: “Le truppe russe stanno facendo prigionieri i civili”. Secondo i report dell’intelligence ucraina, infatti, le truppe di Mosca avrebbero impedito alle persone di abbandonare l’area degli scontri e ci sarebbe stata almeno una fucilazione. “Uno degli abitanti di Vovchansk ha cercato di scappare a piedi, si è rifiutato di seguire gli ordini degli invasori ed è stato ucciso dai russi. La polizia regionale ha aperto una indagine per crimini di guerra”, ha detto Klymenko.