Giovedì 20 Febbraio 2025
MARIO BENEDETTO
Esteri

L’ex ambasciatore: “Trump darà un impulso per la difesa comune”

Il diplomatico: “Senza il contributo europeo non ci può essere sicurezza. Mosca vuole dividere il campo occidentale per essere più forte al negoziato”

Roma, 19 febbraio 2025 – La Russia continua a rappresentare uno snodo delicato a livello geopolitico. Le ultime esternazioni hanno riguardato il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha raccolto solidarietà unanimi. Abbiamo parlato con Giorgio Starace, tra il 2021 e il 2024 Ambasciatore d’Italia in Russia, degli sviluppi verso il negoziato e del ruolo che potrà avere l’Europa.

Ambasciatore quale ruolo per l’Europa rispetto alle prospettive di negoziato con la Russia?

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Donald Trump ( Getty Images via AFP / Ansa)

“Non dobbiamo piangerci addosso perché in questa fase l’Europa non è stata coinvolta nei primi contatti di alto livello tra americani e russi per la soluzione della crisi ucraina. È la conseguenza dell’immobilismo diplomatico delle cancellerie europee ma l’Europa avrà comunque un ruolo importante nei futuri negoziati di pace per il conseguimento di una pace duratura. L’Europa è il primo contribuente per l’assistenza militare all’Ucraina e sarà fondamentale per la sua ricostruzione. Non è possibile costruire un nuovo sistema di sicurezza nel vecchio continente senza il contributo politico, diplomatico e ideale europeo".

Si può pensare a un nuovo ruolo della Difesa comune?

“Spero che questa crisi abbia accelerato il processo per la difesa europea comune e credo che l’amministrazione Trump potrebbe dare, con la sua linea di ventilato disimpegno dall’Ucraina o comunque condizionato a concessioni economiche, un ulteriore impulso alla politica estera e di difesa comune europea”.

A cosa sta puntando la Russia considerate anche le ultime esternazioni?

"Credo che la Russia abbia sempre accompagnato negoziati e iniziative diplomatiche con esternazioni mediatiche al servizio degli obiettivi prioritari. Mosca mira a dividere il campo occidentale poggiando anche su tensioni latenti sulle forze politiche ed opinione pubblica europee in modo da presentarsi più forte al negoziato”.

Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha sottolineato il ruolo centrale dell’Europa per i negoziati.

"Rubio sa che senza l’Europa non si consegue una pace duratura e sa anche che nell’attuale geopolitica internazionale sarebbe un errore per gli Usa indebolire l’alleanza occidentale a fronte di grandi sfide economiche e politiche ( e spero mai militari ) con la Cina . Vedo il tentativo di Trump di un recupero di dialogo con la Russia proprio per evitare la definitiva e pericolosa saldatura tra Pechino e Mosca”.

Quali condizioni potranno accelerare il percorso verso una pace ‘giusta’ così come definita dal presidente Mattarella?

"Credo di interpretare il pensiero del nostro presidente parlando di percorso che vada verso una pace accettata da entrambe le parti e dotata di tutti gli strumenti e garanzie perché sia duratura”.

Come la relazione Usa-Cina potrà influenzare gli equilibri globali rispetto a Russia e Medio Oriente?

"La questione ucraina è una parte del complicato mosaico. Se gli Usa rilanceranno il loro ruolo come potenza globale , il recupero di un dialogo con la Russia sarà inevitabile anche per le questioni aperte in Medio oriente e in Africa ed anche per questioni lasciate in sospeso come la lotta al terrorismo di matrice islamica radicale. Sul rapporto tra Russia e Cina e le recenti aperture americane a Mosca mi piace citare un proverbio di un mio caro amico calabrese: ‘A far rosolare troppo a lungo il coniglio rischi che il coyote te lo sfila sotto gli occhi’”.