Roma, 4 maggio 2024 – Kiev bussa di nuovo alla porta degli Usa. Dopo i 60 miliardi di aiuti sbloccati dal Congresso, Zelensky non è ancora soddisfatto. Sente di perdere terreno, con la Russia che nell’ultima settimana ha guadagnato circa 10-15 km di campo nel Donetsk. E allora torna a chiedere aiuto agli Usa, reclamando a gran voce l’invio di droni MQ-9 Reaper da aggiungere al proprio armamento. Ma ancora una volta si crea un braccio di ferro con l’Ucraina che domanda con insistenza e gli Usa che rispondono di ‘no’. Ma perché Washington nega a Kiev questo tipo di arma? E perché è così fondamentale in questa fase del conflitto?
Le caratteristiche del MQ-9 Reaper
L'MQ-9 Reaper è un velivolo con pilota da remoto da ricognizione e attacco sviluppato da General Atomics Aeronautical Systems a partire dagli anni 2000 principalmente per l’aeronautica statunitense, ma successivamente fornito anche ad altri Paesi, inclusa l’Italia. ‘Figlio’ del drone di sola sorveglianza RQ-1 Predator, l’MQ-9 è il primo drone UAV della storia con caratteristiche Hunter-Killer. Ciò significa che è stato progettato per la ricerca e la distruzione di obiettivi militari, oltre ad altre caratteristiche tecniche e tecnologiche per la sorveglianza. È dotato di un motore turboelica che gli permette di raggiungere velocità superiori a 400 km/h. La durata massima del volo del drone è di 24 ore. È in grado di trasportare missili aria-terra e aria-aria, nonché bombe a guida laser.
Per cosa è usato questo tipo di drone
L'UAV sarebbe al primo posto nella lista delle armi che l'Ucraina richiede agli Stati Uniti perché Kiev sta pianificando una serie di operazioni militari per l'estate ed è alla ricerca di nuovi modi per identificare gli obiettivi russi dietro la linea del fronte. L'Ucraina – secondo quanto riporta Politico – sarebbe interessata esclusivemente a utilizzare gli MQ-9 Reaper per la ricognizione.
Perché Washington li nega a Kiev
Washington, però, esita a inviarli – come riporta Politico – per paura che la Russia possa abbatterli. Ciò comporterebbe anzitutto una grossa perdita economica dato che un solo velivolo di questo tipo vale 30 milioni di dollari. Ma la motivazione principale è un’altra e molto più preoccpante.
A metà marzo un MQ-9 Reaper di ricognizione è precipitato nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Nero a causa di un attacco da parte di due jet russi. Un’aggressione che ha sollevato timori di un eventuale confronto tra Usa e Russia, con lo spettro del conflitto nucleare.