Roma, 2 marzo 2025 – Giornata intensa per il primo ministro britannico che, all’indomani dell’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky a Downing Street: in mattinata ha ricevuto la premier italiana Giorgia Meloni per un bilaterale sulla sicurezza ucraina ed europea, e nel pomeriggio ha presieduto l’incontro alla Lancaster House con una quindicina di leader di Paesi Nato (Ue ed extra Ue), nonché i vertici dell'Unione e dell'Alleanza Atlantica, nel tentativo di trovare una soluzione che ponga fine alla guerra in Ucraina.
Starmer ha accolto la presidente del Consiglio italiana con con abbracci e strette di mano: “Fantastico averti qui. Abbiamo un approccio molto simile su importanti questioni”. Durante il faccia a faccia, Meloni ha ricordato quanto sia “importante in questo momento evitare che l’Occidente si divida”. Al centro dei colloqui il conflitto in Ucraina, l'impegno comune per la ricerca di una pace giusta e duratura e l'importanza di mantenere l'unità euroatlantica.
Al termine del vertice il premier britannico ha annunciato una posizione comune in favore dell’Ucraina che prevede, oltre al prestito da 2,2 miliardi di sterline annunciato ieri, un ulteriore investimento Allo stesso tempo ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice: continuare a sostenere militarmente Kiev e mantenere "le pressioni economiche" su Mosca; preparare "una coalizione di volenterosi" da schierare sul terreno per mantenere la pace; garantire "sicurezza e sovranità" ucraine; deterrenza verso la Russia.
p er 1,6 miliardi di sterline (circa 2 miliardi di euro) da parte del Regno Unito che consentiranno all'Ucraina "di acquistare più di 5000 missili di difesa aerea".
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Francia e Gran Bretagna propongono una tregua di un mese in Ucraina "nell'aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche", ha rivelato il presidente francese Emmanuel Macron a Le Figaro. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che Parigi e Londra stavano lavorando su un piano per fermare i combattimenti.
Il presidente francese Emmanuel Macron ritiene che gli europei debbano aumentare il loro sforzo di difesa a circa il 3-3,5% del loro prodotto interno lordo (Pil) rispetto al 2% attuale per rispondere al disimpegno americano in Europa. "Da tre anni i russi spendono il 10% del loro Pil per la difesa. Dobbiamo quindi prepararci per il futuro", ha detto Macron a Le Figaro, fissando un obiettivo intorno al "3,3,5%" del Pil.
"Se vogliamo essere credibili come europei nel nostro sostegno a lungo termine all'Ucraina, dobbiamo essere in grado di fornire delle garanzie di sicurezza solide. Stiamo cercando di muovere le cose. E abbiamo bisogno dell'Italia, di un'Italia forte che agisca a fianco della Francia, della Germania, nel concerto delle grandi nazioni. Per questo ho invitato la premier Meloni, lo scorso 17 febbraio", ha deto il presidente Macron in un'intervista a Il Foglio domani in edicola. "È necessario che l'Italia sia al nostro fianco, che si impegni in questo percorso, e che lo faccia da grande paese europeo, sulla scia di quanto fece Draghi. Ora restiamo uniti".
Il presidente Volodymyr Zelensky è stato accolto da re Carlo III nella residenza di Sandringham, nel Norfolk, Inghilterra orientale. Nelle prime immagini diffuse si vede un sorridente Carlo III che stringe la mano al leader ucraino davanti all'ingresso della residenza.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha mostrato dubbi in merito al piano presentato da Starmer di inviare truppe in Ucraina, "ci sono degli spunti presentati, sicuramente si parla anche di questa ipotesi, voi sapete la mia posizione, io ho espresso su questo perplessità, continuo a essere perplessa sull'utilizzo di truppe europee, al di là del fatto che la presenza di truppe italiane in Ucraina in questa fase non è mai stata all'ordine del giorno, tanto per sgomberare il campo, ma io vedo questa come una soluzione che rischia di essere molto complessa e probabilmente meno risolutiva di altre".
Il premier britannico Keir Starmer ha affermato che un eventuale accordo dovrà "ovviamente" includere la Russia, ma Mosca "non può dettare i termini, altrimenti non faremo alcun progresso". "Se un accordo viene fatto, deve essere difeso. In passato abbiamo assistito a una cessazione delle ostilità senza alcun sostegno, regolarmente violata dalla Russia.È una situazione che dobbiamo evitare".
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha annunciato che i leader internazionali si riuniranno presto per proseguire gli sforzi verso un piano condiviso per la pace in Ucraina. "Abbiamo concordato che i leader si incontreranno nuovamente molto presto per continuare queste azioni", ha dichiarato Starmer, sottolineando l'urgenza della situazione: "Oggi siamo a un bivio nella storia. Questo non è il momento per ulteriori discussioni. È il momento di agire".
Per "una pace duratura e giusta" per l'Ucraina, gli Usa sono un partner "indispensabile". Satrmer si è detto "d'accordo con Donald Trump" sull'obiettivo di far finire la guerra. Nello stesso tempo ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice di Londra: a cominciare da quello di continuare a sostenere militarmente Kiev e mantenere "le pressioni economiche" su Mosca; di preparare "una coalizione di volenterosi" da schierare sul terreno nel momento di un accordo in funzione di tutela "delle sicurezza e della sovranità" ucraine e di deterrenza verso la Russia.
Il vertice di Londra confermato il flusso di aiuti militari all'Ucraina e l'aumento di pressione economica sulla Russia, ribadendo che Kiev dovrà essere parte integrante di qualsiasi negoziato di pace. Starmer ha proposto "una coalizione di volenterosi" per far rispettare un eventuale accordo di pace, con il Regno Unito pronto a giocare un ruolo di primo piano. "Andremo oltre, sviluppando una coalizione di volenterosi per difendere un accordo in Ucraina e garantire la pace". Aggiungendo: "Non possiamo restare a guardare. Chi è pronto deve intensificare la pianificazione con urgenza. Il Regno Unito è pronto a sostenere questo impegno con truppe sul terreno e aerei nei cieli, insieme ad altri", ha concluso.
L'Ucraina deve arrivare ai negoziati con la Russia "nella posizione più forte possibile". L'ha detto il primo ministro britannico Keir Starmer, dopo il summit sul futuro dell'Ucraina e della difesa dell'Europa che si è tenuto a Londra. "Il nostro punto di partenza deve essere quello di mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile adesso, in modo che possa negoziare da una posizione di forza, e noi stiamo raddoppiando il nostro sostegno".
Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato che lavorerà con la Francia a un piano per la pace in Ucraina, da presentare successivamente al presidente americano, Donald Trump.
"Dobbiamo lavorare per rafforzare la nostra unità e questo è l'impegno e il ruolo dell'Italia in questa fase: su questo l'Italia su questo possa giocare le sue carte non nel suo interesse ma nell'interesse di tutti. Tutto può deflagrare, non è una buona notizia. Quello che posso fare per mantenere l'Occidente unito e rafforzarlo lo farò e gli scenari alternativi non voglio prenderli neanche in considerazione" ha affermato Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Londra. "L'ipotesi di un ombrello nucleare europeo prende in considerazione un disimpegno degli Usa. Io eviterei questo scenario, sono tutti scenari che non auspico e secondo me parlare di queste cose favorendo uno scenario che non si auspica non è una cosa intelligentissima".
"Sono molto dispiaciuta di quello che è accaduto, non è utile in questa fase lasciarsi andare alle tifoserie" ma guardare "all'obiettivo comune". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa nella residenza dell'ambasciatore italiano a Londra al termine del vertice sull'Ucraina a proposito dell'incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Bisogna guardare "alla politica estera con più profondità forse".
"Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del summit di Londra sull'Ucraina e la difesa europea alla Lancaster House. "Dobbiamo davvero intensificare in modo massiccio" la produzione militare e gli investimenti, ha sottolineato, ribadendo l'intenzione di proporre un piano al Consiglio europeo straordinario in programma il 6 marzo a Bruxelles. Al vertice di Londra i leader europei e della Nato hanno avuto una "discussione sincera" sulla necessità di mettere Kiev in una posizione di forza: l'Ucraina ha bisogno di "garanzie di sicurezza complete" a sostegno delle sue posizioni economiche e militari, ha detto Von der Leyen.
Non c'è nessuno che vuol dare "a Vladimir Putin il premio Nobel per la pace", ma la Russia va coinvolta in negoziati di pace, se si vuole ottenere la fine della guerra in Ucraina. L'ha affermato oggi il segretario di Stato Marco Rubio in un'intervista ad ABC News, proprio mentre diversi leader europei e non si riuniscono a Londra per un summit convocato dal premier britannico Keir Starmer, a cui gli Usa non partecipano. "Dobbiamo capire: c'è un modo per fermare la guerra? E l'unico modo per farlo è coinvolgere i russi nei negoziati", ha detto Rubio. "Non dovremmo tutti essere contenti - ha continuato - di avere un presidente che cerca di fermare le guerre e prevenirle, invece di iniziarle? Stiamo cercando di porre fine a una guerra. Non puoi porre fine a una guerra se entrambe le parti non si siedono al tavolo". Rubio ha detto che c'è bisogno che tutti maturino la comprensione che "questa è una guerra sbagliata che sta andando in una cattiva direzione" e, su questo, Trump, a dire di Rubio, è "chiarissimo", cioè "sarà un presidente che cercherà di ottenere la pace".
Nelle stesse ore in cui si tiene a Londra il summit sul futuro dell'Ucraina, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato alla ABC che la maggior parte dei Paesi europei non ha alcun piano per porre al conflitto ucraino. "Ho chiesto a ogni ministro degli Esteri con cui mi sono incontrato: ditemi la vostra idea su come finirà tutto questo. La maggior parte non ha un piano, alcuni suggeriscono un altro anno di guerra"", ha affermato il capo della diplomazia Usa in un'intervista all'emittente ABC.
Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson ha suggerito, in un'intervista alla Nbc news, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dimetta se non firma l'accordo sui minerali rari e non accetta di porre fine alla guerra. "Qualcosa deve cambiare. Deve tornare in sé e presentarsi al tavolo dei negoziati in segno di gratitudine, oppure qualcun altro deve guidare il Paese al suo posto", ha detto il repubblicano che, tuttavia, ha definito la guerra in Ucraina "ingiusta" e Vladimir Putin "una persona pericolosa". "E' un comunista della vecchia scuola. Non ci si può fidare di lui", ha detto Johnson.
Mentre a Londra è in corso il summit dall'altro lato dell'oceano in un'intervista alla Cnn, il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz insiste che "sarà l'Europa ad occuparsi della sicurezza in Ucraina", dopo l'accordo. Waltz ha ribadito che "è prematuro parlare del ruolo degli Stati Uniti". Per quanto riguarda Kiev, Waltz ha ribadito che "una cosa è chiara: non vedremo l'Ucraina diventare membro della Nato".
Poi riferendosi alla visita di Zelensky, finita in scontro alla Casa Biaca, Waltz ha aggiunto: "È stata una grande opportunità mancata per lui e per la sicurezza del suo paese", perché avrebbe potuto andar via da Washington con garanzie di sicurezza, fornite anche grazie agli impegni del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer dell'invio di truppe di pace, e con quella di avere "gli Stati uniti e l'Ucraina uniti assieme per una generazione economicamente". Questa opportunità, rappresentata dall'accordo per i minerali e le terre rare, ha continuato Waltz, "non potrà procedere, almeno per ora". Quando Zelensky - ha detto ancora - "sarà pronto a impegnarsi veramente per la pace, sarà il benvenuto in ogni momento".
Dopo l'arrivo di tutti i leader alla Lancaster House e la "foto di famiglia", ha preso la parola il premier britannico, Keir Starmer. I leader europei devono farsi avanti in questo "momento fondamentale per la sicurezza che capita una volta ogni generazione", ha detto, sottolineando che il bagno di folla con cui ieri Volodymyr Zelensky è stato accolto prima della sua visita a Downing Street è stato "totalmente spontaneo". Rivolgendosi a Zelensky, che sedeva accanto a lui, il premier ha detto: "Spero che lei sappia che siamo tutti con lei e con il popolo ucraino per tutto il tempo necessario, tutti intorno a questo tavolo". Il primo ministro britannico ha detto di avere l'intenzione di elaborare un piano per l'Ucraina, per poi discuterne con gli Stati Uniti e portarlo avanti insieme, per una "pace giusta e duratura".
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E' iniziato a Londra il summit sul futuro dell'Ucraina e della difesa in Europa, convocato dal primo ministro britannico Keir Starmer, dopo che tutti i leader invitati sono arrivati.
Un forte applauso ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivato alla Lancaster House, dove il premier britannico Keir Starmer ha organizzato un vertice sulla sicurezza dell'Ucraina. Ad applaudire Zelensky è stata la folla di manifestanti che si sono riuniti appena fuori dal cordone di sicurezza, con cartelli che ne riconoscono ''l'eroismo'' dopo il confronto con il presidente americano Donald Trump nello Studio Ovale. Numerose le bandiere ucraine portate dai manifestanti sulle spalle e sventolate lungo The Mall.
La prima ministra lettone Evika Silina ha segnalato che, nella videoconferenza organizzata dal primo ministro britannico Keir Starmer con i leader dei tre Paesi baltici, il premier di Londra ha assicurato sull'impegno alla difesa collettiva in ambito Nato in caso di attacco russo. "Ho avuto una buona conversazione con Keir Starmer. E' importante che gli Stati Baltici siano coinvolti, nel rafforzare i legami transatlantici e rendendo l'Europa più sicura", ha scritto Silina su X. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni sull'impegno degli alleati in merito all'Articolo 5 della NATO - ha continuato - e alla difesa del Fronte Orientale, e che il sostegno all'Ucraina continuerà. Siamo anche sulla stessa lunghezza d'onda nel ritenere che l'Europa debba fare di più in ambito difensivo".
Vertice di Londra al via, alla Lancaster House, dopo l'arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto poco dopo Giorgia Meloni, e accolto con un altro abbraccio dal padrone di casa, il premier britannico Keir Starmer, dopo quello di ieri sera nel bilaterale di Downing Street. Il vertice, che si svolge all'insegna dello slogan "Assicurare il nostro futuro", include i leader di 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare un evento cruciale sull'Ucraina e sulla difesa europea dopo la rottura fra il presidente ucraino e quello americano Donald Trump a Washington.
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La oresidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Londra, a margine della riunione dei leader ospitata dal Regno Unito, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. L'incontro - informa una nota di palazzo Chigi - ha permesso di ribadire il sostegno dell'Italia all'Ucraina e al suo popolo e l'impegno, insieme ai partner europei, occidentali e agli Stati Uniti, di costruire una pace giusta e duratura, che assicuri un futuro di sovranità, sicurezza e libertà all'Ucraina.
''Questa mattina sono a Londra e sto lavorando con il presidente Zelensky, il primo ministro Starmer e i leader europei per realizzare una pace giusta e duratura in Ucraina, che garantisca la sovranità e la sicurezza del Paese''. Lo ha scritto su 'X' il premier canadese Justin Trudeau.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha raggiunto in questi minuti la Lancaster House, dopo il bilaterale con Giorgia Meloni a Downing Street, e ha iniziato a ricevere i leader e rappresentati dei 16 Paesi euroatlantici, nonché di Nato e Ue, invitati a partecipare al vertice di Londra sull'Ucraina e sulla difesa europea: appuntamento cruciale dopo il fallimento dell'incontro fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello americano Donald Trump a Washington. Fra i primi ad arrivare, il presidente francese Emmanuel Macron, con il quale Starmer ha annunciato stamattina di voler cercare di promuovere un piano di cessazione delle ostilità nel conflitto russo-ucraino nell'ambito di un'iniziativa su cui assicura di aver ottenuto già l'assenso di Zelensky. L'Italia è rappresentata al summit collettivo dalla premier Meloni, mentre al fianco del primo ministro britannico ci sarà lo stesso leader ucraino, giunto ieri in anticipo sul previsto nel Regno Unito dopo l'umiliazione subita alla Casa Bianca.
Il primo ministro britannico Keir Starmer, in una conversazione virtuale con i leader dei tre paesi baltici, si è scusato per il mancato invito al summit di Londra per la situazione ucraina e per la difesa dell'Europa. Lo ha segnalato il capo dei consiglieri del presidente lituano Gitanas Nauseda, a quanto riferisce il Guardian. Asta Skaisgiryte, ha dichiarato alla radio lituana LRT, che i leader di Lituania, Lettonia ed Estonia hanno espresso chiaramente la loro frustrazione durante la chiamata. Starmer ha iniziato la discussione oggi con una scusa, affermando che "la prossima volta tali situazioni saranno evitate". Skaisgiryte ha inoltre rivelato che alla chiamata hanno partecipato anche la presidente lettone Evika Silina e il presidente estone Alar Karis.
Keir Starmer e Giorgia Meloni sono in piena sintonia "sull'importanza dell'alleanza transatlantica" fra Europa e Usa di fronte "alle sfide comuni" del tempo presente: lo si legge in una nota diffusa da Downing Street dopo il bilaterale fra i premier d'Italia e Regno Unito, svoltosi prima del vertice a 16 sull'Ucraina e sulla sicurezza europea in corso a Londra. L'incontro viene descritto come "caloroso e costruttivo" da Londra, che ricorda come i leader siano arrivati al terzo faccia a faccia da luglio. Ribadita anche il comune "sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario" in risposta all'invasione russa. ''La forza della relazione tra Regno Unito e Italia è vitale ora come non lo è mai stata''. E' quanto hanno concordato Meloni e Starmer al termine del bilaterale, come fa sapere Downing Street in una nota.
La premier Giorgia Meloni ha appena lasciato Downing Street al termine del bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer. Il colloquio tra i due è durato poco più di un'ora e ha permesso ai due leader di fare il punto sullo stato delle relazioni che uniscono le due nazioni e di discutere dei numerosi filoni dell'agenda bilaterale. "Particolare attenzione - si legge in una nota di Palazzo Chigi - è stata dedicata al contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani, ma anche all'energia, alla promozione degli investimenti e alla cooperazione nel settore della Difesa. In questo ambito, entrambi hanno riaffermato il loro impegno convinto per l'attuazione del Global Combat Air Programme (GCAP), programma di collaborazione internazionale di elevata rilevanza strategica che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone, con l'ambizione condivisa di sviluppare un caccia di sesta generazione.
"So che entrambi pensiamo fuori dagli schemi e sono certa che possiamo fare ancora meglio in temi come sicurezza, difesa, energia e lotta all'immigrazione irregolare e trafficanti di esseri umani. Servono nuovi strumenti e nuove idee per garantire la sicurezza dei nostri cittadini". Lo ha detto Giorgia Meloni durante l'incontro con Starmer a Downing Street, dicendosi "contenta" della "partnership" tra Italia e Regno Unito su temi centrali.
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"In questo momento è molto importante che ci parliamo, che ci coordiniamo. Grazie per aver convocato il vertice (sull'Ucraina, ndr). Siamo tutti molto impegnati per l'obiettivo che vogliamo tutti raggiungere, cioè una pace giusta e duratura per l'Ucraina". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rivolgendosi al primo ministro inglese Keir Starmer nel corso del bilaterale a Downing Street.
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"Abbiamo un approccio molto simile" sulle importanti questioni che il mondo ha di fronte in questo momento. Così il premier britannico Keir Starmer, rivolgendosi a Giorgia Meloni, all'inizio del loro bilaterale. "E' fantastico averti qui in un momento cruciale", ha aggiunto Starmer, che aveva ricevuto la premier italiana dinanzi al portoncino di Number 10 con sorrisi, strette di mano e uno scambio di baci sulle guance: "You are very welcome". Sir Keir ha quindi ricordato la sua visita a Roma, sottolineando il legame tradizionale fra Italia e Regno Unito e le posizioni "vicine su economia, immigrazione e sicurezza".
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"Penso che sia molto, molto importante che evitiamo il rischio che l'Occidente si divida. E penso che in questo il Regno Unito e l'Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni incontrando Starmer prima del vertice di Londra sull'Ucraina e la difesa europea.
La premier Giorgia Meloni è arrivata al numero 10 di Downing Street, residenza e ufficio del primo ministro britannico, per l'incontro bilaterale con Keir Starmer. Meloni è stata accolta dall'omologo inglese: stretta di mano tra i due e sorrisi, immortalati da fotografi e telecamere. Il faccia a faccia con Starmer precede la riunione ristretta dei leader sull'Ucraina che si svolgerà nel pomeriggio a Lancaster House. Al centro dei colloquio bilaterale con Starmer, il conflitto in Ucraina. I due leader faranno anche il punto sui numerosi filoni dell'agenda bilaterale, con particolare riferimento al contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani, ma anche alla cooperazione in ambito difesa (incluso il programma strategico Gcap), all'energia e alla promozione degli investimenti.
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La premier Giorgia Meloni è appena arrivata a Downing Street accolta dal premier britannico Keir Starmer, con cui avrà un incontro bilaterale, in vista del summit di questo pomeriggio sull'Ucraina e la difesa europea alla Lancaster House.
Il premier polacco Donald Tusk ha espresso ''sostegno'' alla proposta della premier Giorgia Meloni di un vertice Usa-Ue per appianare le differenze dopo lo scontro allo Studio Ovale tra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. ''Sostengo l'iniziativa del primo ministro Meloni di tenere un summit tra Europa e Stati Uniti. Oggi questo sembra davvero molto necessario ed è bene che sia stata Meloni a proporlo a Trump anche per i loro rapporti che sono molto buoni'', ha affermato Tusk prima di salire sull'aereo che lo porterà a Londra per il summit convocato dal premier britannico Keir Starmer.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta all'aeroporto militare di Londra - RAF Northolt - accolta dall'ambasciatore d'Italia a Londra, Inigo Lambertini. Si recherà al 10 Downing Street per un incontro bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in volo per Londra, impegnata in prima fila in una mediazione europea che possa ricucire lo strappo in diretta tv venerdì alla Casa Bianca Trump-Zelensky. E metta sul tavolo una proposta europea per avviare il tavolo che metta fine alla guerra in Ucraina. Meloni, reduce da un colloquio telefonico nella tarda serata di ieri con il presidente Usa Trump, incontrerà oggi a Londra il presidente ucraino Zelensky. E avrà una serie di colloqui bilaterali prima e a margine del summit convocato nel pomeriggio alla Lancaster House Street nel quale il premier Gb Keir Starmer e il presidente francese Emanuel Macron tireranno le somme sulla possibilità di una iniziativa europea Ue-Gb per la pace in Ucraina sulla quale poi si esprimeranno giovedì prossimo tutti e 27 i Paesi dell'Unione europea convocati in riunione straordinaria a Bruxelles. A mezzogiorno a Downing Street è in programma il faccia a faccia Meloni-Starmer.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha detto oggi di non "fidarsi" di Putin, che potrebbe "tornare" se non ci sarà un accordo di pace permanente in Ucraina, ma ha affermato di fidarsi sia di Volodymyr Zelensky che di Donald Trump. Durante un'intervista alla Bbc gli è stato chiesto se Zelensky avesse "fatto qualcosa di sbagliato" e Starmer ha risposto di "no", aggiungendo che il presidente ucraino ha coraggiosamente servito il suo paese come leader in tempo di guerra sin dall'invasione su vasta scala della Russia nel febbraio 2022. Starmer ha spiegato di ritenere che Trump voglia vedere una pace duratura in Ucraina nonostante la sua retorica e il suo atteggiamento nei confronti di Zelensky. "Tutti sono d'accordo, tranne Putin", ha detto. Con "pace duratura", Starmer ha precisato di intendere un "backstop statunitense", insieme a "garanzie di sicurezza" fornite dai paesi europei e una "Ucraina forte" armata di capacità difensive per resistere a eventuali invasioni.
''La strada per la pace è la forza. La debolezza genera più guerra''. Così su 'X' la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, annunciando che si sta dirigendo a ''Londra per sottolineare il continuo sostegno dell'Europa all'Ucraina che può portare a una pace giusta e duratura in Ucraina''. Von der Leyen, che parteciperà al summit convocato dal premier britannico Keir Starmer, ha ribadito che come Ue ''sosterremo l'Ucraina, mentre avvieremmo un aumento di impegno per la difesa europea''.
La Gran Bretagna e la Francia collaboreranno con l'Ucraina su un piano per porre fine ai combattimenti con la Russia, che verra' poi presentato agli Stati Uniti. Lo ha affermato il premier britannico Keir Starmer. "Il Regno Unito, insieme alla Francia e forse a uno o due altri, collaboreranno con l'Ucraina per un piano per porre fine ai combattimenti, e poi ne discuteremo con gli Stati Uniti", ha detto Starmer alla Bbc.
Il Regno Unito e la Francia stanno lavorando, "insieme con l'Ucraina", a un loro piano per "far cessare le ostilità" con la Russia. Lo ha detto oggi il premier britannico Keir Starmer, dopo aver incontrato ieri a Downing Street il presidente Volodymyr Zelensky reduce dal fallimentare vertice di Washington con Donald Trump, e a poche ore dall'inizio alla Lancaster House di Londra di una riunione sulla sicurezza ucraina ed europea. Riunione a cui partecipano una quindicina di leader di Paesi Nato (Ue ed extra Ue), fra cui, per l'Italia, la premier Giorgia Meloni, nonché dei vertici dell'Unione e dell'Alleanza Atlantica.