Washington, 23 marzo 2018 - Continuano a girare le porte della Casa Bianca. Nove giorni dopo la cacciata del segretario di Stato Rex Tillerson, ad essere licenziato è il consigliere alla Sicurezza Nazionale H.R. McMaster che sarà sostituito dall'ex ambasciatore Usa all'Onu, John Bolton. La notizia del licenziamento, nell'aria già da qualche settimana, è arrivata tramite un tweet del presidente Donald Trump, abituato a scegliere il social network per annunciare gli avvicendamenti nella sua amministrazione. Con l'uscita di scena di McMaster (prevista per il 4 aprile) e l'ingresso di Bolton, la Casa Bianca perde un altro esponente 'moderato' in favore di un 'falco', esattamente come nel caso della sostituzione di Tillerson con Mike Pompeo, ex capo della Cia.
I am pleased to announce that, effective 4/9/18, @AmbJohnBolton will be my new National Security Advisor. I am very thankful for the service of General H.R. McMaster who has done an outstanding job & will always remain my friend. There will be an official contact handover on 4/9.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 22 marzo 2018
Secondo quanto circola sui media americani, alla base del licenziamento ci sarebbero le "differenze di stile e personalità" tra Trump e il generale pluridecorato, tradizionalmente filoatlantico e favorevole alle soluzioni diplomatiche. Una linea in netto contrasto con quella di Bolton, fervente sostenitore del presidente su Fox News e noto per favorire la linea dura sui sensibili dossier di Iran e Corea del Nord. L'ex ambasciatore, 69 anni e numerosi incarichi nell'amminstrazione Bush, è infatti convinto che l'accordo sul nucleare siglato con l'Iran nel 2015 sia insalvabile, e che la strada giusta da seguira sulla Corea del Nord sia quella dell'attacco "preventivo" contro il regime, posizione moderata dopo che Trump ha accettato di incontrare Kim Jong-un.
La nomina arriva poco dopo le dimissioni dell'avvocato di punta di Trump nell'ambito del Russiagate e 16 giorni dopo l'addio di Gary Cohn, ex consigliere economico contrario ai dazi su alluminio e acciaio. Stando a Steve Bannon, l'ex stratega di ultra destra licenziato ad agosto, il prossimo sulla lista sarebbe il capo di gabinetto e responsabile dello staff, John Kelly.
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I CONTATTI CON CAMBRIDGE ANALYTICA - A poche ore dall'annuncio via Twitter, spunta una rivelazione che potrebbe scatenare una polemica intorno alla figura di Bolton. Il futuro consigliere alla Sicurezza Nazionale scelto da Trump, ha infatti avuto rapporti con Cambridge Analytica, la società finita nell'occhio del ciclone per aver sottratto i dati degli utenti Facebook allo scopo di influenzare le campagne elettorali. Il super Pac, (comitato elettorale) gestito da John Bolton stesso ha infatti sborsato oltre 1,1 milioni di dollari alla compagnia di Alexander Nix per "ricerche" e "ricerche sui sondaggi" dal 2014 in poi. A rivelarlo è un'analisi sui finanziamenti elettorali svolta dal Center for Public Integrity secondo cui il super Pac di Bolton fu tra i primi clienti di Cambridge Analytica.