Mercoledì 22 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Trump vuole tagliare 20mila soldati in Europa. E avverte Putin: “Subito accordo per stop guerra o sanzioni”

Zelensky: “Qualsiasi forza di peacekeeping in Ucraina deve includere gli Stati Uniti. Per la sorveglianza servirebbero almeno 200mila militari eruopei”

Bruxelles, 22 gennaio 2025 – Dalle parole ai fatti, forse. Donald Trump sarebbe realmente  intenzionato a ridurre la presenza delle truppe Usa in Europa di circa il 20% - ovvero di circa 20mila uomini - come parte della revisione del suo impegno alla protezione dell'Europa. E’ quanto afferma una fonte diplomatica europea all'Ansa, che aggiunge: "Per quelle che restano, vorrebbe un contributo finanziario da parte dei Paesi europei perché questi soldati sono un deterrente e i costi non possono pesare solo sulle spalle dei contribuenti americani", aggiunge la fonte. Trump, vine segnalato, avrebbe "consistentemente" manifestato questa volontà ai vari leader europei che ha incontrato sinora.

Il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)
Il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)

La spesa militare in Europa

Il presidente americana tira dritto sulla sua linea e chiede anche agli alleati europei di aumentare la spesa in difesa. Non è una novità delle ultime ore, certo, ma la questione ora è "di quanto". Il 5% non pare davvero alla portata dei bilanci del vecchio continente e quindi si vedrà dove porteranno i negoziati.

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La guerra in Ucraina

Un altro tema cruciale è la guerra in Ucraina. Trump sembra essere stato persuaso - confida la fonte - a non scegliere la via del disimpegno unilaterale perché sarebbe stato giudicato come "una seconda Kabul". "Trump non vuole che uno scenario di questo tipo venga associato al suo nome", spiega il diplomatico. Il presidente Usa però insiste perché gli europei si "accollino finanziariamente" il fardello ucraino perché Trump lo giudica essenzialmente "un problema europeo". Ma anche qui, la conversazione è solo all’inizio.

Certamente il capitolo ucraino non sarà un dettaglio nella partita a scacchi dei prossimi mesi. Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Bloomberg da Davos, ha detto che qualsiasi forza di peacekeeping in Ucraina deve includere gli Stati Uniti, spiegando che gli alleati europei non hanno abbastanza soldati da rappresentare un deterrente realistico per Vladimir Putin. "Non può essere senza gli Stati Uniti", ha affermato Zelensky premendo su Donald Trump e Xi Jinping affinché usino la loro influenza per aiutare a mettere fine alla guerra in Ucraina. 

Zelensky ha detto che qualsiasi accordo di pace con la Russia richiederebbe almeno 200mila soldati europei per sorvegliarlo. Zelensky ha detto che dato il piccolo numero di truppe ucraine rispetto a quelle russe, "abbiamo bisogno di contingenti con un numero molto forte di soldati" per garantire qualsiasi accordo di pace. "Da tutti gli europei? Duecentomila. E' un minimo. Altrimenti non è niente", ha detto. Zelensky ha aggiunto che qualsiasi altro accordo sarebbe simile alla missione di monitoraggio guidata dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) nell'Ucraina orientale che si è disintegrata quando la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala nel febbraio 2022. "Avevano uffici e basta" ha detto Zelensky, sottolineando la necessità dal punto di vista ucraino di una forza armata per prevenire ulteriori attacchi russi.

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Comunque Trump, inevitabilmente, è l’attore chiave. Se non ci sarà un accordo a breve per l'Ucraina con la Russia "non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti", ha detto. "Non cerco di fare male alla Russia, mi piace il popolo russo e ho sempre avuto una relazione molto buona con il presidente Putin. Non dobbiamo dimenticarci che la Russia ci ha aiutato durante la Seconda guerra mondiale", ha scritto Trump su Truth. "Patteggia ora e metti fine a questa ridicola guerra", ha aggiunto ancora Trump rivolgendosi a Putin. Ma la pace, almeno per ora, non sembra vicina.