Kiev, 23 maggio 2022 - In Ucraina è un mito, ed ora è stato liberato dai russi: è il soldato che ha mandato a quel paese l'incrociatore da guerra Moskva, che intimava la resa allo sparuto gruppo di sodati ucraini, di guardia all'Isola dei Serpenti il primo giorno dell'operazione speciale. E forse verrà rivelata finalmente la sua identità: infatti non è stato il celebrato marine Roman Gribov (o Hrybov) a pronunciare quella frase, anche lui liberato dai russi e premiato a Kiev con una medaglia.
Il nome di chi ha detto ai russi il testuale "Nave da guerra russa, vai a farti fottere!", è ancora segreto proprio perché era in mano alle forze di Mosca, che così, ignorando la sua identità, non gli hanno riservato 'trattamenti speciali'. Si sa solo che è una guardia di frontiera, riporta l'agenzia ucraina Unian, che cita il consigliere del ministro della Difesa Oleksiy Kopytko.
Ergastolo al primo soldato russo accusato di crimini di guerra
La stessa attribuzione dell'eroico gesto a Gribov, liberato il 24 marzo, era una mossa studiata per la sicurezza del vero soldato che ha pronunciato quella frase così simbolica. Senza queste attenzioni forse i russi non lo avrebbero liberato così facilmente, come un qualsiasi prigioniero scambiato. Kopytko ha confermato: "In altre circostanze, non sarebbe mai stato rilasciato".
Bogdan Gotsky, il capo della guardia frontaliera dell'Isola dei Serpenti era là quel giorno: "Io c'ero quando è stata detta quella frase", i russi hanno proposto un accordo alle guardie di frontiera dell'isola: arrendersi in cambio di libertà e un grosso stipendio. Ma le guardie ucraine hanno rifiutato, e a quel punto la guardia ha mandato a quel paese la Moskva. "Era un mio subordinato, una guardia di frontiera", ha confermato Gotsky. Gran parte della guarnigione dell'Isola dei Serpenti è ancora prigioniera dei russi.
Quel gesto è stato ampiamente celebrato in patria, e la Moskva è stata affondata con un missile Neptune ucraino, sviluppato da progetti russi. Il giorno dell’invasione, quello scoglio in mezzo al mare a circa 40 chilometri dalle coste ucraine e da quelle della Romania, a 300 dalla Crimea, finisce sotto tiro dell'ammiraglia russa: è un punto strategico importantissimo nell’ovest del Mar Nero.
Il giorno seguente la registrazione della comunicazione è già su Telegram, l'Ucraina ritrova coraggio, e la frase diventa virale e un motto dell'esercito. Infine, dopo l'affondamento della Moskva, Kiev ha prodotto anche un francobollo, con il disegno di Boris Groh, un artista ucraino. Quando ci fu la disponibilità nei centri postali Ukrposhta, si trattò di giorni di fila per avere quel francobollo, simbolo della Ucraina 'Davide' contro la Russia 'Golia'.