Kiev, 28 dicembre 2023 – L'esercito russo sta cercando di avanzare su sette fronti in Donetsk e Lugansk, nell'est dell'Ucraina. A renderlo noto, nel consueto briefing, lo Stato maggiore di Kiev, aggiungendo che le forze della difesa nelle ultime 24 ore “hanno eliminato 920 militari russi, portando le perdite totali delle truppe del Cremlino a circa 356.670 soldati uccisi”. L'esercito ucraino – prosegue lo Stato maggiore – ha respinto pesanti attacchi nella regione di Kharkiv, in direzione di Kupyansk, a Lyman, a Serebryansk (Lugansk). Combattimenti anche sulla linea del fronte a Bakhmut (Donetsk) e ad Avdiivka.
Intanto, mentre il presidente Volodymyr Zelensky sente il Papa, trapela lo scenario inquietante che quello russo Vladimir Putin avrebbe descritto al cinese Xi Jinping nell’incontro dello scorso marzo: Mosca non ha intenzione di abbassare l'intensità del conflitto in Ucraina e si prepara a combattere almeno per i prossimi cinque anni. Le parole, riferite da fonti al settimanale giapponese Nikkei, smentirebbero dunque l'apertura del Cremlino a un cessate il fuoco che era stata riportata dal New York Times la settimana scorsa.
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Telefonata tra Papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev "ha ringraziato il Pontefice per il sostegno spirituale al popolo ucraino". Inoltre, secondo quanto riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede, Bergoglio e Zelensky hanno parlato anche del "lavoro congiunto sulla Formula per la Pace". Il presidente ha poi fatto gli auguri al Papa per il Natale.
La Russia vuole inasprire la situazione nel Mar Nero. Lo afferma la portavoce delle Forze di difesa dell'Ucraina meridionale, Natalia Humenyuk, secondo cui oggi è stato registrato il dispiegamento di tre navi contemporaneamente, due sottomarini e la fregata Admiral Makarov: insieme possono essere armate con fino a 16 missili kalibr. La Makarov era stata danneggiata da un raid al porto di Sebastopoli, a ottobre 2022, poco dopo essere diventata l'ammiraglia della Flotta del Mar Nero in seguito all'affondamento della Moskva. "Per molto tempo le portamissili non sono state in servizio di combattimento", spiega Humenyuk.
Washington ha spedito 250 milioni di dollari all'Ucraina, ma potrebbe trattarsi dell'ultimo sostegno finanziario per un lungo periodo di tempo. La parte più consistente degli aiuti per Kiev - pari a 61 miliardi di dollari - è ancora "bloccato" per via dei negoziati attualmente in corso al Congresso, con i repubblicani che non sono disposti ad approvare il finanziamento se Joe Biden non riformerà in senso restrittivo la legge sull'immigrazione.
Mosca non vede vantaggi per la Finlandia dall'adesione alla Nato, poiché in caso di escalation militare tra la Russia e l'Alleanza, sarà proprio Helsinki a soffrire per prima: lo ha detto in un'intervista a Ria Novosti Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna. "Non capisco proprio come la Finlandia ne tragga vantaggio. Abbiamo vissuto con calma, pacificamente e all'improvviso ci siamo trovati tra la Russia e la Nato, ma sono nostri vicini, e se ci fosse un aggravamento della situazione, a soffrire sarà innanzitutto la stessa Finlandia, cosa che non vorrei", ha detto.
Dicembre è il mese più difficile dell'anno per le forze di difesa ucraine: "I russi hanno preso d'assalto Marinka e Avdiivka (Donetsk) senza sosta, subendo perdite significative, ma continuando ad avanzare. Stanno cercando di ottenere il controllo di territori prima della fine dell'anno o forse hanno altre scadenze. Se si considera il numero di assalti e la pressione esistente sulle nostre unità, l'ultimo mese di quest'anno è il più difficile", ha detto alla tv ucraina il portavoce del raggruppamento delle truppe di Tavria, Oleksandr Shtupun.
Le forze armate ucraine hanno riferito che una nave battente bandiera panamense ha colpito una mina nel Mar Nero e due persone sono rimaste ferite. La nave era in viaggio per caricare grano dai porti sul Danubio.
"Gli Usa chiamano la Russia nemico, se è così allora Mosca è pronta per qualsiasi sviluppo di eventi". Così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, che si dice fiducioso che "l'intero popolo russo, guidato dal presidente Vladimir Putin, garantirà il cammino verso la vittoria, anche nel conflitto in Ucraina"
La Russia si aspetta che l'Armenia si renda conto del rischio di perdere la propria sovranità in termini di difesa e sicurezza nazionale attraverso l'approfondimento del dialogo con l'Alleanza Atlantica, ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una intervista alla Tass. "Spero che Erevan sia consapevole del fatto che qualsiasi approfondimento della cooperazione con la Nato potrebbe farle perdere la sovranità nella sfera della difesa e della sicurezza nazionale", ha detto. Lavrov ha sottolineato che quest'anno l'Armenia ha tenuto decine di esercitazioni congiunte con l'Alleanza atlantica.
Vladimir Putin ha detto lo scorso marzo a Xi Jinping che la Russia "combatterà per (almeno) cinque anni" in Ucraina: lo scrive il settimanale giapponese Nikkei Asia, che cita diverse fonti. Secondo il settimanale, durante la visita di Xi in Russia, Putin ha voluto riassumere così una situazione che all'epoca non era favorevole a Mosca, assicurando il leader cinese che alla fine la Russia avrebbe vinto la guerra. Nikkei Asia commenta poi che, alla luce delle parole di Putin a Xi, l'apertura del leader russo a un cessate il fuoco - riportata dal New York Times la settimana scorsa - potrebbe significare che Putin desideri creare l'illusione di muoversi verso una tregua o addirittura la pace in vista delle elezioni presidenziali di marzo, credendo che tale atmosfera lo favorirebbe alle urne.
Campioni di proiettili di artiglieria da 155 mm prodotti in Ucraina sono già in fase di test e la loro produzione in serie sarà avviata nel 2024: lo ha annunciato il ministro ucraino per le Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, come riporta Ukrinform. "L'Ucraina ha iniziato a sviluppare proiettili da 155 mm. Abbiamo già dei prototipi con cui stiamo effettuando dei test. Abbiamo intenzione di iniziare la loro produzione di massa l'anno prossimo", ha detto il ministro. L'avvio della produzione in serie dipende dai partner, ha aggiunto, soprattutto dai fornitori di polveri da sparo conformi agli standard Nato, che non vengono prodotte in Ucraina.
Esplosioni sono state udite questa notte nella Crimea occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita il canale Telegram 'Krymsky Wind'. Quattro esplosioni consecutive sono state segnalate nel distretto di Krasnoperekopsk, circa 150 chilometri a nord di Sebastopoli.