Roma, 29 agosto 2024 – Kiev sotto attacco stamani con una raffica di droni russi, di cui 15 sono stati abbattuti, secondo quanto riferito dall’Ucraina.
Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. “Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale. Questa è circa il 40% della città”, ha detto Polukhin, portavoce della 24esima Brigata meccanizzata ucraina.
“Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali”, ha detto l'alto rappresentante Ue Borrell.
Parole che hanno scatenato l’ira dell’Ungheria, che ha parlato di “proposte sconsiderate da Bruxelles sia sull'Ucraina che sul Medio Oriente”.
Borrell ha poi affermato che “nel corso del Consiglio abbiamo affrontato la questione della rimozione delle limitazioni alle armi fornite all'Ucraina ma questa alla fine è una decisione nazionale ed è la volontà degli Stati membri che rimanga così, quindi non una decisione a livello europeo”.
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"Possiamo sconfiggere la Russia, lo abbiamo dimostrato una volta di più. Ma dobbiamo poter colpire gli obiettivi militari legittimi dentro la Russia, gli aeroporti da dove partono gli attacchi per l'Ucraina, se abbiamo missili sufficienti e possiamo colpire gli obiettivi, ridurremo la pressione sulla infrastrutture critiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles. "Abbiamo mostrato che le linee rosse della Russia sono vuote, non c'è paura per una escalation", ha aggiunto. "Ma ci sono troppi ritardi tra gli annunci degli aiuti militari e le consegne, sono ritardi che paghiamo con vite umane".
"Nel corso del Consiglio abbiamo affrontato la questione della rimozione delle limitazioni alle armi fornite all'Ucraina ma questa alla fine è una decisione nazionale ed è stata la volontà degli Stati membri che rimanga così, quindi non una decisione al livello europeo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Esteri informale.
"Nel corso del Consiglio abbiamo affrontato la questione della rimozione delle limitazioni alle armi fornite all'Ucraina ma questa alla fine è una decisione nazionale ed è stata la volontà degli Stati membri che rimanga così, quindi non una decisione a livello europeo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Esteri informale.
"Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine sono più che semplice terrorismo contro i civili'', rappresentano ''una decisione deliberata del regime di Putin di minacciare il mondo con una catastrofe nucleare". Lo ha affermato Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram. ''Quattro reattori delle centrali nucleari ucraine sono stati scollegati dalla rete durante un attacco russo lunedì, come riferisce l'Aiea. La Russia rappresenta una minaccia nucleare'', ha sottolineato su 'X' Yermak.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue truppe hanno conquistato un altro villaggio nella regione di Donetsk vicino alla città di Pokrovsk, un centro logistico chiave. "Unità del gruppo di forze del Centro, a seguito di combattimenti attivi, hanno liberato l'insediamento di Orlovka", ha affermato il ministero utilizzando il nome russo per il villaggio di Orlivka.
"Proposte sconsiderate da Bruxelles sia sull'Ucraina che sul Medio Oriente. La pericolosa furia dell'Alto Rappresentante deve essere fermata. Non vogliamo altre armi in Ucraina, non vogliamo altri morti, non vogliamo un'escalation della guerra, non vogliamo un'escalation della crisi in Medio Oriente. Oggi continuiamo ad adottare una posizione pacifica e di buon senso". Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó.
"Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d'uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l'Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l'offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane". Lo dichiara all'ANSA un'alta fonte diplomatica europea.
Le truppe russe hanno attacco Kiev per sei ore con droni, di cui 15 sono stati abbattuti. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare cittadina, Sergey Popko, aggiungendo che i detriti dei droni sono caduti in tre diversi quartieri della città: Holosiyvsky, Dniprovskyi e Desnianskyi dove e' scoppiato un incendio in un edificio non residenziale. Nessuna persona è rimasta ferita. Popko ha poi assicurato che nessuno dei droni russi ha raggiunto l'obiettivo.
"Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles per il consiglio informale esteri.
Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. Lo riferisce Andriy Polukhin, portavoce della 24a Brigata meccanizzata ucraina, citato da Rbc-Ucraina. "Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale. Questa è circa il 40% della città", ha detto Polukhin spiegando che se Chasiv Yar viene catturata, le forze russe otterranno un vantaggio tattico sulle alture sopra le città di Kostiantynivka, Druzhkivka e Kramatorsk, così come sulle rotte logistiche ucraine. Secondo Polukhin Chasiv Yar è stata distrutta in modo simile a Bakhmut e Avdiivka. "Sono solo rovine", ha detto.
"Da giugno l'Ucraina non riceve munizioni, i Patriots promessi non sono stati ancora consegnati. Allora io mi domando: non siamo anche noi parte del problema?". Lo ha detto Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri della Lituania. "Sappiamo che alcuni aiuti promessi nel 2023 saranno consegnati solo nel 2027 ma intanto i titoli di giornale sono usciti: creiamo una narrativa per dire ai nostri cittadini che combattiamo per il bene ma poi quando si tratta di andare al sodo le cose cambiano. E Putin invece ha partner affidabili, come la Corea e l'Iran", ha aggiunto.