Roma, 20 luglio 2024 – L'ex parlamentare ultranazionalista ucraina e docente di linguistica Irina Farion è stata uccisa in un agguato ieri sera a Leopoli. Si trattava di una figura profondamente controversa nota per le sue opinioni radicali come la sua contrarietà all'uso della lingua russa in Ucraina.
Secondo i testimoni, Farion, 60 anni, è stata avvicinata nella strada in cui viveva da un uomo non identificato che le ha sparato alla testa ed è fuggito. E' stata portata in ospedale durante la notte in condizioni critiche ed è morta alcune ore dopo, tutti i tentativi di salvarla sono falliti. Individuare il colpevole dell'omicidio sarà un'impresa particolarmente difficile per gli inquirenti poiché proprio nel momento dell'agguato era in corso una delle tante interruzioni di elettricità che avvengono in Ucraina durante la guerra. Le telecamere di videosorveglianza erano dunque spente e non hanno ripreso l'accaduto.
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"Qualsiasi atto di violenza merita solo condanna e tutti i colpevoli di questo attacco devono assumersi la piena responsabilità", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il ministro dell'Interno Igor Klimenko, l'assassino, che attualmente è latitante, ha preparato l'attacco per settimane. La polizia sta valutando diversi possibili motivi, tra cui l'attività pubblica e politica di Farion, o anche una questione personale.
Il partito politico Svoboda, che Farion ha rappresentato nel consiglio regionale di Leopoli tra il 2008 e il 2012 e nel parlamento del Paese dal 2012 al 2014, ritiene che la Russia sia colpevole del suo omicidio.
"L'omicidio di Irina Farion è stato perpetrato su ordine di Mosca, indipendentemente da quale bastardo lo abbia eseguito direttamente", si sottolinea in una dichiarazione. Sebbene l'influenza politica di Farion sia diminuita dopo il 2014, quando ha perso il seggio parlamentare, è rimasta attiva nella sfera pubblica, facendo diverse dichiarazioni controverse dall'inizio della guerra di Russia. Lo scorso novembre, Farion ha criticato aspramente i soldati ucraini di lingua russa, affermando di non considerare ucraini i difensori di lingua russa del battaglione Azov e della 3a brigata d'assalto, noti per la loro ideologia patriottica. Inoltre, ha provocato l'arresto, da parte dei russi, di uno studente filoucraino della Crimea occupata pubblicandone un messaggio firmato. Questo ha provocato le proteste degli studenti dell'Università Politecnica Nazionale di Leopoli, dove insegnava linguistica da oltre 20 anni, e l'ex parlamentare è stata rimossa dal suo incarico come docente. Il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU) ha aperto un procedimento penale contro Farion per le sue dichiarazioni e pubblicazioni sui social network.