Roma, 21 febbraio 2025 - Prendendo ispirazione dal Mossad anche l'Hur ucraino ha nascosto piccoli esplosivi nei visori che i soldati russi utilizzano per controllare in prima persona i droni. Il fatto era stato denunciato dalla Tass e oggi anche i servizi di Kiev hanno confermato il piano di sabotaggio.
Come il Mossad contro Hezbollah
Il piano di Israele fece scalpore, e forse fu il primo caso del genere: gli agenti israeliani erano riusciti a sabotare i cerca persone dei miliziani di Hezbollah, facendoli sovraccaricare ed esplodere nello stesso momento, provocando così tantissimi feriti e persino qualche vittima. Uno scacco che aveva lasciato il partito di Dio quasi senza effettivi e comandanti.
Le visiere per guidare i droni imbottite di esplosivo
Secondo il New York Times Kiev aveva escogitato che le visiere venissero consegnate alla Russia, visto le sanzioni, sotto forma di aiuti umanitari. Un funzionario ucraino ha svelato al giornale britannico il piano, che sicuramente ha avuto i suoi effetti, ma non è riuscito a quantificare i danni subiti dai russi. E questo per due motivi: l'attacco è ancora in corso e Mosca raramente rivela dati credibili riguardo perdite o feriti.
Pochi morti e feriti, ma i russi ora hanno paura
Anche se l’operazione di Tel Aviv sui miliziani libanesi sembra un fatto ‘lontano', come emerge dai social, la brutta sorpresa degli occhiali esplosivi ha comunque messo sul chi va là i militari di Putin, sempre più cauti ad infilarsi caschi o visori tecnologici.
La guerra di spie continua
Dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina i rispettivi servizi segreti sono stati molto attivi, anche se quelli di Kiev sembrerebbero avere una marcia in più. Una guerra di spie combattuta anche al di fuori dei confini dei due Paesi, con 007 che s'inseguono per tutto il mondo per eliminare leader militari e attivisti scomodi.
Kiev: Mosca ha agenti dormienti. Cremlino: l’Ucraina commette omicidi mirati
Kiev ha accusato il Cremlino di poter contare su una vasta rete di agenti "dormienti", portando gli esempi di quelli scovati negli ultimi mesi come un'infermiera, un diacono della chiesa e un alto funzionario che lavorava apparentemente per i servizi segreti ucraini. Ma anche l'Ucraina non è innocente: Mosca ha più volte denunciato gli omicidi di figure di spicco perpetrati da Kiev: il più eclatante è forse quello del generale Igor Kirillov, saltato in aria su una bomba a Mosca. O quello clamoroso della commentatrice ultranazionalista Darya Dugina nel 2022.
Sabotati gli occhiali Skyzone Cobra
L'Intelligence ucraina sapeva dell'ampio utilizzo di droni con visuale dei russi e ha deciso di colpire lì. La mossa è stata quindi quella di manomettere gli occhiali Skyzone Cobra, popolari tra gli operatori russi. Il 7 febbraio Igor Potapov, imprenditore nazionalista russo che lavora per una compagnia che sviluppa e fornisce attrezzature di guerra elettronica, si è però accorto che qualcosa non andava con quegli occhiali per droni, prodotti in Cina. A sentire Potapov non ci sarebbero stati feriti: nei giorni seguenti è apparso su Telegram un video che mostrava i dispositivi smontati, chiamato "Engineers to the Front". Ogni dispositivo conteneva fino a 15 grammi di esplosivo plastico e detonatori.