Roma, 31 luglio 2024 - La Russia mostra i muscoli all'Ucraina avviando la terza fase delle sue esercitazioni sull'uso di armi nucleari tattiche, fase che vedrà impiegati anche i battaglioni Z dell'Operazione speciale, fa sapere il ministero della Difesa russo in un comunicato, "questa fase delle esercitazioni prevede l'addestramento dei sistemi missilistici Iskander-M e di vari aerei". Le due fasi precedenti includevano unità dei distretti militari del Sud e di Leningrado, delle Forze aerospaziali e unità della Marina, ha affermato il ministero.
Pioggia di droni sull’Ucraina
E non sarà una coincidenza se nella notte le forze russe hanno martellato l'Ucraina con "uno degli attacchi con droni più massicci". L'Aeronautica militare di Kiev ha denunciato il lancio da parte di Mosca di 89 droni militari, sottolineando che "tutti sono stati abbattuti". Nella nota è sottolineato che Mosca "ha utilizzato lo stesso numero di Shahed la notte di Capodanno, il primo gennaio 2024". Inoltre distrutto "un missile guidato X-59 dallo spazio aereo della regione occupata di Kherson per attaccare la regione di Mykolaiv", si legge ancora nella comunicazione dell'Aeronautica.
F-16 per Kiev armati con missili americani
Di ieri l'anticipazione del Washington Post sui caccia inviati a Kiev. Tutti gli F-16 saranno armarti con missili di fabbricazione americana e altre armi avanzate, svelando un particolare ancora avvolto dal mistero: la provenienza delle armi per gli aerei. Intanto Danimarca e i Paesi Bassi si stanno preparando a inviare i primi F-16 e altri ne arriveranno più avanti da Belgio e Norvegia.
Avvistati mezzi nordcoreani nei campi di battaglia
Dal fronte arrivano le conferme dei rifornimenti militari della Corea del Nord alla Russia. Un drone di sorveglianza ucraino ha ripreso nella regione di Kharkiv un veicolo blindato di Pyongyang utilizzato dall'esercito russo. Secondo quanto scrive Le Figaro gli specialisti dell'Osint (Open source intelligence) hanno identificato il veicolo corazzato a sei ruote motrici come il sistema anticarro Bulsae-4, dotato di otto tubi portamissili guidati che possono raggiungere obiettivi a più di dieci chilometri di distanza. Nei giorni scorsi il ministro della Difesa sudcoreano Shin Won-sik ha stimato che al 15 luglio container nordcoreani arrivati in Russia avrebbero potuto contenere circa ''5,2 milioni di proiettili da 152 mm'', ma anche ''decine di missili balistici a corto raggio".
L’escalation missilistica spiegata in punti
- I missili tornano a essere schierati in modo massiccio sull’Europa, tra annunci ed esercitazioni. Nonostante le minacce di rappresaglia del presidente russo Vladimir Putin, la Germania continua a sostenere l'idea del previsto dispiegamento di missili Usa a lungo raggio sul proprio territorio. Berlino, ha ricordato d'altra parte la portavoce Christiane Hoffmann, ha già illustrato i motivi dello stazionamento dei missili a partire dal 2026: "In particolare, perché la Russia ha alterato l'equilibrio strategico in Europa e sta minacciando l'Europa e la Germania con missili da crociera e noi dobbiamo dotarci di questo deterrente'', ha dichiarato.
- Putin ha paventato il rischio di una crisi missilistica da guerra fredda nel caso di un dispiegamento, dichiarando che Mosca sarà costretta a prendere misure "speculari" in risposta al piano di Washington e Berlino. Il leader russo ha messo in chiaro che Mosca non si sentirà più impegnata a rispettare un precedente bando sulle armi nucleari a medio raggio. Il Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces) non è più in vigore da quando gli Stati Uniti si sono formalmente ritirati da esso nel 2019 durante l'amministrazione di Donald Trump, accusando la Russia di aver violato gli obblighi previsti dal trattato. Secondo Putin invece la Russia ha continuato a rispettare gli accordi anche se il trattato era di fatto lettera morta. Putin ha anche detto che le navi da guerra russe potrebbero essere equipaggiate con missili come risposta al piano tedesco-americano. Alla domanda sulle minacce russe la portavoce del governo tedesco si è limitata a rispondere: "Ne prendiamo atto".
- Secondo Putin, gli Stati Uniti alzeranno ulteriormente la tensione con il dispiegamento di missili in Germania. E la Russia è pronta a rispondere con misure analoghe. Questo il messaggio da San Pietroburgo, lanciato durante la parata per il 328esimo anniversario della fondazione della Marina militare russa. Il presidente russo ha sottolineato che alla portata di tali armi ''si troveranno importanti strutture di controllo governativo e militare russi, centri amministrativi e industriali e infrastrutture di difesa. E il tempo di volo verso obiettivi sul nostro territorio per tali missili, che in futuro potrebbero essere dotati di testate nucleari, sarà di circa 10 minuti". "Se gli Stati Uniti d'America metteranno in atto tali piani - ha aggiunto il presidente russo - ci considereremo liberi dalla moratoria unilaterale precedentemente ipotizzata sul dispiegamento di armi d'attacco a medio e corto raggio, compreso l'aumento delle capacità delle forze costiere della nostra Marina". Adotteremo misure speculari per implementarli, tenendo conto delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti in Europa e in altre regioni del mondo".
- "Inoltre - ha aggiunto il capo dello Stato russo - continuerà ad aumentare la fornitura di forze di superficie e sottomarine e doteremo le navi di armi ad alta tecnologia di nuova generazione e sistemi missilistici ipersonici e svilupperemo sistemi di ricognizione, sorveglianza e difesa aerea dei confini vicini e lontani".
- Il programma per il dispiegamento di capacità di fuoco a lungo raggio della Multi Domain Task Force, include missili Tomahawk, SM-6 e missili ipersonici ora in via di sviluppo, "che hanno una gittata significativamente più lunga dei missili da terra ora basati in Europa". Stati Uniti e Germania hanno dato l'annuncio del futuro dispiegamento in una dichiarazione congiunta diffusa mentre era in corso il vertice della Nato a Washington. Si inizierà quindi con "dispiegamenti episodici" nel 2026 per proseguire "nel futuro con uno stazionamento duraturo". "Esercitare queste capacità avanzate - si spiega - dimostrerà l'impegno degli Stati Uniti verso la Nato e il loro contributo alla deterrenza integrata europea". Il dispiegamento di missili con gittata media, vale a dire compresa fra i 500 e i 5.500 chilometri era proibito dal Trattato per le forze nucleari a medio raggio, che era stato firmato nel 1987 da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan, trattato da cui gli Stati Uniti sono appunto usciti nel 2019, denunciando lo sviluppo, da parte della Russia, del nuovo missile da crociera 9M729. Lo scorso mese Vladimir Putin aveva dichiarato che la Russia avrebbe ripreso a produrre missili nucleari a raggio intermedio, denunciando le esercitazioni di tali armi americane in Danimarca.