Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Ucraina, imbottito di esplosivo impianto chimico in Crimea. “Se Mosca dà l’ordine, catastrofe peggiore di Chernobyl”

L’analista militare ucraino: “Il Cremlino potrebbe far esplodere la fabbrica per creare una barriera chimica tossica se l’esercito ucraino si avvicinerà troppo”

Roma, 10 giugno 2023 – C’è un’altra enorme bomba a orologeria che potrebbe a esplodere nella sanguinosa guerra in Ucraina: gli ingegneri dell’esercito russo avrebbero imbottito di esplosivi il gigantesco impianto chimico industriale Crimea Titan, nella penisola annessa da Mosca unilateralmente nel 2014. La denuncia arriva da funzionari ucraini e piattaforme giornalistiche indipendenti, come riporta il Kyiv Post. 

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I funzionari di Kiev hanno lanciato l’allarme, affermando che se “il Cremlino ordinerà di far esplodere le cariche, l’Ucraina e gli stati limitrofi dovranno affrontare una catastrofe provocata dall’uomo potenzialmente peggiore di Chernobyl".

L'impianto chimico Crimea Titan (via Twitter @KyivPost)
L'impianto chimico Crimea Titan (via Twitter @KyivPost)

Pare difficile che sia realmente questa la volontà di Mosca, anche se l’analista militare ucraino Roman Svitan ha affermato che le autorità russe nella Crimea occupata hanno già preparato l'impianto della Crimea settentrionale ed è “molto probabile che facciano esplodere la fabbrica per creare una barriera chimica tossica se l'esercito ucraino si avvicinerà troppo”. 

Il capo militare regionale di Kherson Oleksandr Prokudin in un video postato su Telegram il 2 giugno ha affermato che i piani russi per far esplodere l'impianto sono ben avanzati e che se la deflagrazione avverrà “migliaia di tonnellate di materiali tossici verrebbero rilasciati”. Esteso su un territorio di 4,7 chilometri quadrati e situato vicino alla città di Armiansk, il tentacolare impianto della Crimea Titan era uno dei maggiori produttori al mondo di biossido di titanio, una sostanza chimica industriale non tossica ampiamente utilizzata nella produzione di vernici, rivestimenti, integratori alimentari, nei farmaci e come sbiancante. L'uso del biossido di titanio è stato vietato in Europa nel 2022.

La sostanza chimica è considerata da alcuni esperti potenzialmente cancerogena. È insolubile e mortale per piante e animali che utilizzano acque sotterranee contaminate. Alcuni sottoprodotti della produzione di biossido di titanio sono tossici, inclusi l'acido solforico e il gas di biossido di solforico. Entrambi questi composti sono velenosi e se l'esposizione è seria, sono potenzialmente letali.