Bruxelles, 29 novembre 2023 – La controffensiva dell’Ucraina va a rilento, le munizioni dall’Europa faticano ad arrivare, la Russia fa scorte per i prossimi mesi di guerra. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha riferito infatti oggi che Mosca ha accumulato una grande riserva di missili in attesa dell'inverno.
"Non dobbiamo sottovalutare la Russia. L'economia russa è sul piede di guerra" e il presidente Vladimir "Putin ha un'alta tolleranza per le vittime", ha detto Stoltenberg, a Bruxelles, al termine della ministeriale Esteri. "Gli obiettivi russi in Ucraina non sono cambiati – prosegue -. E assistiamo a nuovi tentativi di colpire la rete elettrica e le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, cercando di lasciare l'Ucraina al buio e al freddo".
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La controffensiva in stallo
Intanto un alto funzionario dell’Alleanza ha segnalato che gli ucraini “continueranno inevitabilmente a condurre” la loro controffensiva, magari cercando di organizzare le operazioni “in maniera diversa”, ma è “improbabile” che potranno cacciare i russi “da tutti i territori occupati già nel 2024”. La fonte, che ha accesso ai report dell’intelligence, pur giudicando “straordinari” i successi raggiunti sinora dalle forze ucraine, reputa che l'approccio “debba cambiare” poiché, in caso contrario, “ciò che abbiamo visto a Bakhmut o ad Avdiivka diventerà la norma”.
Il caso dei proiettili promessi dall’Ue
Tiene banco in queste ore anche il caso di un milione di proiettili di artiglieria promessi dall'Unione europea. “Ad oggi ne sono stati consegnati circa 300mila. Quando guardo alle ragioni di ciò, non vedo la mancanza di volontà, vedo tonnellate di problemi tecnici che richiedono molta attenzione e cura", ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio Nato-Ucraina. "Non ho motivo di pensare che all'Occidente manchi la volontà politica" di aumentare la produzione di armi, "ma ho buone ragioni per credere che molto lavoro tecnico e professionale debba essere fatto per ottenere risultati in questo campo", ha precisato.
Le super bombe a grappolo di Mosca
"Fino a novembre 2023, l'aeronautica russa ha probabilmente iniziato a utilizzare più frequentemente la bomba a grappolo da 500 kg RBK-500", scrive su X l'intelligence britannica, spiegando che "a seconda della variante, ogni RBK-500 espelle da circa 100 a 350 sottomunizioni. A sua volta, ciascuna sub-munizione esplode con centinaia di frammenti ad alta velocità o con una singola carica anticarro più grande". Sembra che le RBK-500 siano stati utilizzate contro le forze ucraine sull'asse Vuhledar e vicino ad Avdiivka, entrambi nell'oblast di Donetsk - prosegue il ministero della Difesa di Londra -. Esiste una possibilità realistica che, come con altre bombe sganciate dall'aria, la Russia abbia probabilmente recentemente integrato un kit di planata guidata Umpc con RBK-500. "Ciò consente all'aereo che la trasporta di rilasciare le munizioni a molti chilometri di distanza dal bersaglio - dice ancora il rapporto di intelligence -. I kit di bombe plananti della Russia hanno generalmente una scarsa precisione. Tuttavia, con il suo gran numero di sub-munizioni, una singola RBK-500 può causare effetti su un'area di diverse centinaia di metri, aumentando la possibilità di infliggere almeno qualche danno al bersaglio previsto".
L’avvelenamento di Marianna Budanova
Emergono in queste ore nuovi dettagli sull’avvelenamento di Marianna Budanova, la moglie del capo dell'intelligence militare ucraina. Le sostanze utilizzate sarebbero state arsenico e mercurio, secondo quanto riferito da fonti di intelligence a Ukrainska Pravda. L'avvelenamento sarebbe avvenuto con del cibo.