Martedì 11 Marzo 2025
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Ucraina pronta alla tregua

Zelensky in Arabia per i negoziati. Rubio: "Il suo piano è promettente". .

Zelensky in Arabia per i negoziati. Rubio: "Il suo piano è promettente". .

Zelensky in Arabia per i negoziati. Rubio: "Il suo piano è promettente". .

Dovrebbero essere incontri per porre le premesse per la pace, ma dalle dichiarazioni sembra che per l’Ucraina il destino sia segnato. Di certo, oggi in Arabia Saudita la delegazione di Kiev incontrerà quella americana. L’aspettativa di molti, in primis quella del premier britannico, Keir Starmer, che ieri ha sentito anche il presidente Usa, Donald Trump, è che verrà firmato l’accordo sullo sfruttamento dei minerali strategici e che le due parti facciano così pace dopo l’incontro-scontro di due venerdì fa alla Casa Bianca fra il presidente Trump e l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.

Proprio ieri, il numero uno di Kiev, ha incontrato a Gedda il principe ereditario saudita, Mohammad Bin Salman. Per l’Ucraina non è un momento facile, anche se il peggio sembra essere sul punto di passare. Elon Musk, ci ha ripensato e ha detto che non spegnerà i suoi satelliti sull’Ucraina. "Se lo facessi, il Paese cadrebbe in una settimana", ha commentato, ribadendo che la sua rete è la ‘spina dorsale’ della difesa e che non è nella policy di Starlink minacciare di togliere la connessione a scopi politici ed economici (anche se lo ha fatto più volte). Anche il presidente Donald Trump sembra essere più ben disposto e ha lasciato intendere che gli Usa potrebbero revocare presto la pausa nella condivisione di dati di intelligence con Kiev, che però, dopo pochi giorni ha già fatto danni sul campo di battaglia. Tutto dipende da come andrà oggi a Riad. Le due delegazioni sono già in Arabia Saudita.

Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha detto che per Washington la priorità è "stabilire chiaramente le intenzioni dell’Ucraina" e se Kiev sia pronta ‘a fare cose difficili come le faranno anche i russi’, dicendo chiaramente che, con qualsiasi accordo, Kiev "perderà dei territori". In questo caso, e nel caso si firmino anche gli accordi sullo sfruttamento dei minerali, gli aiuti americani non verranno a mancare. Per l’Ucraina, uno dei temi più importanti sul tavolo è il raggiungimento di un cessate il fuoco almeno parziale. Un piano che lo stesso Rubio ha definito ‘promettente’ e che consiste nella cessazione degli attacchi dal Mar Nero e con i missili a lungo raggio. Kiev punta anche al rilascio dei prigionieri.

Nel Paese, il clima è teso come chi sa che la situazione sta peggiorando progressivamente, non solo in Donbas, ma anche nella parte di regione di Kursk occupata dall’Ucraina. Ieri, ancora una volta, dalla presidenza hanno dichiarato che, se non si è ancora raggiunta la pace, è perché la Russia non la vuole. Il Cremlino se la prende comoda e dice che trovare un accordo sarà un lavoro lungo. Il comando centrale ha smentito l’accerchiamento nella regione di Kursk, ma le truppe russe stanno avanzando e la mancanza di informazioni da parte dell’intelligence americana rende difficile intercettare gli spostamenti e rispondere agi attacchi. L’obiettivo di Mosca è arrivare al tavolo dei negoziati con il territorio nazionale occupato dagli ucraini completamente riconquistato. A quel punto, per Kiev, la trattativa sarebbe ancora più in salita.