Mercoledì 12 Marzo 2025
Mario Benedetto
Esteri

L’Ucraina arretra nel Kursk. Kiev: ritiro di alcune truppe. E lo zar visita i suoi soldati

Blitz di Putin nella regione riconquistata da Mosca con una controffensiva. “Fatti prigionieri 430 militari nemici, vanno trattati come terroristi”

L’Ucraina arretra nel Kursk. Kiev: ritiro di alcune truppe. E lo zar visita i suoi soldati

Roma, 12 marzo 2025 – L’esercito ucraino arretra sul fronte del Kursk, il lembo di territorio russo conquistato un anno fa. E Kiev ammette: “In corso il ritiro di alcune unità”. A sancire l’avanzata addirittura Vladimir Putin che arriva in tuta mimetica nella regione per visitare le truppe e tenere una riunione operativa. Secondo Mosca sarebbero 430 gli ucraini fatti prigionieri durante la controffensiva. E il presidente russo avverte: “Vanno trattati come terroristi”.

Poi esorta a liberare la regione velocemente e chiede una zona di sicurezza lungo il confine ucraino. La battaglia infuria nella zona. Un attacco ucraino ha fatto quattro morti fra i civili quando è stato colpita una fabbrica nel villaggio di Kozyrevka, a circa 18 chilometri a est di Sudzha, una città nella quale era da poco stata issata, nel mezzo della piazza centrale, la bandiera della Federazione Russa.

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Un carro armato ucraino vicino al fronte

Mosca continua però le sue azioni offensive anche sull’Ucraina. La scorsa notte sono piombati 3 missili e 133 droni, con un bilancio di quattro morti a Odessa e uno a Kryvyi Rig, la città natale del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Attacco coi droni anche sulla città di Dnipro e sul porto di Odessa, dove i russi hanno centrato un’imbarcazione civile carica di grano diretto in Algeria. Secondo le autorità ucraine, nell’attacco missilistico sarebbero rimaste ferite due persone e uccisi quattro giovani siriani, membri dell’equipaggio del mercantile battente bandiera delle Barbados. “Un attacco contro la sicurezza alimentare globale e la sicurezza marittima” lo ha definito su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, aggiungendo che questo tipo di attacchi dimostrano quanto “questa guerra sia vicina all’Algeria, alla Siria e ad altri Paesi”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aspettarsi misure forti dagli Stati Uniti laddove la Russia dovesse respingere la proposta di Washington di un cessate il fuoco di trenta giorni. E poi ha parlato sul tema della richiesta di elezioni in Ucraina: “Dopo la fine della guerra, la legge marziale sarà revocata. E dopo la revoca della legge marziale – ha detto – , si terranno le elezioni secondo la legge ucraina”.