
Un soldato nordcoreano catturato dall'esercito ucraino
Roma, 27 gennaio 2025 - Le truppe nordcoreane stanno imparando a combattere. Dopo un iniziale smarrimento appena arrivati nel Kursk, davanti alla novità droni e alle artiglierie incalzanti, con relativo gran numero di perdite tra gli uomini di Pyongyang, gli "eomchina" ("Qualcuno che è bravo in tutto" come li appellano negativamente i soldati sudcoreani) si sono ritirati per riorganizzarsi. Il comandante delle forze speciali ucraine 'Puls', questo il nome in codice del militare, ha raccontato i primi mesi di guerra dei nordcoreani a Sky News.
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Assalti nordcoreani stile Prima Guerra Mondiale
Puls ha rivelato che al contrario di quanto si pensi i militari di Pyongyang sono meglio equipaggiati dei russi, ma hanno pagato all'inizio la mancanza di esperienza nell'affrontare i mezzi Uav e la dura vita del fronte. La tecnica di combattimento è di prussiana memoria: i nordcoreani assaltano a piedi in gruppetti di 20, 40 o persino 60 uomini, diventando facili bersagli. Attacchi a testa bassa, senza fermarsi nonostante il fuoco nemico delle artiglierie, mentre i compagni cadono morti o feriti.

“Molto curati. Non si fanno prendere vivi”
Ora le truppe nordcoreane si sono temporaneamente ritirate dalla linea del fronte nel Kursk e starebbero curando i feriti, che sono riusciti a trasportare fuori dall'inferno, e aspettando i rinforzi, viste le pesanti perdite. I feriti però non dovrebbero essere molti, infatti i perfetti soldati di Pyongyang ("Sono tutti ben rasati e perfettamente curati, come modelli"), fino ad ora hanno evitato di farsi catturare vivi, ha sottolineato Puls. Molti, piuttosto che arrendersi, si sono fatti esplodere con le granate. Puls ha raccontato che lui stesso ha udito un soldato nordcoreano gridare "Per il generale Kim Jong-Un" prima di uccidersi.
"Hanno problemi a coordinarsi con i russi”
Altra difficoltà per le milizie asiatiche nel Kursk è il coordinarsi con le truppe russe a causa della barriera linguistica. Si sa di errori di comunicazioni con i russi, costate la vita a reparti nordcoreani, o di conquiste poi rivelatesi inutili per l'esercito di Mosca. Ufficialmente i soldati di Pyongyang non sono in Ucraina, ma secondo gli esperti ucraini ce ne sarebbero almeno 11.000, di cui 4.000 già uccisi o feriti.