Kiev, 26 novembre 2024 – Notte di fuoco sull'Ucraina. La Russia ha lanciato 4 missili Iskander-M e ben 188 droni da combattimento. "Un numero record" di velivoli senza pilota, secondo l'aeronautica di Kiev che fa sapere di averne intercettati e distrutti in tutto il Paese. Purtroppo "sono state colpite infrastrutture essenziali”. A Ternopil black out elettrico.
Mosca ha fatto intanto sapere di stare preparando “una risposta” a due nuovi attacchi ucraini effettuati con missili americani Atacms contro il suo territorio negli ultimi giorni. Attacchi peraltro non ancora confermati da Kiev.
Sale la tensione tra Mosca e Londra: la Russia ha espulso il diplomatico Wilkes Edward Prior, accusandolo di “spionaggio” e “sovversione” e ha annunciato sanzioni per una lunga lista di politici e giornalisti britannici. Il governo labourista nega ogni addebito. Intano smentisce l'ipotesi di stampa di un possibile invio di truppe in Ucraina.
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Il governo britannico respinge come "infondate" le accuse di spionaggio e di sovversione rivolte da Mosca contro un diplomatico del Regno Unito di cui è stata annunciata oggi l'espulsione dalla
Russia. Secondo le autorità russe, il diplomatico in questione, Wilkes Edward Prior, inviato a Mosca di recente dopo precedenti scambi di espulsioni, avrebbe nascosto di provenire dai ranghi dei servizi segreti di Sua Maestà. L'espulsione odierna si unisce al divieto d'ingresso in Russia allargato da Mosca a diversi ministri di primo piano del nuovo governo laburista di Keir Starmer, accusati di atteggiamenti "russofobici".
In risposta alle "azioni ostili" e alla "politica russofobica" della Gran Bretagna, la Russia ha deciso sanzioni nei confronti di 30 tra politici e giornalisti britannici, tra i quali la vice primo ministro Angela Rayner. Lo annuncia il ministero degli Esteri di Mosca in un comunicato. La lista comprende tra gli altri il ministro dell'Interno Yvette Cooper, quello della Giustizia Shabana Mahmood, delle Finanze Rachel Jane Reeves, dell'Energia Samuel Miliband, della Salute Wesley Paul William Streeting, dell'Ambiente Steven Mark Ward Reed, del Lavoro Elizabeth Louise Kendall e dell'Istruzione Bridget Maeve Phillipson. Sanzionati anche diversi parlamentari e due giornalisti: Tom Ball del Times e Dan Woodland del Daily Mail.
Il ministero della Difesa russa ha annunciato che le forze ucraine hanno lanciato altri due attacchi con missili americani Atacms contro la regione russa di Kursk, usando in totale 13 missili. Il primo attacco sarebbe stato sferrato il 23 novembre con cinque missili su una postazione della difesa missilistica antiaerea S-400 nell'area di Lotarevka, Mosca ha fatto sapere cje il sistema di difesa Pantsir ne ha abbattuti tre mentre due hanno raggiunto il bersaglio, provocando anche un numero imprecisato di morti o feriti. Il secondo attacco, invece, è avvenuto il 25 novembre con otto Atacms sull'aeroporto di Kursk-Vostochny, presso l'insediamento di Khalino. Sette missili sono stati abbattuti dai sistemi di difesa S-400 e Pantsir, mentre uno ha raggiunto l'obiettivo. Mosca ha quindi avvertito che "sono in preparazione azioni di risposta" ai due nuovi attacchi, ancora non confermati di Kiev.
L'ambasciatore della Gran Bretagna a Mosca è stato convocato al ministero degli Esteri, che gli ha comunicato la decisione di espellere un diplomatico di Londra, Wilkes Edward Prior, accusato di avere fornito "dati falsi" su se stesso al momento dell'ammissione in Russia. Lo riferiscono le agenzie russe. Il servizio d'intelligence interno russo (Fsb), citato da Interfax, ha accusato il diplomatico di avere svolto "attività di ricognizione e sovversione che minacciavano la sicurezza della Federazione Russa".
La Russia ha dichiarato che le sue truppe hanno conquistato un altro villaggio nella regione orientale di Kharkiv, in Ucraina, dove fino a poco tempo fa la linea del fronte era rimasta relativamente stabile. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che "le unità militari hanno liberato l'insediamento di Kopanky", un villaggio vicino alla città di Kupiansk, controllata dall'Ucraina.
Le discussioni sulla possibilità di schierare armi nucleari in Ucraina "sono assolutamente irresponsabili", e provengono da "persone che probabilmente hanno una scarsa comprensione, una scarsa idea della realtà e che non sentono un briciolo di responsabilità quando fanno tali dichiarazioni" che sono "anonime", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo le agenzie russe. La scorsa settimana, il New York Times ha riferito che alcuni funzionari statunitensi ed europei avrebbero proposto di restituire le armi nucleari all'Ucraina: "Questo punto di vista appartiene probabilmente a un'ala estremista", ha aggiunto Peskov.
La Russia rifiuta categoricamente qualsiasi opzione per un congelamento della guerra in Ucraina. Lo ha detto il direttore dei Servizi segreti esteri russi (Svr), Serghei Naryshkin, parlando con la stampa dopo il vertice dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi segreti degli Stati membri della Csi. "Se parliamo di discussioni e proposte sul congelamento del conflitto, dirò che la Russia rifiuta categoricamente qualsiasi congelamento del conflitto, secondo il modello coreano, o qualsiasi altra opzione, ha detto Naryshkin, rispondendo a una domanda dell'agenzia Tass.
"L'Ue e i suoi Stati membri continueranno ad aiutare l'Ucraina e il suo popolo" anche alla luce "dell'internazionalizzazione del conflitto" per colpa della Russia, con la presenza delle truppe "nord coreane" nel teatro del conflitto. A dirlo János Bóka, ministro ungherese per l'Europa, intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo.
La Gran Bretagna non invierà truppe in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico David Lammy in una intervista a La Repubblica, Le Monde e Die Welt. "Siamo molto chiari sul fatto che continueremo a sostenere gli ucraini con l'addestramento e l'assistenza militare, ma da tempo affermiamo che non impiegheremo truppe britanniche sul terreno. Questa è la posizione della Gran Bretagna, e al momento resta la posizione della Gran Bretagna'', ha dichiarato Lammy.
Nella notte, le difese russe hanno intercettato e abbattuto 39 droni lanciati dall'Ucraina su regioni russe, scrive la Tass. Secondo il ministero della Difesa, 24 UAV sono stati distrutti sul territorio della regione di Rostov, 5 sul territorio della regione di Bryansk, 3 ciascuno sulle regioni di Kursk e Belgorod. Due droni sono stati abbattuti in Crimea, uno ciascuno sulle regioni di Oryol e Voronezh.