Mercoledì 17 Luglio 2024

Turisti trovati morti in hotel a Bangkok: il veleno nel thè e i debiti. Ecco cosa è successo

Secondo la polizia i sei ospiti dell’albergo sono stati avvelenati con il cianuro da un conoscente a cui avrebbero prestato decine di milioni di baht thailandesi a scopo di investimento

Sei turisti trovati morti in hotel a Bangkok, la ricostruzione della polizia e le tazze da tè contenenti cianuro

Sei turisti trovati morti in hotel a Bangkok, la ricostruzione della polizia e le tazze da tè contenenti cianuro

Roma, 17 luglio 2024 – È durato meno di 24 ore il giallo dei sei turisti vietnamiti, due dei quali anche con cittadinanza americana, trovati morti nella suite del lussuoso Grand Hyatt Erawan hotel, a Bangkok. Secondo le indagini-lampo condotte dalla polizia, la comitiva era composta da sette stranieri. Ed è stato proprio il settimo turista ospite dell'albergo, non rintracciato nell'immediatezza dei fatti, ad uccidere gli altri sei, avvelenandoli con il cianuro.

Il primo ministro thailandese Srettha Thavisin, che ha chiesto l'apertura immediata di un'indagine, ha sottolineato che l'omicidio plurimo è legato ad una "questione privata". "Le prime informazioni mostrano che si tratta di una questione privata, non di un furto, o di una questione di sicurezza nazionale", ha detto Thavisin ai giornalisti del Parlamento.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia il movente è legato a una questione di debiti: due delle vittime avevano prestato ad una terza "decine di milioni di baht thailandesi" a scopo di investimento. Come riportano i media internazionali. La cifra esatta non è stata resa nota, nè si conosce che fine abbiano fatto i soldi, ma si tratta di una somma ingente se si considera che 10 milioni di baht thailandesi equivalgono a circa 255mila euro.

Gli inquirenti ritengono che i sei fossero morti da 24 ore quando i loro corpi sono stati trovati in una camera dell'hotel. Il vice capo della polizia di Bangkok, Noppassin Poonsawat, ha ricostruito l’accaduto. Il gruppo si era registrato nell'hotel separatamente durante il fine settimana e gli erano state assegnate cinque camere, quattro al settimo piano e una al quinto. Il check-out era previsto per lunedì. Quattro delle vittime erano cittadini vietnamiti: la 46enne Thi Nguyen Phuong, suo marito Hong Pham Thanh (49enne), la 47enne Thi Nguyen Phuong Lan e il 37enne Dinh Tran Phu. Gli altri due erano cittadini americani, la 56enne Sherine Chong e il 55enne Dang Hung. È emerso inoltre che la prenotazione era stata fatta per sette persone, ma solo cinque hanno fatto il check-in. Secondo l'Ufficio immigrazione thailandese, la settima persona è tornata nel suo Paese il 10 luglio.

Lunedì pomeriggio tutti e sei si erano riuniti nella camera al quinto piano e avevano ordinato cibo e tè, che era stato consegnato intorno alle 14 ora locale (le 9 in Italia), quando nella stanza c'era solo Sherine Chong. La polizia non ha trovato segni di lotta, rapina o effrazione, ma ha rilevato tracce di cianuro in tutte e sei le tazze da tè utilizzate dagli ospiti. Intervistati dalla polizia, i parenti dei coniugi Thi Nguyen Phuong e Hong Pham Thanh hanno detto che la coppia era proprietaria di un'impresa edile e aveva dato del denaro alla Chong da investire in un progetto per la costruzione di un ospedale in Giappone. La polizia sospetta che anche Dinh Tran Phu, un truccatore con sede a Da Nang, in Vietnam, sia stato "ingannato” per effettuare l'investimento.