
Roma, 1 aprile 2025 – Mentre proseguono i contatti tra Russia e Stati Uniti per il cessate il fuoco in Ucraina e, alla vigilia di un nuovo vertice, Lavrov fa sapere che “si lavora per eliminare fattori irritanti”, Mosca respinge le proposte finora presentate perché "non risolvono i problemi" alla radice del conflitto, chiarisce il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. E il Cremlino sottolinea che "le questioni sono molto complesse e richiedono molti sforzi aggiuntivi". La prova dello stallo arriva dalla stessa Casa Bianca, secondo cui il presidente Trump è "frustrato" per l'atteggiamento dello zar, contro il quale resta la minaccia di dazi secondari sul petrolio russo se non si dovesse raggiungere un accordo per mettere fine alla guerra.
Intanto cresce la tensione in Europa e aumentano gli sforzi bellici dei paesi Nato. Al via oggi la missione di Air policing, guidata dalla Polonia, che prevede il pattugliamento dello spazio aereo di Lituania, Estonia e Lituania: gli aerei del Regno Unito e, per la prima volta, della Svezia opereranno dalla base aerea di Malbork. E oggi il primo ministro Petteri Orpo ha annunciato il ritiro della Finlandia dal trattato che mette al bando le mine antiuomo, affermando la necessità di rafforzarsi di fronte alla minaccia russa.
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Di fronte allo stallo negoziale con la Russia sul conflitto ucraino, il presidente Usa Donald Trump sta pensando a sanzioni "aggressive" nei confronti di Mosca. Lo afferma Fox News citando fonti. Le sanzioni, in particolare, punterebbero contro la "flotta fantasma", cioè le navi utilizzate da Mosca per aggirare le sanzioni internazionali messe in campo dopo l'invasione dell'Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto agli Stati Uniti di rafforzare le sanzioni contro la Russia, affermando che Mosca ha "violato" gli accordi presi in colloqui separati con funzionari di Washington in Arabia Saudita per fermare gli attacchi sui siti energetici e in mare. "Credo che siamo arrivati al punto di aumentare l'impatto delle sanzioni, perché credo che i russi stiano violando ciò che hanno promesso all'America. Almeno ciò che l'America ci ha detto pubblicamente", ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Kiev.
Donald Trump è frustrato con "i leader di entrambe le parti": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt rispondendo ad una domanda sui negoziati per la tregua e la pace in Ucraina.
I controversi negoziati con Mosca e Kiev non hanno raggiunto risultati concreti e tra gli analisti internazionali prevale la sensazione che Putin non abbia molta fretta di chiudere le trattative e che le condizioni di Trump a Kiev - a cominciare da quelle sulle terre rare e proseguendo con le garanzie di sicurezza e sui futuri confini - siano difficilmente accettabili da Zelensky.
Mosca "prende molto sul serio" le proposte Usa per un accordo in Ucraina, "ma non possiamo accettarle tutte così come sono". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, secondo cui "non abbiamo sentito da Trump segnali a Kiev per porre fine alla guerra. Ciò che abbiamo è un tentativo di trovare una sorta di schema che consentirebbe di ottenere una tregua come la immaginano gli americani. E poi passare ad altri schemi in cui, per quanto ne sappiamo, non c'è posto oggi per la nostra richiesta principale, cioè risolvere i problemi legati alle cause del conflitto. Non esiste nulla del genere, e questo va affrontato".
Il ministero delle Finanze tedesco ha confermato oggi il sequestro e la confisca della petroliera battente bandiera panamense "Eventin", affondata a gennaio nel Mar Baltico e inserita nell'elenco delle sanzioni dell'Unione europea (Ue) contro la Russia. "Il sequestro crea le condizioni per la procedura di liquidazione della nave e del suo carico", ha affermato un portavoce. Secondo resoconti di stampa, "Eventin" contiene circa 100.000 tonnellate di petrolio, che avrebbe dovuto trasportare lungo una rotta inizialmente pianificata da Ust-Luga, in Russia, a Port Said, in Egitto.
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha annunciato che Russia e Usa stanno lavorando alla preparazione di un nuovo incontro. Lo riporta l'agenzia Interfax. "C'è stato un incontro a Istanbul, ora si sta preparando un secondo incontro, nel frattempo sono in corso contatti telefonici e videoconferenze", ha detto Lavrov secondo Interfax, aggiungendo che, a suo dire, Mosca e Washington stanno lavorando sul tema della "eliminazione dei cosiddetti fattori irritanti che interferiscono gravemente con il lavoro" delle rispettive ambasciate.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio riceverà "molti messaggi" dagli alleati europei nel corso della ministeriale Esteri della Nato di giovedì e venerdì poiché "c'è un sentimento di disagio" sui negoziati in corso con la Russia sulla guerra in Ucraina "dato che non siamo al tavolo delle trattative". Lo afferma un'alta fonte diplomatica alleata. "Non le chiamerei linee rosse, forse, ma senz'altro un limite da non oltrepassare", aggiunge. Ad esempio "non condannare l'Ucraina alla neutralità perpetua", un riconoscimento "ufficiale" dei territori occupati e "limiti" alla fornitura di armi.
L'altro grande tema che gli alleati europei vogliono discutere con gli Usa - lanciando un messaggio di cooperazione - è quello di una "pianificazione ordinata" del disimpegno americano dal Vecchio Mondo. "Non vogliamo né apprenderlo su X né deve essere frutto di un negoziato con i russi, sia per quanto riguarda il numero delle truppe dislocate in Europa, di mezzi o di postura sul fianco orientale: queste sono discussioni che devono avvenire all'interno della Nato", precisa la fonte.
Con 240 km quadrati conquistati nel marzo 2025, l'avanzata delle forze russe in Ucraina ha rallentato per il quarto mese consecutivo, secondo l'analisi dell'Afp sui dati forniti dall'American Institute for the Study of War (Isw). Sul territorio russo, tuttavia, le forze di Mosca hanno quasi completamente cacciato gli ucraini dalla regione di Kursk: al momento le forze di Kiev sono presenti solo in una sacca di 80 km quadrati, pari al 6% dell'estensione massima dell'offensiva ucraina in Russia. Iniziata nell'agosto 2024, aveva raggiunto circa 1.300 km quadrati in due settimane.
Il presidente Putin ha annunciato che attende in Russia il presidente cinese, Xi Jinping, in occasione delle celebrazioni del 9 maggio. "Lo aspettiamo in Russia in occasione dell'80esimo anniversario della Vittoria nella Grande guerra patriottica, la Seconda Guerra Mondiale. Celebriamo insieme questo anniversario, sia la vittoria sulla Germania nazista che la vittoria sul Giappone militarista", ha detto Putin durante un incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
La Russia verrà inserita al livello più alto di un nuovo sistema di registrazione delle "influenze straniere" creato dal governo laburista britannico. Lo ha annunciato in Parlamento Dan Jarvis, numero due del ministero dell'Interno nell'esecutivo di Keir Starmer, secondo cui chiunque svolga attività nel Regno Unito per conto di Mosca dovrà registrarsi se non vuole incorrere in pene che prevedono fino a cinque anni di carcere. "La Russia rappresenta una grave minaccia per la sicurezza nazionale del Regno Unito", ha dichiarato Jarvis alla Camera dei Comuni.
L'Italia non è disponibile a inviare truppe combattenti in Ucraina senza una chiara posizione delle Nazioni Unite, noi siamo contrari a missioni militari". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un'audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato sulle missioni internazionali. "Finché non si arriva alla pace non si può dire niente, è prematuro", ma "qualora la pace portasse alla creazione di una zona cuscinetto tipo Libano e dovesse decidersi (l'invio di una missione, ndr) attraverso una scelta del Consiglio di Sicurezza Onu, quindi con l'accordo di tutte le parti", l'Italia potrebbe a quel punto fare la sua parte, ha proseguito il titolare della Farnesina, sottolineando che monitorare la frontiera Ucraina è "un'operazione colossale" per la quale "servono centinaia di migliaia di uomini" e mandare "7-8 mila soldati non serve a nulla".

Il Cremlino ha accusato Svezia e Finlandia di aver "scelto di ridurre le relazioni" con Mosca "praticamente a zero". I due Paesi scandinavi sono entrati nella Nato dopo che le truppe russe hanno invaso l'Ucraina. "Lasciatemi ricordare le parole del presidente" russo Vladimir Putin "che con Finlandia e Svezia non avevamo alcun problema. Ma ora stanno prendendo provvedimenti per ospitare l'infrastruttura militare della Nato sul loro territorio", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
"Non c'erano problemi. Era una cooperazione realmente reciprocamente vantaggiosa", ha dichiarato Peskov, secondo quanto riporta la Tass. "Le aziende di entrambi i paesi - ha proseguito - hanno tratto dividendi e vantaggi da questa partnership. Sfortunatamente, sia la Finlandia che la Svezia hanno scelto di ridurre le relazioni" con la Russia "praticamente a zero. Ciò riflette il triste stato delle nostre relazioni attuali".
La Danimarca, che ha di recente stanziato un budget aggiuntivo di quasi 7 miliardi di euro per la sua difesa, ha annunciato l'acquisto di missili antiaerei Mistral, per una somma non rivelata, e di 130 veicoli blindati da trasporto Patria, per 254 milioni di euro. "La stretta cooperazione con la Francia è assolutamente essenziale in tempi di guerra in Europa e in una situazione di sicurezza in costante evoluzione", ha spiegato il ministro della Difesa di Copenaghen, Troels Lund Poulsen, in visita a Parigi.
Dal canto suo l'Eliseo ha annunciato che la consegna diverse centinaia di missili terra aria Mistral 3 alla Danimarca si inserisce nell'ambito di un accordo quadro concluso durante la visita di Stato del re danese Frederik X a Parigi. La presidenza francese ha fatto sapere che l'accordo prevede la fornitura di un numero di missili compreso tra 250 e mille modelli.
Il premier finlandese ha annunciato oggi che il suo paese uscirà dalla Convenzione internazionale per la proibizione delle mine antiuomo, a fronte della necessità di rafforzarsi contro la minaccia russa. "La Finlandia e l'Europa devono valutare tutte le misure che mirano a rafforzare le loro capacità di dissuasione e di difesa, individualmente e in seno alla Nato. Proponiamo che la Finlandia cominci a preparare il suo ritiro dall'accordo di Ottawa", ha dichiarato Petteri Orpo durante una conferenza stampa.
L'Ucraina e la Lituania non riconosceranno mai alcuna occupazione illegale del loro territorio da parte della Russia, né oggi né in futuro. Lo riporta Ukrinform riprendendo le dichiarazioni dei ministri degli Esteri di Ucraina e Lituania Andrii Sybiha e Kstutis Budrys durante una conferenza stampa a Kiev. Sybiha ha inoltre sottolineato che non si accetteranno restrizioni "né sull'esercito lituano né sulle capacità di difesa del Paese".
La Russia "prosegue i suoi contatti con gli Stati Uniti per la risoluzione del conflitto in Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrj Peskov durante una conferenza stampa. ''Stiamo continuando i nostri contatti con la parte statunitense. L'argomento è molto difficile, la sostanza di cui stiamo discutendo relativa alla regolamentazione ucraina è molto complessa e richiede molti sforzi aggiuntivi'', ha detto Peskov ai giornalisti.
Per l'Ucraina quella passata è stata la prima notte, dal dicembre dello scorso anno, senza dover contrastare la minaccia rappresentata dai droni lanciati dal territorio russo. Lo segnala l'Aeronautica militare ucraina, denunciando comunque il lancio da parte della Russia di due missili da crociera, entrambi - fanno sapere - intercettati e abbattuti. Secondo i dati forniti da Kiev, da inizio anno sono stati fatti partire dal territorio russo più di 10.700 droni d'attacco e droni-esca. Più di 4.200 solo a marzo, stando alle denunce ucraine.