Washington, 21 gennaio 2025 - È iniziata la nuova ‘era Trump’, subito dopo l’insediamento alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti è entrato nello Studio Ovale e ha firmato davanti ai cronisti i primi 100 ordini esecutivi. Tra le decisioni più eclatanti, l’uscita dall’Oms (come aveva fatto durante il primo mandato) e il dietrofront sull’accordo del clima di Parigi. Rimossi via social quattro alti funzionari governativi nominati da Biden: “Siete licenziati!”, ha scritto a lettere cubitali nel suo primo post su Truth Social dal suo insediamento. E poi ha aggiunto che “altri mille” rischiano la stessa sorte.
Promessa mantenuta sull’assalto a Capitol Hill: Trump ha concesso la grazia a circa 1.500 imputati per l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. “Un perdono totale, completo e incondizionato". A breve verrà rilasciato del leader dei Proud Boys, Enrique Tarrio, che sta scontando 22 anni di carcere per cospirazione e sommossa.
Sono 100 gli ordini esecutivi sottoscritti dal tycoon. E dopo il ballo di gala al Washington Center, al termine di una giornata lunghissima, Trump si è collegato in video con i soldati in Sud Corea: “Come sta Kim? È un ragazzo duro”, ha detto riferendosi al dittatore nordcoreano Kim Jong Un.
Cina: “Continueremo a reagire al cambiamento climat ico”
Nonostante la decisione del neopresidente Usa Donald Trump di ritirare l'America dall'Accordo di Parigi per la transizione climatica, la Cina intende proseguire nella lotta al cambiamento del clima. L'ha sostenuto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, esprimendo preoccupazione per la decisione del leader rientrato ieri alla Casa bianca.
“Il cambiamento climatico è una sfida comune per l'intera umanità, e nessun paese può rimanere indifferente o isolarsi”, ha affermato il portavoce cinese. “La determinazione e l'azione della Cina nel rispondere attivamente al cambiamento climatico - ha proseguito - rimangono coerenti e costanti. La Cina lavorerà con tutte le parti, aderendo al concetto di comunità dal destino condiviso per l'umanità, per affrontare congiuntamente le sfide del cambiamento climatico e promuovere il processo globale di transizione verso uno sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio”.
Via 4 funzionari, il post: “Siete licenziati"
Trump ha licenziato via social, attraverso il suo social Truth, quattro alti funzionari governativi nominati dal suo predecessore Joe Biden. “Siete licenziati!”, ha scritto a lettere cubitali nel suo primo post su Truth Social dal suo insediamento. E poi ha aggiunto che “altri mille” rischiano la stessa sorte.
“Il mio ufficio del personale presidenziale è impegnato attivamente nell'identificazione e nella rimozione di oltre mille persone nominate dal presidente nella precedente Amministrazione'', ha scritto Trump spiegando che si tratta di funzionario “che non sono in linea con la nostra visione di rendere di nuovo grande l'America”.
“Che questo serva come avviso ufficiale di licenziamento per questi 4 individui, con molti altri in arrivo a breve”, ha chiarito dando ufficialità al post. Si tratta di Jose Andres del President's Council on Sports, Fitness and Nutrition; Mark Milley del National Infrastructure Advisory Council; Brian Hook del Wilson Center for Scholars e Keisha Lance Bottoms del President's Export Council.
Assalto a Capitol Hill: grazia per 1.500 imputati
l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia a circa 1.500 imputati per l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. “Un perdono totale, completo e incondizionato a tutti gli altri individui condannati per reati correlati a eventi accaduti presso o nelle vicinanze del Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021”, ha dichiarato Trump riferendosi anche a chi aveva aggredito le forze dell'ordine. “È una questione importante'', ha commentato Trump dallo Studio Ovale.
Tra i 100 ordini esecutivi, c’è anche l’imminente rilascio del leader dei Proud Boys, Enrique Tarrio, che sta scontando una condanna a 22 anni di carcere in Louisiana per cospirazione e sommossa. Lo ha dichiarato il suo avvocato, Nayib Hassan, alla Nbc News. “È un insulto scandaloso al nostro sistema giudiziario" e agli agenti delle forze dell'ordine che quel giorno hanno protetto il Campidoglio, ha commentato Nancy Pelosi.
Revocato l’accordo sul clima di Parigi
La svolta è arrivata nella notte italiana. Lo aveva annunciato poche ore prima: “Stop al Green Deal”, aveva detto poche ore prima alla cerimonia per l’insediamento. Donald Trump ha prima firmato l'uscita Usa dall'accordo di Parigi sul clima - “Risparmieremo tre miliardi di dollari", ha detto il suo consigliere porgendogli il documento - poi ha sottoscritto il ritiro degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms). Due fatti clamorosi che danno il segno di un nuovo corso negli equilibri globali.
Trump: “Oms, influenze politiche inopportune”
Il nuovo documento che ordina la retromarcia in tema di sanità, cita “la cattiva gestione della pandemia di Covid-19 sorta da Wuhan, Cina, e altre crisi sanitarie globali”, nonché “la mancata adozione di riforme urgenti e l'incapacità di dimostrare indipendenza da influenze politiche inopportune di Stati membri”. L'Oms viene inoltre accusata di “continuare a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi” agli Stati Uniti.
Stop al petrolio dal Venezuela?
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che gli Stati Uniti non sono interessati al petrolio venezuelano e “probabilmente” smetteranno di acquistarlo. Il magnate ha dichiarato che il suo staff sta monitorando attentamente il Venezuela, un Paese che, a suo dire, conosce “molto bene per molte ragioni”.
“Era un grande Paese 20 anni fa e ora è un disastro", ha detto Trump. Alla domanda se avrebbe preso misure per fare pressione sul presidente Nicolàs Maduro, ha risposto: "Probabilmente
smetteremo di acquistare petrolio dal Venezuela”.
Collegamento la Corea del Sud: “Come sta Kim?"
Dopo il ballo inaugurale al Washington Center, Trump si è collegato via video con le truppe della base di Camp Humphreys, in Corea del Sud, e ha chiesto loro come stesse il dittatore nordcoreano Kim Jong Un. “Ciao a tutti, come va da quelle parti, come se la passa Kim Jong Un?”, ha domandato Trump. “Come sta andando in Sud Corea in questo momento? Che succede? C'è qualcuno con intenzioni piuttosto cattive, so che lo direste, sebbene avessi costruito una buona relazione con lui, ma è un ragazzo duro”, ha aggiunto.