Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Guerra in Ucraina, Zelensky: “La Russia sta ritirando la flotta dalla Crimea”

Il portavoce delle forze navali di Kiev: “Il ponte sarà distrutto al momento opportuno, quando sarà necessario tagliare le code logistiche”

Roma, 24 ottobre 2023 – La Russia starebbe progressivamente ritirando la sua flotta dalla Crimea. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui si tratta di “un risultato storico”. Non solo: nella popolazione locale, i sentimenti filo-ucraini sarebbero più forti che mai. “Proprio come in altre regioni occupate del paese, la gente in Crimea si rende conto che la Russia lascerà il paese e sta aspettando l'Ucraina. Vediamo chiaramente che abbiamo molti alleati in Crimea”, ha detto il il leader di Kiev ripreso da Rbc-Ucraina.

Il presidente ucraino Zelensky (Ansa)
Il presidente ucraino Zelensky (Ansa)

È “solo questione di tempo” perché sia chiara la totale superiorità delle forze ucraine su quelle russe in Crimea e sulle acque adiacenti, secondo il presidente Volodymyr Zelensky. “Per i terroristi russi non esiste più una base sicura né una via logistica completamente affidabile in Crimea e nelle parti occupate delle coste del Mar Nero e dell'Azov”, ha affermato durante un collegamento con la conferenza di Piattaforma Crimea, associazione internazionale che vuole mantenere la questione della penisola ai vertici dell’agenda globale. 

Approfondisci:

Forze speciali a Kiev sbarcano in Crimea, scontro con i russi

Forze speciali a Kiev sbarcano in Crimea, scontro con i russi

“Recentemente, il leader russo (il presidente Putin, ndr) è stato costretto ad annunciare la creazione di una nuova base della flotta del Mar Nero nel territorio occupato della Georgia. Cioè, nella parte sud-orientale del mare, il più lontano possibile dai missili ucraini e dai droni navali. Ma li faremo arrivare ovunque”, ha osservato il presidente.

Anche il portavoce delle forze navali ucraine Dmytro Pletenchuk ha rilasciato dichiarazioni sulla Crimea oggi. In un’intervista a Ukrinform, ha parlato del destino del ponte che unisce la regione occupata alla Russia, costruito durante l’occupazione e inaugurato nel 2018: “Ovviamente sarà distrutto, ma solo quando la situazione lo richiederà. Non ha senso distruggere il ponte per risollevare l'umore. Dobbiamo quindi aspettare il momento giusto, quando sarà necessario tagliare le code logistiche della Crimea”. 

Pletenchuk ha poi osservato che gli incendi sul territorio della Crimea non sono simbolici: “Ciò fa parte del piano generale per la liberazione delle nostre terre occupate e la distruzione sistematica dei magazzini di stoccaggio, dei punti di controllo e dei quartieri generali. Cioè, sono elementi di un'unica grande operazione”.

Mosca: intercettati due bombardieri Usa sul Baltico

Intanto il ministero della Difesa russo, riporta la Tass, ha reso noto che un caccia russo Su-27 ha intercettato due bombardieri strategici B-1B americani sul mar Baltico.