Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Ucraina news, Mosca: Lyman è nostra. Cremlino: test del missile ipersonico Zircon

L'operazione speciale di Mosca, giorno 94: le truppe russe continuano ad avanzare nel sud est del Paese, ma con alte perdite. Kiev: "La Russia ha perso più di 30mila uomini, e ora chiama i riservisti". Zelensky ammette: a sud la situazione è "molto difficile". Kherson in mano ai russi, chiusi gli accessi dall'Ucraina. Biden: ok a missili a lunga gittata all'esercito ucraino. Mosca: nuovo test con missile ipersonico Zircon

Roma, 28 maggio 2022 - La guerra in Ucraina è giunta al 94esimo giorno. "Il Donbass sarà ucraino" ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma davanti all'avanzata inarrestabile delle truppe russe nel sud est del Paese ha riconosciuto che la situazione è "molto difficile". Lyman è caduta, ha confermato anche Mosca dopo l'annuncio dei filorussi, e Severodonetsk sta per farlo. Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha affermato che i suoi soldati hanno preso il pieno controllo della linea di contatto con "i nazionalisti ucraini", bloccando le uscite dalla città. La regione ucraina di Kherson, in mano ai russi, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell'Ucraina. Per arrestare la lenta ma progressiva avanzata di Mosca nel Donbass Joe Biden ha sciolto gli indugi e la sua amministrazione ha dato l'ok a un nuovo pacchetto di aiuti militari che include anche sistemi di missili a lungo raggio, finora negati a Kiev per non irritare troppo Mosca (Biden stesso voleva evitare che gli ucraini avessero la possibilità di colpire il territorio russo, ndr), riporta il New York Times. Proprio oggi il ministro della Difesa russo ha annunciato di aver effettuato un nuovo test con il missile ipersonico Zircon.

Guerra in Ucraina, Kiev: distrutto 30% di carri armati russi. Zelensky: Mosca terrorista

Bruxelles valuta scorta navale. "Crisi alimentare colpa di Usa e Ue"

Kherson, soldati russi (Ansa)
Kherson, soldati russi (Ansa)

Grano, Zelensky a Draghi: "Sblocchiamo i porti insieme"

L'operazione speciale russa è stata ufficialmente condannata da parte della Chiesa ortodossa ucraina legata ancora a Mosca, e finora fedele al patriarca russo Kirill, sostenitore all'offensiva del presidente Vladimir Putin. "Il Concilio condanna la guerra come una violazione del comandamento di Dio 'Non uccidere!' ed esprime le condoglianze a tutti coloro che stanno soffrendo nella guerra", si legge nel comunicato.

BoJo: "Russia, progressi tangibili". Biden pronto a invio missili a lungo raggio

Sulla linea di contatto

Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha rivendicato il pieno controllo della linea di contatto (La linea di demarcazione tra due eserciti belligeranti) da parte dei suoi soldati a Severodonetsk. "Un gruppo di volontari russi della Repubblica di Cecena ha preso il controllo completo dell'intera linea di contatto con i banditi: i primi quartieri della città ben fortificata sono già stati sgomberati dalle unità nemiche". Kadyrov ha aggiunto, entrando nello specifico: "L'edificio dell'hotel, che era stato preparato per una lunga difesa dai banditi, è passato sotto il controllo dei nostri combattenti". Poi il leader ceceno ha fatto riferimento al termine con cui si definivano i membri dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini (Oun) fondata nel 1929: "La marmaglia dei Banderites è stata completamente bloccata in città, dal momento che tutte le vie di ritirata sono passate sotto il controllo delle truppe russe". 

Lyman invece è già completamente presa, e secondo l'intelligence britannica la conquista della città da parte dei russi è "strategicamente importante". "Il 27 maggio, le forze russe hanno probabilmente catturato la maggior parte della città di Lyman, nel nord dell'Oblast di Donetsk, in quella che probabilmente è un'operazione preliminare per la prossima fase dell'offensiva russa nel Donbass".  Lyman "è strategicamente importante perché è sede di un importante nodo ferroviario e dà accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets", sottolinenano gli 007 della Difesa di Sua Maestà. E fanno una previsione: "Nei prossimi giorni è probabile che le unità russe nell'area diano priorità alla forzatura dell'attraversamento del fiume. Per ora, lo sforzo principale della Russia rimane probabilmente a 40 km a est, intorno alla sacca di Severodonetsk, ma una testa di ponte vicino a Lyman darebbe alla Russia un vantaggio nella potenziale prossima fase dell'offensiva nel Donbass, quando probabilmente cercherà di avanzare verso le città chiave controllate dagli ucraini più in profondità nell'Oblast di Donetsk, Sloviansk e Kramatorsk". 

Secondo il governatore Serhiy Gaidai sono circa 10 mila i soldati russi presenti nella regione di Lugansk. Gaidai in tv ha affermato che anche se "i russi hanno subito perdite significative nell'area di Severodonetsk, Toshkivka e Oskolonivka", continuano a "interrompere la logistica della regione di Lugansk" mentre in alcune aree della città di Severodonetsk "sono iniziati i combattimenti di strada e 14 grattacieli sono stati danneggiati. Anche il vicino villaggio di Synetsky è stato gravemente colpito", e un altro ponte tra Severdonetsk e Lysychansk è stato danneggiato.  

Colpi di artiglieria russi contro Zelenodolsk, nella regione di Dnipropetrovsk, hanno distrutto varie infrastrutture, ha dichiarato il capo dell'amministrazione regionale militare Valentyn Reznychenko. "Hanno sparato di nuovo nell'area di Kryvyi Rih".

Ma le perdite di Mosca avanzando sono sempre ingenti, e ora per sopperire alle perdite, secondo lo stato maggiore dell'esercito ucraino, la Russia sta mobilitando i riservisti: "vengono addestrati nella regione di Voronezh", che si trova a 300 km dal confine orientale dell'Ucraina. Secondo Kiev sarebbero più di trentamila i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dall'inizio della guerra. Il ministaro della difesa ucraino ha aggiunto: le forze armate hanno distrutto 207 aerei da guerra russi, 180 elicotteri, oltre 1.330 carri armati, 13 navi militari, 93 sistemi anti aerei e 200 lanciarazzi.

Intanto il vice capo dell'autoproclamata amministrazione russa della regione, Kirill Stremousov, ha annunciato che la regione ucraina di Kherson, interamente occupata dalle forze russe, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell'Ucraina: "Il confine è stato ora chiuso per ragioni di sicurezza. Sconsigliamo qualunque viaggio verso l'Ucraina, qualunque sia la motivazione".

Biden: ora missili a lungo raggio

Si chiamano Multiple Launch Rocket System (MLRS) e High Mobility Artillery Rocket System, noto anche come HIMARS, entrambi sono sistemi che possono lanciare da veicoli mobili raffiche di razzi sino a 300 chilometri contro bersagli terrestri, e sono quelli che fino ad ora il Pentagono si era rifiutato di fornire a Kiev per evitare che attaccasse in territorio russo. Ma adesso, davanti alla inarrestabile avanzata dei russi nel Donbass, il presidente americano è pronto a fare uno step ulteriore nell'impegno militare Usa in Ucraina. E sarebbero sistemi utili sul campo di battaglia: gli obici Howitzers ora impiegati dagli ucraini hanno una gittata massima di 25 chilometri. Secondo la Cnn il nuovo pacchetto di aiuti militari dovrebbe includere anche altri missili anti-tank Javelin e quelli antiaereo Stinger, visto il grande impiego da parte dell'esercito ucraino. Per non rimanerne senza il Pentagono ha assegnato un mega contratto da 624 milioni dollari alla Raytheon per la produzione di missili antiaerei Stinger, riporta la Cnn. Gli Usa dall'inizio dell'invasione hanno inviato più di 1.400 sistemi Stinger, cioè missili antiaerei a corto raggio con una portata di circa 5 chilometri in grado di abbattere droni, aerei ed elicotteri a bassa quota.

Anche Londra vuole che Kiev rompa l'accerchiamento russo a est ed è pronta a fornire missili più potenti, come ha confermato il deputato democratico Jason Crow: l'artiglieria russa, che ha una gittata di circa 50 chilometri, "non si avvicinerà ai centri urbani ucraini se i sistemi MLRS saranno posizionati lì", neutralizzando così la tattica russa dell'assedio. 

Armi richieste da tempo dal presidente Zelensky e che potrebbero cambiare le sorti sul campo di battaglia, ma anche incrinare ulteriormente i rapporti tra Washington e Mosca, che ha già ammonito diverse volte che ogni minaccia al suo territorio rappresenterebbe una rilevante escalation, ritenendo così responsabili i Paesi che hanno fornito tali armi. Anche oggi l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha ribadito che la Russia auspica che gli Stati Uniti siano guidati dal buon senso quando decideranno sulle forniture di missili a lungo raggio all'Ucraina. 

L'Ucraina intanto ha iniziato a ricevere missili anti nave Harpoon, lo ha reso noto su Facebook il ministero della Difesa ucraino. I fornitori sono da Danimarca, Regno Unito e Olanda.  Gli Harpoon,  sviluppati dagli Stati Uniti, sono armi a guida radar che possono avere una traiettoria "pop up": mantengono un volo radente e poi si alzano per colpire il bersaglio.

Mosca: nuovo test con il missile Zircon

Proprio oggi il ministero della Difesa di Mosca ha annuciato di aver effettuato un nuovo test con il missile ipersonico, 'Zircon' o Tsirkon, che ha colpito un bersaglio situato a una distanza di circa mille chilometri. Il Cremlino ha descritto lo Zircon come un missile "inarrestabile", con una "traiettoria variabile" per evitare di essere intercettato.   Lo Tsircon, noto anche come 3M-22 Zircon o 3M-22 Tsirkon, è considearto una delle armi più micidiali di Mosca: è un missile cruise ipersonico progettato per neutralizzare unità navali maggiori tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpedinieri. Può colpire finio a 1.000 km di distanza, volando a velocità vicine a Mach 9 e ad altitudini comprese fra i 30 e i 40 km, sfruttando così l'aria più rarefatta e l'attrito inferiore. Quello di oggi è l'ennesimo test dello Tsirkon: il lancio "inaugurale" fu effettuato a gennaio 2020 dalla fregata Admiral Gorshkov nel Mare di Barents. E' ritenuto invulnerabile ai sistemi anti-aerei in uso sulle unità navali occidentali.

Confermato per la prima volta l'utilizzo di missili ipersonici balistici "Kinjal", che insieme ai missili da crociera "Zircon" appartengono a una famiglia di nuove armi che Vladimir Putin descrive come "invincibili".

Salvini presto a Mosca

Per quest'anno niente austerity. Gas, l'Italia si blinda con le scorte