Roma, 24 dicembre 2024 – "Non appena avrò giurato chiederò al Dipartimento di Giustizia di applicare la pena di morte" per i criminali violenti per "proteggere le famiglie americane. Torneremo a essere un Paese di legge e ordine". Così afferma Donald Trump sul suo social Truth all'indomani della decisione di Joe Biden di commutare le sentenze di 37 condannati a morte dalla giustizia federale americana in ergastolo, a poche settimane dal passaggio di poteri alla Casa Bianca.
"Joe Biden ha appena commutato le condanne a morte di 37 dei peggiori assassini del nostro paese. Quando sentirete le azioni commesse da ciascuno, non crederete che abbia fatto questo", è il duro affondo del presidente eletto. "Non ha senso. I parenti e gli amici (delle vittime) sono ancora più devastati. Non possono credere a quello che sta succedendo!", ha scritto il leader repubblicano sulla sua piattaforma TruthSocial. Trump ha reagito all'annuncio fatto ieri da Biden, che ha riguardato 37 dei 40 condannati a morte. Si tratta "del maggior numero di commutazioni di condanne a morte da parte di un presidente americano nei tempi moderni", hanno sottolineato le organizzazioni per i diritti umani, mobilitate da settimane per convincere Biden. Temevano un'ondata di esecuzioni quando Trump, fervente sostenitore della pena di morte, sarebbe tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio.
Durante la sua vittoriosa campagna elettorale, Trump ha chiesto di estenderne il campo di applicazione, in particolare agli immigrati condannati per l'omicidio di cittadini americani o ai trafficanti di droga e di esseri umani. Le ultime esecuzioni federali sono avvenute alla fine della prima presidenza Trump. Dopo 17 anni di interruzione, tra il 14 luglio 2020 e il 16 gennaio 2021, sono stati messi a morte 13 condannati, "più delle dieci amministrazioni precedenti messe insieme", ricordano le organizzazioni.
Dei circa 2.300 prigionieri nel braccio della morte negli Stati Uniti, solo 40 sono stati condannati dalla giustizia federale fino alla misura di clemenza adottata ieri da Biden. Il democratico ha escluso dal suo provvedimento tre autori di attentati, tra cui Dzhokhar Tsarnaev, uno degli attentatori dell'attentato contro la maratona di Boston del 15 aprile 2013.