Venerdì 31 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Ucraina, Putin sfida l’Occidente: “Non potete abbattere l’Oreshnik”. Zelensky contro lo zar: “E’ un nazista. Non ci bastano le garanzie Ue, serve la Nato”

Il presidente russo, nella conferenza stampa di fine anno, è stato un fiume in piena: pronto ad incontrare Trump, “ma non ci sono precondizioni” di pace. Ha invitato Kiev ad accettare compromessi, rinunciando a Zelensky. E ha confessato che avrebbe dovuto lanciare l’Operazione speciale prima. In Italia poi c'è simpatia per la Russia, secondo lo zar, e ha citato Berlusconi: “Prenderei un tè con lui”. Invece il presidente ucraino al vertice Ue: “Dopo la Siria Putin ha spostato tutto l’esercito in Ucraina”

Roma, 19 dicembre 2024 - L'Operazione speciale in Ucraina sta per raggiungere i suoi "obiettivi prioritari" ha dichiarato Vladimir Putin nella linea diretta con i cittadini, parte della conferenza stampa di fine anno. Il presidente russo finalmente ha potuto esaltare la vincente offensiva dell'esercito russo: "La situazione sta cambiando radicalmente. L'avanzata sta avvenendo lungo l'intera linea del fronte su base giornaliera. Non si tratta di avanzare di 100, 200, 300 metri. Le nostre truppe stanno riconquistando territorio per chilometri quadrati. Voglio sottolineare che è così ogni giorno". Lo zar è un fiume in piena anche tornando a minacciare l'Occidente ("Non so se abbiano compreso i recenti cambiamenti nella dottrina nucleare russa") e gli Stati Uniti, fino ad arrivare a lanciare una sfida a duello "tecnologico": non potranno mai abbattere il nuovo missile russo balistico ipersonico Oreshnik. Gli alleati dell'Ucraina scelgano "un obiettivo a Kiev che la Russia deve colpire con l'Oreshnik e concentri lì i sistemi di difesa aerea per intercettarlo. Non vi è alcuna possibilità di abbattere o distruggere facilmente l'Oreshnik", ha assicurato il presidente in conferenza stampa. Unico punto dolente, ma è solo questione di tempo, è la riconquista del Kursk, ma "li cacceremo fuori senza dubbio. Assolutamente. Non può essere altrimenti. Ma la questione di una data specifica, mi dispiace, non posso dirlo adesso".

Lo zar poi si detto pronto a incontrare il presidente eletto americano Donald Trump, con cui non ha parlato per "oltre quattro anni", aprendo anche a future trattative con Kiev: “Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi" per la pace, poi ha aggiunto: "La politica è l'arte del compromesso e i negoziati sono un compromesso".

Putin però ha anche fatto presente che ora non ci sono le "precondizioni" per avviare i negoziati di pace. "Mosca non ha mai rifiutato i negoziati. Parleremo con tutti, ma firmeremo solo con coloro che sono considerati legittimi", ha sottolineato il capo del Cremlino, attaccando direttamente il presidente Zelensky: "Ora secondo la Costituzione ucraina, solo la Verkhovna Rada è legittima. Finché l'Ucraina manterrà un presidente illegittimo, tutte le altre autorità diventeranno complici dei suoi crimini".

Vladimir Putin durante la conferenza di fine anno
Vladimir Putin durante la conferenza di fine anno

E proprio nel Kursk, dove Putin ha sostenuto siano stati distrutti più mezzi corazzati ucraini che in qualsiasi altra zona di guerra nell'ultimo anno, ci sarebbero problemi "difficoltà di interazione" tra truppe russe e quelle nordcoreane appena schierate. Secondo l'intelligence britannica: "Le forze russe e nordcoreane stanno quasi certamente affrontando difficoltà di interoperabilità. Queste forze non condividono una lingua comune e le truppe nordcoreane hanno quasi certamente difficoltà a integrarsi nella struttura di comando e controllo della Russia", si legge in un rapporto del ministero della Difesa britannico. Sempre Londra ha annunciato una fornitura militare per Kiev di 273 milioni di euro. Nella fornitura saranno compresi droni, sistemi di difesa aerea e munizioni. Ieri il Segretario alla Difesa britannico John Healey era stato a Kiev, dove non aveva escluso l'invio di ufficiali britannici per l'addestramento delle forze armate ucraine.

Live  

17:31
Putin: "Avrei dovuto attaccare l'Ucraina prima"

Se il presidente russo Vladimir Putin potesse tornare indietro nel tempo, lancerebbe l'"Operazione militare speciale"in Ucraina prima del febbraio 2022. "Se fosse possibile guardare alla situazione, sapendo cosa sta succedendo ora, la situazione nel 2021, 2022, penserei che la decisione presa all'inizio del 2022 avrebbe dovuto essere presa prima. Questa è la prima cosa. In secondo luogo: sapendolo, sarebbe stato necessario semplicemente iniziare a prepararsi per questi eventi". Poi parlando di Crimea: "Anche gli eventi in Crimea sono stati semplicemente spontanei e gli eventi del 2022, li abbiamo iniziati anche senza alcuna preparazione speciale", e ha aggiunto: "Perché abbiamo iniziato? Perché non era più possibile restare inerti e tollerare, aspettare che la situazione peggiorasse per noi. Le autorità di Kiev hanno annunciato che non avrebbero rispettato gli accordi di Minsk, hanno espresso alcune lamentele sulle armi di distruzione di massa".

16:23
Mosca "Risponderemo ai missili a lunga gittata Usa e Gb lanciati sul Rostov"

Il ministero della Difesa di Mosca ha minacciato ritorsioni per i sei missili americani Atacms e quattro missili britannici Storm Shadow lanciati dagli ucraini sulla regione russa di Rostov, promettendo che tale attacco "non rimarrà senza risposta".

Missile Atacms a lunga gittata
Missile Atacms a lunga gittata
15:50
Zelensky: "Con l'evacuazione dalla Siria tutto l'esercito russo è in Ucraina"

"Quello che succede in Siria, così come quello che è stesso con Wagner in Africa, Putin ha spostato tutto il suo esercito per la guerra in Ucraina", è quantio ritiene Zelensky. Il presidente ucraino ha dichiarato dopo il vertice Ue: "Tutto l'esercito russo è nel nostro territorio, parliamo di 600 mila uomini. Hanno perso 70-80 mila. Hanno perso i più forti, ma ne ha tanto. Poi ci sono i 12 mila nordcoreani a Kursk. Non so che altri numeri e quali altri Paesi coinvolgerà ma è una debolezza di Putin". Inoltre secondo Zelensky:  "Putin si atteggia da forte solo perché parla di nucleari e usa missili ma senza i pezzi da Europa e Cina non può nemmeno produrre quei missili. Per questo insistiamo con la necessità di sanzioni".
 

15:49
Zelensky: "Putin è un vero nazista, un pazzo che ama uccidere"

Volodymyr Zelensky al termine del vertice Ue, parlando delle false trattative di Mosca all'inizio della guerra, ha affermato: "Vladimir Putin è il vero nazista di oggi e parla di de-nazificare l'Ucraina, vive nella sua bolla". Aggiungendo: "Voleva privarci del nostro futuro, delle nostra indipendenza, mantenerci nella sfera russa, toglierci l'esercito: questo non è un accordo", ha detto. "Putin è pericoloso per tutti: penso che sia pazzo e credo che anche lui sa di essere pazzo e ama uccidere".

15:48
Zelensky dopo il vertice Ue: "Garanzie europee senza Nato insufficienti. Ecco sette punti"

"Io credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l'Ucraina: per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con i leader Ue. Il leader ucraino ha elencato 7 punti: "Primo: chiarezza geopolitica per l'Ucraina e l'Europa, invitando l'Ucraina ad aderire alla Nato. Secondo: chiari progressi nell'adesione dell'Ucraina all'Ue. Terzo: rafforzare la nostra difesa con armi e sistemi di difesa aerea promessi e dotare urgentemente le brigate. Quarto: maggiori investimenti nella produzione di armi in Ucraina e in Europa per aumentare la capacità. Quinto: mantenere e aumentare le sanzioni alla Russia fino al raggiungimento di una pace completa e duratura. Sesto: utilizzare più attivamente i beni russi congelati per sostenere gli sforzi di pace. Settimo: resilienza sociale, aiutare l'Ucraina a ricostruire scuole, ospedali, infrastrutture energetiche per garantire una vita normale".

15:47
Putin: "In quasi tre anni di conflitto ho quasi smesso di ridere"

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che i quasi tre anni di conflitto con l'Ucraina sono stati "una prova seria per tutti" ed ha aggiunto che lui stesso ha quasi smesso di ridere. "Ho cominciato a scherzare meno e ho quasi smesso di ridere. E ho cominciato a migliorare la mia capacità di concentrarmi sui problemi chiave e su come risolverli", ha affermato Putin durante la conferenza stampa di fine anno.
 

15:47
La premier Meloni influenzata ha lasciato il vertice Ue

La premier Giorgia Meloni ha lasciato il Consiglio europeo in corso a Bruxelles a causa di "un intenso stato influenzale". Meloni non è voluta mancare ai due momenti di confronto più importanti, la riunione informale sul fenomeno migratorio e la prima sessione del Consiglio sull'Ucraina. Dopo su  proposta degli altri leader si è concessa qualche ora di riposo in albergo. Meloni ha delegato il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, a rappresentare l'Italia nel prosieguo dei lavori.
 

13:53
Putin: "In Italia c'è simpatia per la Russia". E cita Berlusconi

Vladimir Putin in conferenza stampa ha a citato Silvio Berlusconi tra i leader del passato con cui prenderebbe una tazza di tè se ne avesse la possibilità. Poi ha aggiunto: "Nonostante quello che succede ora, noi percepiamo nella società italiana una certa simpatia per la Russia, così come noi l'abbiamo per l'Italia", definendo Berlusconi una persona "molto calda nei rapporti, molto operosa, molto tenace", inoltre ha sottolineato che il Cavaliere "ha fatto molto per lo sviluppo dei rapporti tra Italia e Russia".

Vladimir Putin e Silvio Berlusconi
Vladimir Putin e Silvio Berlusconi
13:52
Kiev silura il comandante delle operazioni miliatari nel Donetsk

Oleksandr Lutsenko, il comandante che supervisionava le sue operazioni nella regione orientale di Donetsk, dove le forze russe stanno avanzando è stato rimosso, ha reso noto un funzionario di Kiev al Financial Times. Il funzionario ha affermato che a Lutsenko sarebbe stato assegnato un altro incarico nelle forze di terra dell'esercito. Il sostituto è il dal generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi. 
 

13:50
La Lituania compra 44 tank Leopard 2

Dovile Sakaliene, nuova ministra della Difesa lituana, ha sottoscritto oggi in Germania con l'omologo tedesco Boris Pistorius, un contratto per l'acquisto di 44 carri armati Leopard 2 di produzione tedesca. "L'accordo sull'acquisizione di carri armati Leopard 2 è fondamentale per modernizzare le nostre forze armate e rafforzare la sicurezza nella regione. Questi carri armati ci daranno l'opportunità di rafforzare l'interazione delle forze armate lituane con la brigata tedesca che sarà inviata nel Paese", ha commentato Sakaliene.

Un panzer Leopard 2 A6 della Germania (Ansa)
Un panzer Leopard 2 A6 della Germania (Ansa)
13:40
Putin mostra il simbolo della 155a Brigata che sta combattendo nella regione di Kursk

Putin ha reso onore all'eroismo "dei nostri ragazzi", assicurando che "la capacità delle forze armate sta aumentando" in Ucraina. Poi ha plaudito alla 155a brigata che "sta combattendo nella regione di Kursk, spingendo il nemico fuori dal nostro territorio". Il video.

12:44
Cina, Putin: "Relazioni con la Pechino di livello e qualità senza precedenti"

Il presidente russo, Vladimir Putin, durante la conferenza stampa di fine anno ha parlato anche del rapporto con la Cina, sottolineando che oggi "il livello e la qualità" delle relazioni tra Mosca e Pechino sono "senza precedenti". L'alleanza tra Russia e Cina rappresenta "il fattore di stabilità più importante" a livello mondiale.
 

12:40
Siria, Putin contro Israele: "La Russia condanna la confisca di qualsiasi territorio siriano"

Putin ha anche condannato la confisca di territorio siriano da parte di Israele:  "Si può trattare ciò che Israele sta facendo come si vuole. La Russia condanna la confisca di qualsiasi territorio siriano. Questo è ovvio, la nostra posizione qui non è soggetta ad alcun aggiustamento. Ma Israele sta anche risolvendo i problemi legati alla sua sicurezza", sottolineando che "dopo tutto, il principale beneficiario degli eventi in corso in Siria... Il principale beneficiario, secondo me, è Israele".
 

12:40
Siria, Putin: "Non ho ancora incontrato Assad"

Il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora incontrato l'ex presidente siriano Bashar al-Assad in Russia, rifugiato in Russia dopo la caduta del suo regime a Damasco, ma conta di farlo. Putin ha sottolineato che la caduta di Assad non rappresenta una "sconfitta" per Mosca. "Siamo andati in Siria dieci anni fa per evitare che si creasse un'enclave terroristica, come in Afghanistan. Nel complesso, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo", ha detto il presidente. 
 

12:24
Putin: "Uccisione di Kirillov per gravi errori di sicurezza"  

Secondo Vladimir Putin l'uccisione a Mosca del generale Igor Kirillov e di un suo assistente è stato il risultato di "gravi errori" dei servizi di sicurezza. "Significa che le nostre forze dell'ordine e i nostri servizi speciali lasciano passare questi colpi, dobbiamo migliorare questo lavoro e non permettere errori così gravi".

11:44
Tajani: "Italiani nelle truppe di peacekeeping in Ucraina? E' prematuro, prima la pace"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Bruxelles, rispondendo ai giornalisti ha afermato che è presto per valutare la disponibilità dell'Italia a inviare delle truppe di peacekeeping in Ucraina. "Intanto cerchiamo di arrivare a un cessate il fuoco e alla pace. Il processo di peacekeeping è un periodo ipotetico: vedremo cosa succederà".
 

11:43
Droni e missili ucraini incendiano una raffineria nel Rostov

Un attacco portato con una trentina tra missili e droni ucraini ha investito una raffineria nella regione russa di Rostov. Nell'impianto  è divampato un incendio, secondo il governatore locale, spento rapidamente.
 

11:43
Le forze di Mosca avanzano: prese altre due località nel Donetsk

L'esercito russo continua ad avanzare nel Donetsk e ha esteso il controllo alle località di Novi Komar e Zelenovka, entrambe situate nella repubblica separatista, ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. "Come risultato di azioni di combattimento attive, le unità del gruppo orientale delle truppe hanno liberato le località di Zelenovka e Novi Komar, situate nella Repubblica Popolare di Donetsk".