Giovedì 14 Novembre 2024

Ucraina, Olena Zelenska: “Vorrei mio marito vicino, ai nostri figli manca il padre”

La moglie del presidente Zelensky: “Restiamo forti, sono sicura che ce la faremo insieme”

Kiev, 5 settembre 2023 - “Vorrei mio marito vicino, ai nostri figli manca il padre”. A parlare è Olena Zelenska, moglie del premier ucraino Volodymir Zelensky impegnato da quasi due anni nella sanguinosa guerra lanciata dalla Russia contro il suo Paese. E' ''una famiglia separata'' quella del presidente, che è ''diventato una figura storica'', ma resta un marito e un padre. Ed è in questo ruolo che ''manca'' alla sua famiglia, alla moglie e ai figli della coppia. La first lady parla a ruota libera in una intervista alla Bbc. "Potrebbe sembrare un po' egoista, ma ho bisogno che mio marito, non una figura storica, sia al mio fianco", ha detto Zelenska, aggiungendo che ''restiamo forti, abbiamo forza sia emotivamente che fisicamente. E sono sicura che ce la faremo insieme".

Il presidente ucraino Zelensky con la moglie Olena
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Insieme, il presidente e sua moglie, hanno già fatto tanto e in diversi ambiti. Innamorati dai tempi del liceo, hanno lavorato fianco a fianco in televisione, lui come comico e lei come sceneggiatrice. Ma ora ''non viviamo più insieme, con mio marito. La famiglia è separata. Abbiamo l'opportunità di vederci, ma non così spesso come vorremmo. A mio figlio manca suo padre", racconta. Parlando dei figli della coppia, la first lady dice che "mi addolora vedere che non pianificano nulla. A quell'età, sono giovani. Mia figlia ha 19 anni. Sognano di viaggiare, nuove sensazioni, emozioni. Lei non ha queste opportunità''. 

Sul marito, al di là di quello che definisce il suo desiderio ''egoistico'' di moglie, Zelenska dice che "ha veramente l'energia, la forza di volontà, l'aspirazione e la testardaggine per affrontare questa guerra". E ribadisce: "Credo in lui. E lo sostengo. So che ha abbastanza forza. Per qualsiasi altra persona che conosco, penso che sarebbe molto più dura questa situazione. E' davvero una persona molto forte e resiliente. E questa resilienza è ciò di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento". Un momento in cui è ''necessario'' cercare di vivere ''nelle condizioni esistenti'', abbandonando i luoghi segreti in cui viveva con i figli all'inizio della guerra e impegnandosi nel dialogo con i leader internazionali, oltre che a sostegno del suo popolo. "Spero davvero di poter ispirare qualcuno, di poter dare speranza o consigli a qualcuno. O dimostrare con il mio esempio che possiamo vivere, lavorare, andare avanti", ha detto. Certo, ammette, ''nessuno può sapere cosa ci aspetta. Dopotutto, nessuno avrebbe potuto immaginare che nel ventunesimo secolo, nel cuore dell'Europa, sarebbe scoppiata una guerra del genere, che sarebbe stata così crudele. Una guerra sanguinosa". Da non abbandonare è la ''grande speranza per la vittoria, ma non sappiamo quando arriverà. E questa lunga attesa, lo stress costante, hanno il loro prezzo''.