Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Ucraina, ecco le zone dove la Russia potrebbe sferrare il nuovo attacco

Institute for the Study of War: la pressione di Mosca pare destinata ad aumentare sull'asse Kharkiv-Luhansk e nella zona occidentale dell'oblast di Zaporizhzhia, ma potrà puntare su vasta scala solo su una direttrice

Roma, 4 aprile 2024 - Crescono i timori per la nuova offensiva russa in Ucraina tra la primavera e l’estate, data ormai da più parti per sconta. Mosca, viene ipotizzato, concentrerà l'attacco in particolare su una 'zona operativa', secondo lo scenario delineato dall'Institute for the Study of War, think tank americano che monitora il conflitto iniziato oltre 2 anni fa con l'invasione ordinata da Vladimir Putin. La Russia, affermano gli esperti, dovrebbe concentrare i propri sforzi nella zona occidentale del Donetsk, con l'obiettivo di capitalizzare i progressi di portata contenuta già conseguiti dalle forze armate negli ultimi mesi.

Un militare russo in una trincea (foto Ansa)
Un militare russo in una trincea (foto Ansa)

Le ‘zone di pressione’

L'Ucraina, d'altra parte, ha già delineato un quadro nel quale la pressione russa pare destinata ad aumentare sull'asse Kharkiv-Luhansk e nella zona occidentale dell'oblast di Zaporizhzhia, a sud dell'Ucraina. In base all'analisi dell'Isw, però, la Russia avrebbe le risorse per lanciare un'offensiva su vasta scala solo lungo una direttrice: a Mosca mancherebbero uomini e capacità per impegnare il nemico su un doppio fronte.

La spallata (mancata) vicino ad Avdiivka

Negli ultimi giorni, inoltre, l'Isw ha evidenziato che le forze armate ucraine avrebbero respinto una 'spallata' portata dall'esercito russo nella zona di Avdiivka nella giornata del 30 marzo. Mosca avrebbe lanciato al'assalto unità del sesto reggimento con 36 tank e 12 veicoli corazzati nella zona del villaggio di Tonenke. Kiev avrebbe neutralizzato l'offensiva distruggendo 12 tank e 8 veicoli, impedendo lo sfondamento della prima linea. L'esito dello scontro potrebbe indicare che le capacità difensive ucraine, in un'area in cui le truppe di Kiev sono state costrette ad arretrare poche settimane fa, rimangono rilevanti. 

La corsa alle fortificazioni

Kiev sta lavorando del resto ormai da mesi ad alzare il ‘muro’, anche se ora è scattata la corsa contro il tempo. Linee fortificate sono state erette a difesa della capitale, con fossati anticarro, denti di drago e piramidi di cemento. Il 28 marzo scorso, l’agenzia Nova, citando il quotidiano ‘Politico’, riportava che “diversi analisti temono che le autorità ucraine abbiano atteso troppo a lungo prima di iniziare ad erigere le poderose difese necessarie nell’eventualità di una offensiva russa su larga scala, che Kiev teme possa concretizzarsi prossimamente nel Nord Est e Sud Est del Paese”.

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La nuova mobilitazione russa

"Comprendiamo chiaramente per cosa si sta preparando la Russia, cosa vuole e per quale motivo arruolerà soldati nel suo esercito. E noi, tutti noi, i nostri partner, dobbiamo dare una risposta forte alle operazioni russe, a qualsiasi operazione russa", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Da parte sua il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato le accuse di Zelensky secondo cui le autorità russe si stanno preparando a mobilitare 300.000 persone entro il primo giugno. "Non è vero", ha detto Peskov a Interfax.

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