Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Usa 2020, Trump suggerisce rinvio elezioni. "Timore frodi"

Il presidente: "Voto per posta universale grande imbarazzo". Pelosi ricorda che "spetta al Congresso decidere data". Duro Obama: "Temo che si prepari a contestarne la legittimità"

Donald Trump (Ansa)

New York, 30 luglio 2020 - "Ritardare le elezioni fino a quando le persone possano votare in modo corretto, sicuro e sicuro?". Così il presidente americano Donald Trump ventila su Twitter la possibilità di spostare l'appuntamento elettorale del 3 novembre. "Con il voto per posta universale - continua il post -, le elezioni saranno le più inaccurate e fraudolente della storia, un grande imbarazzo per gli Usa".

Una proposta che Joe Biden e altri aveva previsto e per cui accusano Trump da mesi: sfruttare l'emergenza Coronavirus per rinviare il voto per la Casa Bianca. Nel tweet, infatti, il presidente ribadisce la sua assoluta contrarietà all'idea del voto per posta, che invece viene caldeggiato dai democratici per poter garantire lo svolgimento delle elezioni in sicurezza.

Pelosi: "Spetta al Congresso decidere data"

"Spetta al Congresso decidere la data per le elezioni della Casa Bianca". Lo ha ricordato la speaker democratica della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, in risposta al tweet del presidente Donald Trump, nel quale ha evocato l'ipotesi di un rinvio del voto del 3 novembre nel timore di frodi. Pelosi ha replicato a sua volta su twitter, citando l'articolo II, sezione I della Costituzione, che stabilisce: 'Il Congresso può determinare il tempo della scelta degli elettori ed il giorno in cui esprimeranno il loro voto, giorno che sarà lo stesso in tutti gli Stati Uniti". 

Obama: "Temo che si prepari a contestarne la legittimità"

Sulla proposta di Trump di spostare la data delle elezioni presidenziali, duro Barack Obama, che dice di temere che Trump "faccia di tutto per escludere dalle urne il maggior numero di elettori e che si prepari a contestare la legittimità delle elezioni".

Democratici contro Trump

I democratici ricordano che solo il Congresso può rinviare le elezioni, attualmente fissate al 3 novembre e, dato che sono proprio i dem ad avere la maggioranza della Camera, un tale scenario appare decisamente improbabile. In diversi casi Donald Trump ha invece contestato che il voto per posta possa svolgersi correttamente, ma attualmente il capo della Casa Bianca non gode del favore dei sondaggi. I dem sono favorevoli al voto per posta per due motivi: riduce il rischio di contagi da Coronavirus e potrebbe indurre molti dei propri militanti ad esprimersi nonostante la pandemia.

Il deputato Rodney Davis taglia corto: "Non ci sarà nessun rinvio delle elezioni. Il Congresso decide la data e non ci saranno cambiamenti. Si terranno il 3 novembre, come da piani e come richiesto dalla legge". Si è espresso anche l'ex portavoce della Casa Bianca sotto George W. Bush, Ari Fleischer, che consiglia a Trump di lasciar perdere "quest'idea dannosa", consigliandogli di cancellare il tweet. "Non è un'idea che qualcuno, in particolare il presidente degli Stati Uniti, dovrebbe far circolare. La nostra democrazia si fonda sulle elezioni, nelle quali tutti conoscono le regole, che valgono per tutti". Attacca pure un ex Gop come Evan McMullin, direttore esecutivo di "StandupRepublic": "Trump vuole demoralizzarci, erodendo le aspettative sul fatto che una legittima elezioni 2020 sia possibile. Se riuscirà sa che incontrerà meno resistenza mentre cerca di smantellare la nostra democrazia. Gli americani di coscienza devono combattere ogni giorno finchè non se ne sarà andato". Idem il deputato del Nebraska Don Bacon: "Non rinvieremo le elezioni e non ci dovrebbe essere alcun dibattito su questo. Punto".