Roma, 25 aprile 2023 – Nuova minaccia nucleare dalla Russia. Ad avanzarla è – come spesso accade – l’ex presidente Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza che più volte ha paventato il rischio di conflitto mondiale. E che anche oggi ribadisce che tutti i Paesi devono “lavorare per assicurare che non si materializzi la minaccia di una Terza guerra mondiale”. Perché gli avversari di Mosca “non devono sottostimare” la possibilità di un uso di armi nucleari da parte della Russia, che “non esiterà” se fossero necessarie.
Sul fronte dei combattimenti, si registra il lancio di due missili S-300 da parte di Mosca sul centro di Kupyansk, nella regione di Kharkiv: colpito un museo. il ministro dell'Interno Ihor Klymenko ha riferito che due donne sono morte, mentre sei persone sono state estratte dalle macerie.
Le news in diretta
11:21 | La minaccia di Medvedev | L’ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, lancia una nuova minaccia nucleare contro gli avversari della Russia. “Se fosse necessario”, Mosca “non esiterebbe” a utilizzare armi atomiche. La Russia, ha aggiunto Medvedev, citato dalla Tass, in Ucraina sta combattendo “con l'intera Nato” e “tutto deve essere fatto per la vittoria”. |
11:25 | Attacco a Kupyansk | Sull’attacco che ha colpito il museo di storia locale di Kupyansk, città nell'est dell'Ucraina, fornisce un primo bilancio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram: "Finora si sa di un impiegato morto del museo e di dieci feriti. Ci sono ancora persone sotto le macerie. Il paese terrorista sta facendo di tutto per distruggerci completamente. La nostra storia, la nostra cultura, la nostra gente. Uccidendo gli ucraini con metodi assolutamente barbari. Non abbiamo il diritto di dimenticarcene nemmeno per un secondo. Dobbiamo reagire e lo faremo” |
12:54 | Raid ucraini a ovest del Dnipro | Le forze ucraine basate sul lato occidentale del fiume Dnipro stanno effettuando frequenti raid sulla sponda orientale vicino alla città di Kherson per cercare di spingere fuori le truppe russe, ha dichiarato oggi in tv il vice capo dell'amministrazione regionale Yuriy Sobolevskiy, osservando che i raid ucraini hanno lo scopo di ridurre la capacità di combattimento delle truppe russe che hanno bombardato la città di Kherson da quando si sono ritirate. “I nostri militari visitano molto spesso la sponda sinistra, conducendo raid. Le forze armate ucraine stanno lavorando in modo molto efficace”, ha detto Sobolevskiy. “I risultati arriveranno come sulla riva occidentale della regione di Kherson quando, grazie a un'operazione complessa e lunga, siamo stati in grado di liberare i nostri territori con perdite minime per i nostri militari. La stessa cosa accade ora sulla riva sinistra”, ha affermato. Le forze russe hanno tenuto il lato orientale del fiume Dnepr vicino a Kherson da quando si sono ritirate dalla città meridionale a novembre dopo mesi di occupazione. Sobolevskiy non ha fornito ulteriori dettagli sull'annunciata controffensiva ucraina affermando che un'operazione militare richiede “silenzio informativo”. |
13:52 | Due donne uccise dal missile russo a Kupyansk | Sono due le vittime estratte finora dalle macerie del museo della Storia di Kupyansk, nella regione orientale di Kahrkiv, colpito e distrutto da un missile russo. Si tratta di due donne dipendenti del museo, come riferisce Rbc-Ukraine, citando il governatore Oleg Sinegubov. I soccorritori riferiscono che sotto i detriti potrebbe esserci anche un'altra persona. |
14:30 | Kiev: da tre a sei mesi per riprendere l’Est” | Secondo il portavoce del gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, per la liberazione dei territori dell'Ucraina dell'est, "a mio parere potrebbero volerci da 3 a 6 mesi”. “Dipenderà da quanti armi e veicoli avremo", ha spiegato in un’intervista all’Ansa, spiegando comunque di non poter riferire sulla controffensiva. |
15:22 | La Svezia espelle cinque diplomatici russi | La Svezia ha annunciato l'espulsione di cinque diplomatici russi per "attività incompatibili" con il loro status diplomatico. Il Ministero degli Esteri ha dichiarato di avere convocato l'ambasciatore russo Viktor Tatarintsev e di averlo informato che "cinque funzionari dell'ambasciata di Russia in Svezia sono invitati a lasciare il Paese in ragione di attività che non sono compatibili con la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche". Non è stata precisata la natura di queste "attività". |