Esercitazioni speciali su larga scala sono iniziate in Ucraina per preparare il Paese a un “possibile attacco terroristico” russo alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram l'operatore nucleare nazionale Energoatom.
Partecipano alle esercitazioni dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso, polizia e altri servizi delle regioni di Kherson, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. In caso di attacco, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dal sito.
Il Cremlino però rispedisce al mittente le accuse e ribalta la questione dichiarando che esiste una "costante minaccia di provocazioni da parte ucraina riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia".
A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha riferito che gli ispettori sono stati di recente sul sito per verificare la sicurezza dell'impianto, che è controllato dalle forze russe ma è vicino alla linea del fronte dei combattimenti nel sud dell'Ucraina. L'agenzia per l'energia atomica delle Nazioni Unite ha spesso fatto appello a entrambe le parti per evitare i bombardamenti nelle vicinanze di Zaporizhzhia.
Ma il Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) ha lanciato un appello internazionale per prevenire un disastro nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e contrastare il ricatto nucleare della Russia: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita Olena Shulyak, leader del Partito Servitori del Popolo e capo della commissione della Verkhovna Rada sull'organizzazione del potere statale, l'autogoverno locale, lo sviluppo regionale e l'urbanistica.
“Il 4 marzo 2022, le forze di occupazione della Federazione Russa hanno sequestrato la più grande centrale nucleare d'Europa, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, e da allora hanno regolarmente fatto ricorso ad azioni provocatorie - ha detto Shulyak -. Dopo che la centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dagli invasori, nessuno dubita che la Russia possa ricorrere a un altro crimine, questa volta nucleare”.
"La minaccia nucleare non è un problema locale. In caso di azioni criminali da parte della Federazione Russa, non solo le terre ucraine, ma anche i territori ben oltre i suoi confini potrebbero trovarsi nell'area colpita, il che influenzerà l'ecologia e il benessere di cittadini della regione del Mar Nero e di tutta l'Europa e le conseguenze di un probabile incidente che più di una generazione dell'umanità sentirà nel centro dell'Europa”, ha aggiunto sottolineando che la comunità internazionale “deve compiere passi decisivi ed efficaci per fermare il terrorismo nucleare non solo in Ucraina, ma in tutto il mondo”.