Roma, 17 giugno 2024 – Sono saliti a 14 i Paesi che non hanno sottoscritto il comunicato congiunto emesso dopo il summit per la pace in Ucraina ospitato dalla Svizzera. Iraq e Giordania hanno ritirato la firma, aggiungendosi a Brasile (che ha mandato solo un osservatore), India, Sud Africa, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Armenia, Bahrein, Indonesia, Libia, Messico e Tailandia. La Cina ha preferito non inviare nessuno al vertice, mentre la Russia non è stata invitata (e comunque non avrebbe partecipato). Anche se adesso il governo della Svizzera si dice pronto a negoziare pure con Mosca, magari derogando al mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti di Vladimir Putin.
Alla fine, dunque, sono stati 77 su 91 partecipanti a siglare il documento che ribadisce la necessità di difendere i principi di "sovranità, indipendenza e integrità territoriale" e mettendo nero su bianco che "il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra". Tra i firmatari tutti membri dell'Ue, comprese Ungheria e Slovacchia.
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Nel 2024 la Nato stima che 23 alleati raggiungeranno il 2% del Pil in difesa, confermando il netto aumento della spesa militare tra i Paesi europei. Stando al rapporto, chi resta ancora sotto la soglia del 2% sono solo otto Paesi: ovvero Croazia (1,81%), Portogallo (1,55%), Italia (1,49%), Canada (1,37%), Belgio (1,30%), Lussemburgo (1,29%), Slovenia (1,29%) e Spagna (1,28%). "Quest'anno la spesa per la difesa degli alleati europei e del Canada è aumentata del 18%, il maggiore incremento degli ultimi decenni", nota il documento. "Negli ultimi quattro anni il numero di alleati che hanno colpito l'obiettivo è più che raddoppiato".
Quella tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un è "una 'bromance' (una relazione) solitaria". Lo ha detto all'Afp il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, secondo cui la diplomazia e le armi per l'Ucraina sono la migliore risposta all'alleanza tra Mosca e Pyongyang.
"Il cammino verso la pace in Ucraina passa per la consegna di nuove armi", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg prima di essere ricevuto da Joe Biden alla Casa Bianca. "L'Occidente deve far pagare alla Cina l'aiuto alla Russia", nella sua aggressione contro Kiev, ha aggiunto.
Russia e Corea del Nord firmeranno diversi "documenti importanti" durante la visita del presidente Vladimir Putin questa settimana, incluso un possibile trattato di partenariato strategico. Lo hanno riferito le agenzie di stampa russe, citando una fonte del Cremlino. "Verranno firmati diversi documenti", tra cui "documenti importanti e molto significativi", ha affermato alle agenzie statali l'assistente del Cremlino Yuri Ushakov. Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un parleranno ai media durante la visita, ha anche reso noto.
Il presidente russo Vladimir Putin ha rimosso dall'incarico 4 vice ministri della Difesa. Si tratta di Ruslan Talikov, Nikolai Pankov, Tatyana Shevtsova e Pavel Popov. Il presidente russo ha contestualmente nominato nuovi vice ministri Anna Tsivileva, Oleg Savelyev, Pavel Fradkov e Leonid Gornin. Secondo quanto riportano alcuni media russi Tsivileva, sarebbe la figlia di un suo cugino.
Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in Corea del Nord il 18 e 19 giugno per una "visita di Stato amichevole". Lo hanno riferito il Cremlino e i media statali nordcoreani. Dopo la tappa a Pyongyang, il leader russo si sposterà in Vietnam per una visita di due giorni dedicata all'avanzamento del "partenariato strategico globale" tra Mosca e Hanoi.
La Cina rivendica la sua "posizione ragionevole" riguardo la conferenza di pace da tenere sulla "crisi" ucraina, che si basa sul "riconoscimento" dell'iniziativa "da entrambe le parti" in conflitto, sulla "partecipazione in modo paritario di tutte le parti" e un "dibattito giusto su tutti i piani di pace". "Sostenuta da più di cento Paesi - si legge in un post su X della responsabile della comunicazione del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunyin - rappresenta il punto di vista della maggioranza a livello globale su come porre fine alla crisi". La Cina non ha partecipato al summit in Svizzera "e non ne commenterà" la dichiarazione, ha detto stamani il portavoce del ministero degli Esteri, Li Jian.
"Intendiamo discutere i risultati della conferenza di pace con la Russia". Ad annunciarlo il ministro degli Affari esteri della Svizzera, Ignazio Cassis, nel corso di una conferenza stampa all'indomani della conclusione del vertice sul lago di Lucerna, per discutere come porre fine alla guerra in Ucraina. Un vertice internazionale a cui hanno partecipato 92 Paesi, tra cui l'Ucraina, ma in assenza della Russia. Cassis ha ricordato che "a Mosca abbiamo un'ambasciata operativa e ogni due settimane comunichiamo con il ministro degli affari esteri russo. Pertanto abbiamo intenzione di discutere i risultati di questa conferenza con la Russia", chiarendo che se lo vorrà, anche la Cina potrà essere coinvolta, così come "qualasiai altro Stato che abbiamo invitato ma che non ha voluto partecipare". Dal Cremlino tuttavia stamani hanno bocciato l'esito del vertice internazionale, sostenendo che ha prodotto "zero risultati".
Dall'inizio dell'invasione russa, le autorità ucraine hanno documentato quasi 130.000 episodi che potrebbero costituire crimini di guerra, tra cui 301 casi di violenza sessuale, commessi dalle truppe di Mosca. Lo ha annunciato dal procuratore generale dell'Ucraina, Andrei Kostin. "Gli invasori russi hanno ucciso più di 12.000 civili, tra cui 551 bambini", ha aggiunto Kostin durante un panel dedicato alle conseguenze umanitarie dell'aggressione russa, nel quadro del vertice di pace a Lucerna. Il procuratore generale ha spiegato che la cifra include solo "dati confermati".
Gli attacchi russi contro l'Ucraina hanno ucciso una persona e ne hanno ferite 15 nell'ultimo giorno. Lo hanno riferito le autorità regionali, precisando che la truppe di Mosca hanno preso di mira un totale di nove oblast ucraine: Chernihiv, Poltava, Luhansk, Zaporizhzhia, Sumy, Dnipropetrovsk, Kherson, Kharkiv e Donetsk. Nel mirino dei russi è finito anche un campo per bambini nella città di Kharkiv con bombe aeree guidate, che hanno danneggiato un edificio ma non hanno provocato vittime.
La Russia è pronta per negoziati di pace ma ha bisogno di chiare garanzie sullo status non allineato e neutrale dell'Ucraina, nonché del riconoscimento delle realtà "sul terreno", ha dichiarato il rappresentante permanente russo presso l'ONU, Vassily Nebenzia, all'agenzia Ria Novosti. "Confermo che per i negoziati, la nostra posizione rimarrà invariata: abbiamo bisogno di chiare garanzie sullo status neutrale e non allineato dell'Ucraina e sul riconoscimento delle realtà 'sul terreno'", ha affermato il diplomatico russo.