Domenica 17 Novembre 2024

Ucraina, la guerra dei droni: Kiev centra deposito petrolifero russo a centinaia di chilometri dal confine. Mosca minaccia Washington: stop a voli spia sul Mar Nero

In fiamme un deposito nella regione russa di Tambov. La difesa russa abbatte 25 droni lanciati contro il suo territorio nella notte. Bielorussia, drone ucraino sconfina, Minsk rafforza le difese alla frontiera

Roma, 28 giugno 2024 - La guerra dei droni in Ucraina s'intensifica, e si amplia anche il raggio d'azione dei mezzi UAV: Kiev è riuscita a colpire questa mattina un deposito petrolifero nella regione russa di Tambov, a centinaia di chilometri dal confine, lo ha confermato il governatore regionale, Maxim Egorov: "Alle 4:35 (ora locale) nel distretto municipale di Michurinskii, nella regione di Tambov, è stato registrato un volo di droni verso un deposito petrolifero".

In Ucraina la guerra di droni allarga il raggio d'azione
In Ucraina la guerra di droni allarga il raggio d'azione

Pioggia di droni sulla Russia

Ormai utilizzati quotidianamente, per corte o lunghe distanze, i mezzi UAV militari hanno sostituito bombardieri e caccia. Solo questa notte 25 droni ucraini sono stati abbattuti nello spazio aereo della Russia occidentale e sudoccidentale, fa sapere il ministero della Difesa russo: 12 sono stati intercettati nella provincia di Bryansk, nove in quella di Smolesnk, due a Kursk, uno a Voronezh e un altro a Rostov sul Don.

Mosca minaccia i droni spia di Washington

Ma i droni ucraini non sono la sola preoccupazione aerea della Russia, infatti Mosca ha ribadito le sue minacce contro le intrusioni dell'Occidente nel conflitto con i droni spia statunitensi, che sorvolano regolarmente il Mar Nero. Il ministero della Difesa russo ha affermato che sta preparando misure per "rispondere tempestivamente alle provocazioni", minacciando anche un confronto diretto a causa dei voli di ricognizione del Pentagono al largo delle coste ucraine.

Russia: armi e voli spia, Usa parte del conflitto

Secondo Mosca l'assistenza militare e le informazioni su obiettivi in territorio russo rendono Washington e i suoi alleati parte del conflitto in Ucraina. Inoltre i droni Usa aumentano il rischio di incidenti con le forze aerospaziali russe, crisi che potrebbe trasformarsi in breve "in un confronto diretto tra l'Alleanza e la Federazione russa", si legge in un comunicato del dicastero russo.

Drone ucraino sconfina, Bielorussia rinforza confine

E sempre di droni si parla anche in Bielorussia dopo che un UAV militare ucraino ha sconfinato. Di recente un quadrirotore di Kiev è stato abbattuto nella regione bielorussa di Gomel dalle guardie di frontiera del Paese. Dopo l'incidente il Servizio di frontiera della Bielorussia e il ministero della Difesa del Paese hanno annunciato misure per rafforzare ulteriormente il confine con l'Ucraina. "Lungo il confine si osservano regolarmente voli di ricognizione di veicoli aerei senza pilota ucraini. I tentativi di droni di volare nel nostro territorio vengono fermati con l'uso di armi standard e mezzi tecnici di guerra radioelettronica”, riporta un comunicato delle autorità bielorusse.

Maggio tritacarne: reclute russe massacrate dai droni

E' stato un maggio difficile per le forze russe, scrive il New York Times citando i servizi Usa. Mosca continua a reclutare giovani per il fronte, dai 25.000 ai 30.000 nuovi soldati al mese, ma in prima linea durano poco. Più volte si è parlato della strategia del tritacarne dell'esercito russo, che invia a ondate i suoi soldati contro le difese ucraine. Una tecnica di combattimento discutibile, ma che ha portando l'esercito russo a vittorie come quelle ad Avdiivka e Bakhmut, nell'Ucraina orientale. Ma nell’ultimo periodo non sta funzionando per Kharkiv. Gli assalti ad Avdiivka e Bakhmut erano stati distribuiti su diversi mesi, mentre per Kharkiv l'esercito russo ha accelerato a maggio con ripetuti attacchi. Secondo un'analisi dell'intelligence militare britannica in questo mese Mosca ha perso una media di 1.200 al giorno. I soldati inesperti appena arrivati al fronte che vengono regolarmente falcidiati da droni, mitragliatrici e sbarramenti di artiglieria. Questo costringe il Cremlino a velocizzare il reclutamento ancora più a scapito dell'addestramento, così sulla linea di contatto arrivano reclute sempre meno pronte alla battaglia. In questo scenario il ruolo dei droni è determionante: volano sulle trincee, individuano il nemico e lo colpiscono senza dare scampo. Sono loro che scovano le unità russe, e le massacrano con bombe e munizioni a grappolo lanciate dall’alto.