Roma, 17 settembre 2024 - Nella girandola di proclami e smentite che da ormai due anni e mezzo segnano la guerra tra Russia e Ucraina, giunge oggi l’annuncio delle forze armate di Kiev che potrebbe rappresentare una svolta nell’offensiva in Kursk. Secondo l’unità del Gruppo Khorne della 116a brigata meccanizzata le truppe ucraine avrebbero sfondato le difese russe da qualche giorno, penetrando nella regione già invasa da un altro punto, molti chilometri più a ovest della testa di ponte precedente. Da lì potrebbero accerchiare le truppe di Mosca impegnate nella controffensiva. Citati da Rbc Ukraina, i militari del Korne affermano di aver attaccato la cittadina di Vesele, nel distretto di Glushkiv, riportando una nuova svolta "la scorsa settimana". Il portale di analisi DeepState quantifica la nuova area russa invasa in circa 40 km quadrati. Al momento Mosca non smentisce direttamente l’incursione nel Glushkiv, anche se dichiara di aver respinto nelle ultime 24 ore altri cinque tentativi ucraini di entrare nel Kursk. Secondo la Difesa russa le truppe di Putin avrebbero già ripreso il controllo di 12 città.
Nelle ultime 24 ore, l'esercito russo ha respinto altri cinque tentativi ucraini di aggirare il confine in due nuovi settori della regione di Kursk, che le forze di Kiev hanno invaso il 6 agosto.
Alcuni dei comandanti di alto rango dell'esercito ucraino, tra cui l'ex comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi, si sono opposti all'idea di invadere la regione russa di Kursk quando questa idea è stata proposta dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Secondo quanto scrive il quotidiano Politico Zaluzhnyi sostenne che non c'era un piano chiaro che stabilisse cosa bisognasse fare una volta varcato il confine.
Il presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo Viacheslav Volodin, ha assicurato che Mosca èl'uso di missili a lungo raggio dall'Ucraina contro il suo territorio. "Risponderemo. Abbiamo qualcosa con cui rispondere. Armi più potenti sono già pronte", ha detto Volodin, citato dall'agenzia Tass.
L'attivista politico russo Vitaly Ioffe, noto per le sue proteste pacifiste, è stato accoltellato a morte vicino San Pietroburgo, secondo quanto riferiscono i media locali. Stando alle ricostruzioni del canale Telegram 'Mash na Moika', un "blogger queer" ventenne identificato come "Alexander S." ha confessato di aver ucciso Ioffe: il giovane ha dichiarato di aver bevuto insieme all'attivista, che a un certo punto lo avrebbe "costretto a fare sesso"; per questo il blogger avrebbe afferrato un coltello colpendo l'uomo "più di 20 volte" prima di consegnarsi alla polizia nella citta' di Vyborg, a nord-est di San Pietroburgo. Al momento non sono stati rilasciati commenti ufficiali da parte delle forze dell'ordine in merito al presunto omicidio. Tuttavia, la figlia di Ioffe, Elena, ha confermato la morte del padre alla testata locale Bumaga. "So per certo che è stato ucciso", ha detto la figlia, aggiungendo che il luogo dell'omicidio riportato dai media sembra esatto. Tuttavia, ha detto di non poter confermare se il blogger Alexander S. fosse coinvolto nell'accaduto. Ioffe, 53 anni, aveva organizzato diversi picchetti pacifisti in seguito all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia e partecipava ai processi contro i prigionieri politici. È stato più volte arrestato durante le sue proteste, come ricorda la testata indipendente Meduza. Solo tra febbraio 2022 e luglio 2023, Ioffe era stato fermato circa dieci volte. "Anche se una sola persona passasse, guardasse il picchetto e tornasse a casa per pensare a come si senta riguardo alla guerra, sarebbe già una vittoria", aveva dichiarato l'attivista in passato.
Nelle ultime 24 ore, l'esercito russo ha respinto altri cinque tentativi ucraini di aggirare il confine in due nuovi settori della regione di Kursk, che le forze di Kiev hanno invaso il 6 agosto. Inoltre, secondo il rapporto quotidiano del ministero della Difesa russo, nella regione sono stati sventati quattro attacchi da parte delle forze nemiche. In totale, secondo il comunicato diffuso da Mosca, l'Ucraina ha perso nelle ultime 24 ora fino a 400 soldati e quattro carri armati sul fronte di Kursk. Nel frattempo, le vittime nemiche dall'inizio dell'incursione ad agosto ammontano ora a più di 14.000 uomini, ha assicurato la Difesa russa. Secondo Mosca, le truppe russe hanno già ripreso il controllo di 12 città, anche se Kiev continua a lanciare contrattacchi per impedire a Mosca di creare una fascia di sicurezza nel nord del Paese. Le autorità di Kursk hanno annunciato ieri l'evacuazione obbligatoria delle città al confine con l'Ucraina in altri due distretti della regione. Il governatore Aleksei Smirnov ha spiegato su Telegram che l'ordine di evacuazione interessa le città che si trovano in prossimità della linea di confine lungo una striscia di 15 chilometri.
"Le forze di difesa ucraine hanno verosimilmente sfondato una nuova sezione del confine russo nella regione di Kursk. Questa volta a ovest dei territori sotto controllo in direzione dell'insediamento di Vesele, nel distretto di Glushkiv", fa sapere Rbc Ucraina. Gli uomini del "Gruppo Khorne della 116a brigata meccanizzata separata delle Forze armate ucraine" sono entrati in contatto con "un gruppo di agenti di polizia russi che contava più di mille persone sotto minaccia di accerchiamento". Un jet, scrive Rbc, ha sganciato una bomba su un non meglio precisato edificio nel centro di Vasele, scrive Rbc Il sito ucraino poi cita Forbes, secondo cui "quella che inizialmente sembrava una svolta breve e superficiale si è trasformata in qualcosa di molto più pericoloso per il controllo russo nella regione di Kursk. I carri armati ucraini, dice Forbes, sono entrati a Vasele già sabato. Vesele, nota il sito di news ucraino, "si trova nelle retrovie del gruppo russo, che dalla settimana scorsa avanza in direzione di Snagosti e della testa di ponte ucraina nella regione di Kursk. Da Vesely a Hlushkovo, dove si trovano i pontoni dell'esercito russo, la strada è di circa 7,5 km". Secondo il cofondatore di DeepState, Roman Pohorily, citato da Rbc-Ukraine, "i combattimenti continuano, anche in nuovi settori. Il nemico sta cercando di assaltare il fianco occidentale della testa di ponte controllata dalle forze armate ucraine e ci sono stati 'alcuni momenti sfavorevoli', ma la situazione è dinamica, le posizioni cambiano di mano in mano". "Dopo l'ultimo aggiornamento, tutti hanno potuto vedere la "zona grigia" (...) i russi sono circondati (...) I nostri militari stanno combattendo con loro, il quadro è molto interessante, ma è troppo presto per disegnarne uno conclusioni. Tutto sta cambiando così rapidamente che basta elaborare le informazioni ", ha osservato in un commento Pohorily suil canale YouTube di Rbc-Ucraina."
I pacchetti di aiuti militari degli Stati Uniti per l'Ucraina sono stati più piccoli negli ultimi mesi, poiché le scorte di armi e attrezzature che il Pentagono è disposto a inviare a Kiev dal proprio inventario sono diminuite. Lo sottolinea la Cnn spiegando che il cambiamento avviene in mezzo alle preoccupazioni circa la prontezza militare degli Stati Uniti, con i produttori di armi Usa che cercano di recuperare terreno rispetto all'enorme domanda creata dalla guerra contro la Russia. L'amministrazione Biden ha ancora 6 miliardi di dollari di fondi disponibili per armare ed equipaggiare l'Ucraina, ma il Pentagono manca delle scorte che vorrebbe per rifornire Kiev, hanno detto due funzionari statunitensi alla Cnn. Gli Usa stanno aumentando la produzione di munizioni e sistemi missilistici Patriot sia per rifornire l'Ucraina che per riempire le scorte statunitensi. Ma è un processo lungo anni che non soddisferà rapidamente la crescente domanda, sottolinea l'emittente Usa.
Nuovo orrore nelle pieghe della guerra. La denuncia, questa volta, arriva dal difensore civico ucraino Dmytro Lubinets che su X pubblica un'immagine censurata del corpo a terra di un uomo in abiti militari infilzato con una spada."I russi hanno giustiziato un prigioniero di guerra ucraino disarmato con una spada- scrive Lubinets- . Le sue mani erano legate con del nastro adesivo". Sulla lama dell'arma si legge la scritta "Per Kursk", mentre sulla mano del soldato - sottolinea Ukrainska Pravda - è visibile del nastro adesivo grigio, il che significa che probabilmente le sue mani erano legate prima dell'esecuzione. "Il livello di barbarie e sete di sangue è insondabile. Tali azioni costituiscono una violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra! Il mondo non deve tacere!", aggiunge Lubinets.